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La Magnifica Desolazione

La Magnifica DesolazioneSpero che nessuno abbia dei dubbi sul talento di Paolo Bacilieri, nessuno dovrebbe averne. Se lo conoscete, come probabile, dai suoi numeri di Napoleone, sappiate che avete visto solo la punta dell'iceberg. I suoi lavori più "autoriali" sono molto di più e molto di meglio: sono un’esplosione di invenzioni, citazioni e soluzioni travolgenti, affascinanti e spesso geniali. Sotto tutti i punti di vista. Dalla sceneggiatura al lettering.

Con La Magnifica Desolazione, Bacilieri segna un'ulteriore tappa del suo personalissimo percorso e un’ulteriore prova del suo talento. Serializzata inizialmente sulla pagine di Mondo Naif, riprende Zeno Porno, sceneggiatore Disney, ex spia e alter-ego dell'autore già apparso in un omonimo volume (sempre per Kappa Edizioni).
La trama scorre sue due binari paralleli: da un lato Titta Mascioni, scheletrico amico di Zeno, lo coinvolge in una missione spaziale con destinazione la luna; dall'altro la sexy agente Olga Berova cerca il modo si fermare il padre di Zeno, Giacinto, inspiegabilmente diventato gigantesco e diretto a Roma. Nel mezzo: zombie vestiti da Miracleman, psicoanalisti mascherati, citazioni di Primo Levi e Carl Barks, bondage, romanticismo, Milano e il Weneto (con al W). E altro ancora.

Da questo accenno di sinossi si potrebbe pensare ad un gran casino senza senso. E invece, miracolosamente, tutti gli elementi riescono a fondersi in un’unica visione. Tutti ingredienti che, per quanto distanti e contrastanti, creano un sapore unico, preciso e perfettamente coerente. Bacilieri sembra trovare uno strano punto di incontro tra gli opposti che, nelle sue mani, non sembra la sottile corda dell'equilibrista ma un'ampia strada su cui può zigzagare tranquillamente. Il suo stesso segno racchiude questo congiunzione di opposti: l'analisi, con i suoi mille dettagli, convive con la sintesi delle forme esatte chiuse; il cartoonesco va a braccetto con il realistico; la struttura della tavola, polifonica ed esplosiva, rimane elegantemente racchiusa in vignette ortogonali ecc.

Bacilieri ci regala insomma un’esperienza di lettura unica e prettamente fumettistica. Pochi, molto pochi, sono gli autori che riescono a sfruttare il linguaggio-fumetto con questa pienezza. Anche la forma dei balloon contribuisce a creare la storia, anche gli a capo "sbagliati", anche il font dei titoli. Tutto. Ma si badi bene: non ci troviamo di fronte solo a un geniale e freddo esercizio di stile. Magnifica Desolazione è anche una storia calda e a tratti intensa che pesca dalla vita dell'autore ma trascende nella fiction totale. I ricordi di infanzia di Zeno, o il capitolo "morosi a Milano", sono angoli caldi eppure ironici e distaccati che sapranno toccare le corde di molti.

Un grandissimo fumetto insomma, che si raccomanda a chiunque. Anche chi non si ritroverà nella storia, potrà ammirare splendide tavole in cui tutto il potenziale del linguaggio fumetto viene sfruttato ed usato con intelligenza.

Forse il miglior fumetto italiano del 2007.


Luca Vanzella
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