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Jeanne, la ladra del vento divino 1

Jeanne, la ladra del vento divino 1 (Planet Manga, 176 pagine in b/n, brossurato, € 4,30) testi e disegni di Arina Tanemura

Jeanne, la ladra del vento divino 1Maron Kusakabe è una ragazza di 16 anni che vive sola da quando i genitori sono andati a lavorare all’estero, lasciandola alle cure della famiglia della sua migliore amica, Miyako. In realtà Maron nasconde un segreto: di giorno è una normale studentessa, mentre di notte si trasforma in Jeanne, una misteriosa ladra di dipinti, che ha ricevuto dal suo angioletto custode Fin una missione divina. In un mondo in cui i demoni si impossessano dei quadri per catturare l’anima dei loro proprietari, dio incarica Maron, incarnazione di Giovanna D’Arco, di combattere per salvare l’intera umanità. Per questo viene ricercata dalla polizia, e da Miyako, impaziente di seguire le orme del padre poliziotto. Maron e Miyako poi sono rivali anche in campo sentimentale. Chiaki Nagoia, un ragazzo che si trasferisce nel loro palazzo, sembra attratto dalla protagonista, e questo suscita la gelosia dell’amica. Ma in realtà anche il ragazzo ha una doppia identità: di notte si trasforma nel ladro Sinbad e cerca di impedire a Jeanne di portare a termine la sua missione. Chiaki, essendo a conoscenza del segreto di Maron, sembra volerla circuire proprio per questo scopo, ma pian piano, stando accanto a lei, pare che qualcosa si stia risvegliando nel suo cuore.

Kamikaze Kaitou Jeanne è uno dei lavori più famosi di Arina Tanemura (oltre a Full Moon wo sagashite, edito anche in Italia col titolo Full Moon, canto d’amore). KKJ (come solitamente viene abbreviato) è stato paragonato a numerosi altri manga, anche se a volte i termini di confronto sono un po’ azzardati. Fin da subito salta agli occhi la somiglianza con Sailor Moon: il personaggio di Jeanne richiama infatti la protagonista creata dalla mano di Naoko Takeuchi, per via della pettinatura, dell’uniforme da battaglia e per l’intreccio e il mistero che si crea tra i vari personaggi. Atri richiami noti per chi ama il genere sono quelli con Cat’s eye (Occhi di gatto) di Tsukasa Hojo e con Kaitou Saint Tail di Megumi Tachikawa: in entrambi i casi, le protagoniste sono delle scaltre e abili ladre (anche se gli scopi sono ben diversi) che nella vita quotidiana hanno relazioni strette con i loro inseguitori.

Nonostante i paragoni, l’opera della Tanemura si distingue fin dalle primissime pagine: i personaggi sono ben caratterizzati, il tratto è ben curato, gli enormi occhi dei personaggi (caratteristica evidentissima nei suoi manga) sono molto espressivi e catturano subito l’attenzione del lettore. La storia è avvincente e coinvolgente: pur miscelando generi diversi, l’autrice è stata in grado di rendere la trama imprevedibile, originale per gli intrecci che legano i vari personaggi nello scorrere del tempo, dal passato, al presente, fino al futuro.



Sara Moro
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