Menu

52 - numeri 1-6

52 - numeri 1-6 (Planeta DeAgostini, spillati, 32/24 pagine a colori, € 1,75) testi di Geoff Johns, Grant Morrison, Greg Rucka, Mark Waid e Dan Jurgens, disegni di Joe Bennett, Keith Giffen, Chris Batista e Art Thibert
Pubblica i numeri 1-6 della serie pubblicata in originale da DC Comics

52 - numeri 1-6Tra il numero 3 ed il numero 4 del mega-crossover Crisi Infinita, l’universo DC compie un salto di un anno. Tutte le serie presentano quindi storie ambientate un anno dopo mostrando il relativo logo in copertina.
Tutte eccetto una.
La serie in questione è 52 che, appunto per 52 settimane, ci spiega cosa è successo nell’anno “perso” dal DC Universe.

Mettere in cantiere una serie settimanale, quando alcune serie non riescono a rispettare nemmeno la cadenza mensile, era una sfida non indifferente in primo luogo per la casa editrice stessa, quindi verso il mercato.
Per tale ragione, e per permettere che i vari pezzi si incastrassero vicendevolmente, è stato coinvolto il gotha degli scrittori di casa DC, ossia Geoff Johns, Grant Morrison, Greg Rucka e Mark Waid. E se si parla di “pezzi da incastrare” è proprio perché 52 è un puzzle: che è successo ai vari personaggi? Dove sono i Big Three (Superman, Batman e Wonder Woman)? Chi e perché rapisce gli scienziati pazzi? Perché mentre leggiamo il primo numero di 52 non è ancora uscito il 3° numero di Crisi Infinita? (ok, sorvoliamo sull’ultimo punto).

La storia, almeno in questi primi numeri, non ha un solo protagonista: praticamente tutto il DC Universe viene coinvolto mentre numero dopo numero scopriamo la sorte dei vari personaggi. Alcuni sono sotto i riflettori più di altri, in particolare l’ultra-“capitalistico” Booster Gold, The Question e Renee Montoya con la loro strana relazione, Acciaio alle prese con la ricostruzione dopo la crisi, un sempre più crudele Black Adam e un Elongated Man ancora sconvolto dalla morte della moglie.
È evidente che i personaggi di cui sopra ed i vari avvenimenti siano collegati da qualcosa, ma cosa sia questo “qualcosa” non ci è dato al momento saperlo, possiamo fare solo supposizioni, come d’altronde per il numero 52 che, apparendo qua e là, sembrerebbe non indicare solamente il numero delle settimane di pubblicazione.
Sullo sfondo una sensazione di disastro incombente, come se la crisi appena passata non fosse altro che il preludio ad altre disgrazie.
I disegni (principalmente di Joe Bennett) non sono eccezionali, ma risultano accettabili e funzionali alla storia.

52 ha ottenuto oltreoceano un inaspettato successo ed ha avuto il merito (oltre che di risultare puntuale in ogni uscita!) di spostare l’attenzione su personaggi minori ma che, nelle mani giuste, dimostrano di aver ancora molto da dire.
Un plauso alle copertine del sempre più bravo J.G. Jones, che ha firmato tutte e 52 le copertine della serie, una più evocativa dell’altra.
In appendice “La storia dell’universo DC” di Jurgens/Thibert, necessaria soprattutto per i nuovi lettori o per chi, in questi anni, si è perso tra le varie peripezie editoriali nostrane di Superman&Co.


Andrea "Zio-P" Poli
Torna in alto