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Squadron Supreme 1

Squadron Supreme 1 – Incidenti Internazionali (Panini Comics, brossurato, 120 pagine a colori, € 10,00) testi di J. Michael Straczynski, disegni di Gary Frank

Terra 31916, il cosiddetto “Supremeverso”, una realtà nella quale non esistevano esseri con superpoteri. Almeno fino all’arrivo sulla Terra, con una navicella spaziale, di un bambino destinato a diventare Mark Milton, ovvero Hyperion, l’essere più potente del pianeta. Proprio per questo Mark è stato cresciuto ed educato dall’esercito degli Stati Uniti, in modo da potergli infondere i veri valori americani e farlo diventare il perfetto cittadino al servizio del paese. Ma Mark Milton fu solo il primo superumano a comparire perché ben presto altri si unirono a lui. Tutto questo ci è stato narrato nei volumi contenenti la serie Supreme Power (anch'essa nel formato 100% Marvel).

Ora dalle sue ceneri nasce Squadron Supreme, rivisitazione in chiave più moderna del supergruppo creato negli anni ottanta da Mark Gruenwald, a opera del duo composto da J. Michael Straczynski e Gary Frank. Il volume, godibilissimo anche da chi non ha letto i precedenti, ci presenta così questo nuovo gruppo di supereroi agli ordini e sotto stretto controllo del Governo degli Stati Uniti.

Straczynski ci mostra un gruppo eterogeneo e spesso riluttante al lavoro di squadra, in cui ogni componente è dotato di una forte personalità, e spesso e volentieri antepone i propri presupposti a quelli del gruppo, ma soprattutto i suoi ideali al bene comune. Il tutto condito è da dialoghi cinici, spesso irriverenti ma comunque sempre riflessivi. Non manca certo una punta polemica nei confronti del comportamento di ingerenza del Governo statunitense nelle politiche estere e soprattutto in campo bellico.

I disegni di Frank sono puliti, incisivi e dinamici ma in alcune scene peccano negli sfondi. Da notare infine l’importanza della figura ambigua di Hyperion che sembra momentaneamente stare al gioco del Governo ma, sotto quell’aria impassibile, tessere un proprio piano e una propria visione della realtà ben diversa da quella che gli è stata inculcata per anni.



Simone Gazzani
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