Civil War 1
- Scritto da Redazione Comicus
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Civil War 1 (Marvel Italia, brossurato, 48 pagine a colori, 3,00 €) testi di Mark Millar, disegni di Steve McNiven
Tu…da che parte stai?
Leggendo il primo numero di Civil War, si percepisce in modo assolutamente chiaro il peso della scelta che i personaggi sono chiamati a prendere. Nel mondo Marvel 616, eroi e criminali dai costumi variopinti si sono scontrati per anni, interagendo con gente comune a volte estasiata dalle gesta degli eroi, altre spaventata dal potere e dalla distruzione dei loro scontri. Ma questa volta si è passato il segno.
Prima o poi doveva succedere. Qualcuno o qualcosa sarebbe andato ben oltre il limite. E le conseguenze di questo passo sarebbero ricadute su tutti, superumani e non.
Ora la comunità dei superumani dovrà confrontarsi con la reazione di un mondo che davvero non sa più tollerare il loro ruolo privo di vere responsabilità. La soluzione è l’atto di registrazione. Potranno continuare a difendere il mondo. Ma quel mondo dovrà sapere chi si cela dietro alla maschera. Dovrà potersi fidare. Questo significherà la fine dell’idea romantica di eroe? Forse. Ma, prima, assisteremo alla guerra civile.
Il nemico questa volta sarà un’idea. Due fazioni si formeranno. Quella che appoggerà l’intenzione del congresso degli Stati Uniti di varare una legge per la registrazione di tutti i superesseri e quelli contrari.
Mark Millar, scrittore ormai apprezzatissimo anche qui in Italia, gestisce gli eroi e le loro reazioni con una tridimensionalità insperata e sorprendente. I personaggi parlano e prendono vita su carta anche grazie alle ispiratissime matite di un Steve McNiven in forma smagliante. I dubbi, la fragilità, la paura di ciò che si profila all’orizzonte è tangibile.
Il primo di sette albi pubblicati nell’ormai collaudatissimo formato di Marvel Miniserie, offre una validissima promessa per lo sviluppo di una storia che, pare, non lascerà indifferenti. Le aspettative sono alte. E per il lettore non sarà facile scegliere da che parte stare. Seppure il canovaccio della registrazione degli eroi non sia poi così originale, Millar ha reso in modo dannatamente efficace le due idee contrapposte. Entrambe valide. Entrambe ragionevoli e credibili.
Quindi… voi… da che parte starete?
Da citare Devil quando dice: “Questa è la fine della nostra gestione. Lo si sente nell’aria.”
Tu…da che parte stai?
Leggendo il primo numero di Civil War, si percepisce in modo assolutamente chiaro il peso della scelta che i personaggi sono chiamati a prendere. Nel mondo Marvel 616, eroi e criminali dai costumi variopinti si sono scontrati per anni, interagendo con gente comune a volte estasiata dalle gesta degli eroi, altre spaventata dal potere e dalla distruzione dei loro scontri. Ma questa volta si è passato il segno.Prima o poi doveva succedere. Qualcuno o qualcosa sarebbe andato ben oltre il limite. E le conseguenze di questo passo sarebbero ricadute su tutti, superumani e non.
Ora la comunità dei superumani dovrà confrontarsi con la reazione di un mondo che davvero non sa più tollerare il loro ruolo privo di vere responsabilità. La soluzione è l’atto di registrazione. Potranno continuare a difendere il mondo. Ma quel mondo dovrà sapere chi si cela dietro alla maschera. Dovrà potersi fidare. Questo significherà la fine dell’idea romantica di eroe? Forse. Ma, prima, assisteremo alla guerra civile.
Il nemico questa volta sarà un’idea. Due fazioni si formeranno. Quella che appoggerà l’intenzione del congresso degli Stati Uniti di varare una legge per la registrazione di tutti i superesseri e quelli contrari.
Mark Millar, scrittore ormai apprezzatissimo anche qui in Italia, gestisce gli eroi e le loro reazioni con una tridimensionalità insperata e sorprendente. I personaggi parlano e prendono vita su carta anche grazie alle ispiratissime matite di un Steve McNiven in forma smagliante. I dubbi, la fragilità, la paura di ciò che si profila all’orizzonte è tangibile.
Il primo di sette albi pubblicati nell’ormai collaudatissimo formato di Marvel Miniserie, offre una validissima promessa per lo sviluppo di una storia che, pare, non lascerà indifferenti. Le aspettative sono alte. E per il lettore non sarà facile scegliere da che parte stare. Seppure il canovaccio della registrazione degli eroi non sia poi così originale, Millar ha reso in modo dannatamente efficace le due idee contrapposte. Entrambe valide. Entrambe ragionevoli e credibili.
Quindi… voi… da che parte starete?
Da citare Devil quando dice: “Questa è la fine della nostra gestione. Lo si sente nell’aria.”
Paolo Boscolo
