Detective Dante 21
- Scritto da Redazione Comicus
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Detective Dante 21 (di 24) – Signore e signori, buonanotte (Eura Editoriale, brossurato, 96 pagine b/n, € 2,70) testi di Roberto Recchioni, disegni di Luca Bonessi e Fabio Piacentini
Continua la discesa nella follia del (ormai ex) detective Henry Dante, sempre più deciso a portare a termine l’obiettivo di uccidere - letteralmente - Paradise City.
In quest’albo Dante decide di allearsi con Caligola Wilson, leader della principale gang rimasta a scorazzare nella città del paradiso, i Maldecido, addestrandone i componenti fino a trasformarli in un vero e proprio esercito organizzato. Tutto questo con uno scopo ben preciso, intuibile sin dalle prime pagine, ma che si rivelerà in tutta la sua drammaticità e follia solo verso la fine dell’albo.
Come in quasi tutti gli albi di Detective Dante scritti da Roberto Recchioni, il soggetto è ridotto all’osso, ma non è questo che conta: la storia asciutta ed essenziale mette al centro dell’attenzione Henry Dante e il costante crescendo della sua follia sanguinaria.
La lettura scorre veloce, grazie all’ottimo ritmo cui contribuiscono in particolare i dialoghi secchi e taglienti e gli efficaci stacchi tra le varie sequenze. Particolarmente riuscite, poi, le scene raccontate dal punto di vista della tv, dichiarato omaggio al Frank Miller del Ritorno del Cavaliere Oscuro e costante di questa terza cantica dedicata al Detective più inconsueto apparso negli ultimi anni. Alcuni intermezzi e le pagine finali lasciano intravedere, inoltre, possibili sviluppi che potrebbero legare ancora più strettamente il trittico di episodi che concluderà la miniserie ideata dal duo Bartoli-Recchioni.
Quanto ai disegni, le tavole di Luca Bonessi risultano efficaci e funzionali alla narrazione, specie per quanto riguarda lo storytelling. La caratterizzazione dei volti dei personaggi appare molto più riuscita rispetto alla prova precedente, grazie anche alle chine di Fabio Piacentini che rendono lo stile di Bonessi a tratti simile a quello di Onofrio Catacchio.
Continua la discesa nella follia del (ormai ex) detective Henry Dante, sempre più deciso a portare a termine l’obiettivo di uccidere - letteralmente - Paradise City.
In quest’albo Dante decide di allearsi con Caligola Wilson, leader della principale gang rimasta a scorazzare nella città del paradiso, i Maldecido, addestrandone i componenti fino a trasformarli in un vero e proprio esercito organizzato. Tutto questo con uno scopo ben preciso, intuibile sin dalle prime pagine, ma che si rivelerà in tutta la sua drammaticità e follia solo verso la fine dell’albo.
Come in quasi tutti gli albi di Detective Dante scritti da Roberto Recchioni, il soggetto è ridotto all’osso, ma non è questo che conta: la storia asciutta ed essenziale mette al centro dell’attenzione Henry Dante e il costante crescendo della sua follia sanguinaria.
La lettura scorre veloce, grazie all’ottimo ritmo cui contribuiscono in particolare i dialoghi secchi e taglienti e gli efficaci stacchi tra le varie sequenze. Particolarmente riuscite, poi, le scene raccontate dal punto di vista della tv, dichiarato omaggio al Frank Miller del Ritorno del Cavaliere Oscuro e costante di questa terza cantica dedicata al Detective più inconsueto apparso negli ultimi anni. Alcuni intermezzi e le pagine finali lasciano intravedere, inoltre, possibili sviluppi che potrebbero legare ancora più strettamente il trittico di episodi che concluderà la miniserie ideata dal duo Bartoli-Recchioni.
Quanto ai disegni, le tavole di Luca Bonessi risultano efficaci e funzionali alla narrazione, specie per quanto riguarda lo storytelling. La caratterizzazione dei volti dei personaggi appare molto più riuscita rispetto alla prova precedente, grazie anche alle chine di Fabio Piacentini che rendono lo stile di Bonessi a tratti simile a quello di Onofrio Catacchio.
Luca Caputo
Andrea Antonazzo