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La Guerra Rann-Thanagar

La Guerra Rann-Thanagar (Planeta DeAgostini, brossurato, 154 pagine a colori, € 11,95) testi di Dave Gibbons, disegni di Ivan Reis e Joe Bennet

Adam Strange, Hawkman, Hawkgirl e Hawkwoman, Green Lantern/Kyle Rayner, Kilowog, Tigror degli Omegamen, Capitan Comet, Vril Dox e la L.E.GI.O.N., lo Starman galattico, la regina del pianeta Tamaran... sono i tanti componenti del nutrito cast della miniserie La Guerra Rann-Thanagar, che prosegue la narrazione della saga supereroistica/Space Opera i cui eventi sono iniziati nella precedente miniserie Adam Strange. Assistiamo quindi all’evoluzione della guerra tra i due pianeti Rann (patria adottiva dell’eroe Adam Strange) e Thanagar (casa di Hawkman e Hawkgirl) in questa miniserie di 6 episodi ricca di eventi facenti da preludio alla cataclismatica saga Crisi Infinita, che la Planeta DeAgostini si appresta a pubblicare da marzo in poi.

Pur facendo parte di un ampio progetto editoriale, questo volume può comunque essere benissimo letto a sé, rivelandosi una piacevole lettura anche se non scevra da alcuni difetti. Potremmo definirla come un abbondante e prelibato piatto domenicale, molto condito e ricco di ingredienti, che però è stato cucinato in fretta e risulta indigesto. E’ tale infatti la sensazione che si ha dopo averlo finito di leggere: la storia risulta eccessivamente affollata di eventi e di personaggi che si susseguono in una narrazione troppo veloce e concitata, la quale non lascia il tempo al lettore di “assimilare” quanto visto, perdendo di vista le linee principali in alcuni punti. Tali eventi, nonché gli stessi personaggi, vengono descritti in maniera un po' troppo sommaria (soprattutto dal punto di vista psicologico) e fagocitati da un ritmo narrativo elevato che, comunque, ha il pregio di non perdere un colpo e di non avere momenti morti.

L’autore Dave Gibbons, disegnatore a cui dobbiamo Watchmen, è qui nelle (quasi) insolite vesti di scrittore e propone una saga fantascientifico-militarista dai toni ariosi. Finisce però per mettere troppa carne al fuoco, aggiungendo varie sottotrame alla linea narrativa principale e facendo pure lo stesso errore commesso da Andy Diggle nella mini Adam Strange, ovvero inserire per forza una minaccia arcana, tra l’altro molto simile a quella della precedente saga. Eleganti e minuziosi i disegni di Ivan Reis (il cui tratto ricorda molto quello del più famoso Alan Davis), il quale, nonostante ecceda in pose plastiche, fa un buon lavoro, dando il meglio di sé soprattutto nelle affollatissime scene di guerriglia ritratte in vignette molto ricche (forse anche troppo) di dettagli. Degni di nota, poi, i diversi recuperi dalla continuity del passato della DC Comics, come la Hawkwoman della serie anni ’90 Hawkworld, il Capitan Comet originale, lo Starman del pianeta Mondoregno, la Komand’r di Tamaran (pianeta dell’eroina Starfire), il Dominio della miniserie Invasion.

Spartana ma efficace si presenta infine l’edizione del volume, con brossura e rilegatura a filo, carta patinata pesante, un articolo riassuntivo di eventi e personaggi, gallery delle copertine e purtroppo anche qualche errore di lettering.
Paolo Pugliese



Andrea Antonazzo
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