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Annihilation 1

Annihilation 1 (di 4) (Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, € 5,30) testi di Keith Giffen, Dan Abnett e Andy Lanning, disegni di Scott Kolins, Ariel Olivetti e Kev Walker

“Questa è una guerra, sai di cosa abbiamo bisogno?”
“Di distruttori?”
“Sì, di distruttori.”


Ritorna alla grande, prepotente e in un formato davvero convincente, l'universo cosmico Marvel, che, in questo primo volume di Annihilation, ci presenta il prologo della saga e la miniserie completa con protagonista Nova. I presupposti della saga permettono la lettura anche da parte di quel lettore che non conosce minimamente il cosmo della Casa delle Idee, grazie anche alle note introduttive e alle schede di fine albo che presentano i personaggi visti nelle pagine precedenti.

In sintesi, per non raccontare troppo della trama, Annihilus sta invadendo l'universo conosciuto destabilizzando gli equilibri presenti, dai Kree agli Skrull, ai Nova Corps che devono cercare di fare di tutto per fermare la sua avanzata. Nel prologo vengono messi in gioco i 4 protagonisti delle altrettante miniserie: Silver Surfer, Ronan l'Accusatore, il Superskrull e Nova, il personaggio principale di questo primo numero insieme ai Nova Corps e alla nuova versione di Drax il Distruttore, seguito da una ragazzina umana di nome Cammi. In questo volume ritorna anche Quasar insieme a Thanos, che troviamo però solo all'inizio della storia nella sua nuova veste di samaritano, in compagnia di Lady Morte.

La storia è classicamente piena d'azione, di battaglie e di analisi degli schieramenti e dei rispettivi propositi, ma non è ridotta solo a questo. Sia Keith Giffen che il dinamico duo Abnett & Lanning riescono a creare dei buonissimi intrecci tra le parti in gioco. Il rapporto che si crea tra Nova e l'uni-mente dei Nova Corps, ma soprattutto tra il nostro umanissimo “testa a secchiello” e il “fu” distruttore, offre uno spunto interessante a future vicende. Viene anche messa in luce, grazie alla vena ironica e leggermente disincanta di Cammi, tutta quella serie di punti deboli che hanno ormai i costumi dei supereroi di ogni sorta, creando sipari che smorzano la tensione e che non sono affatto fuori luogo, ma che anzi, alleggerendo il tono, permettono di divertirsi e di distrarsi senza perdere di vista la complessità della situazione. Ariel Olivetti e Scott Kolins fanno come sempre un lavoro di tutto rispetto, mentre Kev Walker, a tratti simile a Paul Gulacy, alterna momenti buoni a vignette in cui manca di precisione e cura.
La chiusura dell'albo lascia la voglia di proseguire nella lettura e mantiene la promessa di essere un grande evento cosmico, almeno per quanto riguarda questa prima parte. Speriamo che la qualità rimanga invariata anche nei prossimi numeri. Un volume divertente, ben curato e impreziosito dalla cover del nostro Gabriele Dell'Otto nazionale, presente anche all'interno con le copertine dei rispettivi albi originali.

 



Andrea Gadaldi
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