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Vagabond 35

Vagabond 35 (Panini Comics, brossurato, 144 pagine in b/n, € 3,00) testi e disegni di Takehiko Inoue

Prosegue il lungo flashback precedente al combattimento, sempre più vicino, tra Musashi Miyamoto e Denshichiro Yoshioka. e notizie sulla morte di Seijyuro hanno raggiunto tutti gli abitanti di Edo, rendendo il nostro spadaccino una celebrità. Finalmente è imminente anche l’incontro tra i vari comprimari della serie, da Kojiro Sasaki (che da tempo ha preso parte ufficialmente nella storia) a Matahachi Oniden, che da tempo sfrutta la fama del sordo spadaccino per denaro.

Takehiko Inoue approfitta di questo volume per approfondire ulteriormente l’animo dei personaggi. La responsabilità di Denshichiro è grande e il pensiero di poter causare la chiusura della scuola Yoshioka, unito alla paura per l’incontro, schiaccia questo valoroso guerriero rendendolo chiaramente inerme. Parallelamente Musashi continua a riflettere sulla sua precedente vittoria. Le parole dei vecchi maestri risuonano nella sua testa e nonostante abbia battuto uno dei più celebri spadaccini giapponesi non riesce a provare alcuna soddisfazione. Ascoltandone le riflessioni è possibile intravedere i primi accenni a quelle che sono le basi de Il libro dei cinque anelli scritto in età adulta da Miyamoto e ora pubblicato nei paesi di tutto il mondo. Musashi si riconferma un personaggio dall’animo complesso e interessante. La ricerca di una risposta ai dubbi che lo perseguitano nel dopo battaglia sembra aver sostituito quello che inizialmente era l’unico obiettivo in grado di animarlo, ovvero la capacità di essere incomparabilmente forte.

I disegni di Inoue rappresentano sempre più la parte portante del fumetto assieme a una narrazione che sembra aver raggiunto i livelli migliori, dopo una pausa di riflessione presa da parte dell’autore qualche numero fa. Le atmosfere del Giappone medioevale hanno un notevole fascino e Vagabond è uno dei pochi fumetti in grado trasportare completamente il lettore all’interno di questo mondo. Peccato che la carta di questo fumetto tenda ad assottigliarsi con l’andare avanti della serie, rendendo quasi trasparenti le pagine.

Andrea Briganti



Andrea Antonazzo
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