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Garduno, in tempo di pace

Garduno, in tempo di pace (Becco Giallo, brossurato, 144 pagine in b/n, € 15,00) testi e disegni di Philippe Squarzoni

Viviamo veramente sulle spalle del terzo mondo? Eppure per migliorare la situazione dei venti paesi più poveri basterebbero 5,5 miliardi di dollari: Il prezzo della realizzazione di Eurodisney. Itinerario di resistenza alla globalizzazione, questo è il sottotitolo di quello che è un vero e proprio manifesto del movimento No Global, quello vero quello che pensa e non si fa corrompere dalla violenza.

Philippe Squarzoni è un autore francese, poco più che trentenne, militante a tempo pieno in missioni umanitarie in Croazia, Chiapas, Palestina e autore di saggi a fumetti sulla globalizzazione, sugli effetti che ha sugli uomini e sul mondo che pensiamo ci giri attorno.

Garduno, in tempo di pace ha un tratto netto, pulito, quasi fotografico, attraverso un viaggio che l’autore fa fuori e dentro se stesso. La storia invece? Non c’è! Perché la storia la scrivono i vincitori e possono dirci qualsiasi cosa - l’hanno sempre fatto - ma oggi le notizie passano attraverso i colossi mondiali dell’informazione che sono proprietà delle grandi banche. E noi? Distratti da fatti di poca importanza, da telegiornali che lodano la nuova star vincitrice dell’ennesimo reality, lobotomizzati da politici venditori di fumo, non ci accorgiamo che poche multinazionali tengono in schiavitù troppi paesi poveri. Così la popolazione, impoverita, finisce per sfogare le proprie frustrazioni contro qualcun altro.

Il libero mercato crea ricchezza in mano a pochi, riduce in miseria i paesi, li rende schiavi delle multinazionali. Il problema è creare ricchezza o distribuirla in maniera giusta? Si dice che se una azienda sta bene, il paese in cui produce ne guadagna. Ma se, come dice lo stesso Squarzoni, Bill Gates raddoppia gli utili, mentre lo stipendio di un milione di statunitensi viene dimezzato, il paese è veramente più ricco? Siamo anche noi “paesi ricchi” ostaggio delle multinazionali? Tengono in schiavitù anche noi e le nostre menti? Sono tutti quesiti che Phil si pone e ai quali non si limita a dare risposta: agisce!

Garduno parla proprio di questo, di noi che viviamo in un mondo in cui il più piccolo gesto quotidiano come aprire il frigorifero, digitare sulla tastiera, aprire il rubinetto dell’acqua… è un lusso per la maggior parte della popolazione mondiale.
Noi ci facciamo mai queste domande?
No! Perché tanto qualcun altro ha già tutte le risposte pronte e confezionate per noi!

Eppure basterebbe poco: l'eliminazione di quello che corrisponde al 5% della ricchezza mondiale, ovvero il debito di tutti i paesi del terzo mondo. Philippe Squarzoni dà un'idea semplice e chiara della situazione mondiale in questo reportage a fumetti perché l’ha vissuto in prima persona, perché usa un mezzo semplice, perché sa usarlo come un bravo giornalista sa scrivere un articolo senza padroni.

La Becco Giallo, dopo essersi occupata dei fatti di cronaca italiana, inaugura con questo volume la collana Cronaca Estera cercando, come la stessa casa editrice lo definisce, uno sguardo critico degli autori sul mondo. Come ci ha ben abituato, ci offre un’ottima prefazione, stavolta di Ignacio Ramonet direttore di Le Monde diplomatique, arricchendo il volume di utili link di approfondimento. Nell’attesa del secondo, ideale seguito, sempre di Squarzoni.
Ma stavolta Zapata è in tempo di guerra.




Nico Blunda
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