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Re in incognito

Re in incognito (saldaPress, brossurato, 200 pagine in b/n, € 25,00) testi di James Vance, disegni di Dan Burr

Gli Stati Uniti degli anni ’30 sono ben saldi nell’immaginario collettivo occidentale non solo per i gangster, il traffico di alcol, i locali dietro i muri a scomparsa, ma anche per i postumi della grave crisi economica del ’29 che aveva fatto vacillare il sogno americano. Come giustamente dice Alan Moore nell’introduzione al volume, Re in incognito parla dei poveri, dei vinti, messi in disparte dalla Storia raccontata sui libri ma travolti in pieno dalla Storia effettiva, poveri all’inizio ed alla fine del racconto, con una crescita ed una maturazione “solo” interiore.
Alcuni degli elementi più essenziali della narrativa, il viaggio, il romanzo di formazione, la quest di qualcosa o qualcuno, sono alla base di una graphic novel che muovendosi su queste tracce, ci coinvolge e ci commuove. Seguiamo la storia di Fred, giovanissimo barbone un po’ per spirito d’avventura, un po’ per necessità, e di Sam, il “Re di Spagna” (come alla ricerca della dignità perduta), vagabondo per paura e un po’ per vocazione. E nel loro viaggio incontriamo umanissime vittime della società (anche quando sono apparentemente i carnefici), e gli elementi caratterizzanti di un decennio di tumulti e rivoluzioni, tutte ritratte con crudo naturalismo da James Vance.
I disegni non sono al livello di maturità dei testi, specie nell’inchiostrazione, ma la crescita è continua, pagina dopo pagina, e soprattutto, Dan Burr ha ben saldo lo storytelling e la recitazione dei personaggi. Il fumetto, in ogni caso, ha contribuito sul finire degli anni ’80 a consolidare la maturità espressiva e di contenuti del medium al di fuori della cerchia degli appassionati.
Menzione d’onore per la confezione saldaPress, ottima come sempre, solida ed elegante, ma che purtroppo causa un prezzo elevato che scoraggerà qualcuno.




Marco Rizzo
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