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Sketchbook Diaries


THE SKETCHBOOK DIARIES Vol.1 (Fernandel, brossurato, 200 pagine, b/n, € 12) Testi e disegni di James Kochalka


James Kochalka è un artista eclettico, capace di variare il suo stile di disegno dal minimalismo cartoonistico all’illustrazione a colori, e il suo registro narrativo dalla strip sboccata al raconto per bambini. James Kochalka scrive fumetti e li disegna, ma è anche il leader di un improbabile gruppo lo-fi, i James Kochalka Superstar. James Kochalka gira gli Stati Uniti col suo furgone, esibendosi in concerti con canzoni come “Scimmie contro Robot”, “Mostrate rispetto per Michael Jackson” e “Pony il Pene”. Un tipo del genere deve avere per forza una vita interessante, tanto più che ha deciso di raccontarla sotto forma di striscie giornaliere. Anzi, di finestre giornaliere, come potrete notare osservando lo schema tipico di una daily strip Kochalkiana. E’ questo quel che offre ogni pagina di “The Sketchbook Diaries”: una finestra, uno scorcio, una successione discreta, discontinua (per dirla con termini matematici) di quella grande e imperfetta continuità della vita. La vita non ha la struttura tipica della narrazione.[…] La vita ha momenti sì e momenti no. Su e giù. Avanti e indietro all’infinito.

Kochalka ci avverte programmaticamente della struttura anti-narrativa dell’esistenza umana. Una volta preso atto di questa osservazione, si affretta a puntualizzare: La storia della mia vita non è affatto una storia. Ma credo che troverete la realtà della vita di un essere umano piuttosto avvincente. Una correzione per esigenze di mercato? O piuttosto la ben celata presunzione di poter rendere interessante una strip non umoristica: è bene ristabilire le distanze da Peanuts e Mafalda, considerati padri putativi di queste strisce. Qui non c’è quasi mai il punto comico, non c’è una punchline. E non c’è nessun cliffhanger e nessun antagonista, se a qualcuno venisse voglia di pensare che non comica volesse dire automaticamente avventurosa. Si potrebbe descrivere così: infantile solo nel tratto, intimista senza patetismi, sofisticata nelle sue incursioni naif nella speculazione sul mezzo fumetto, (falsamente) autobiografica.

Leccate di figa, discussioni sulla pipì, nevrosi, feste del ringraziamento, concerti e poesia urbana da quattro soldi. Così probabilmente la descriverebbe l’autore.

The Sketchbook Diaries di James Kochalka va a colmare un vuoto significativo, nel panorama del fumetto usa importato in italia.





Giovanni Agozzino
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