100% Marvel Max - Thor Vikings
- Scritto da Redazione Comicus
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Con la miniserie in cinque parti Vikings, Thor viene proposto per la prima volta nella linea Max della Marvel. Innanzitutto va fatto un appunto all’edizione nostrana, in cui questa storia è titolata ‘La Scoperta dell’America’ e ‘Vikings’ va a far parte del nome della testata, che da ‘Thor’ diventa quindi ‘Thor Vikings’. Una trovata tutta italiana della quale non si capisce il motivo.
Partendo da una premessa già abbastanza banale, lo scrittore Garth Ennis si adagia sul suo gusto per l’eccesso e costruisce una trama priva di genialità, con una narrazione svogliata e un po’ troppo diluita. In genere la prosa estrema di Ennis si regge infatti sulla contrapposizione tra le situazioni decisamente realistiche e gli eventi incredibili, quasi morbosi che in esse trovano spazio. L’effetto però svanisce davanti ad un gigantesco polpettone come questo, nel quale si mescolano, tra gli altri, dei guerrieri vichinghi a bordo di un dakkar volante, un cavaliere teutonico, un aviatore della seconda guerra mondiale e il dio del tuono, tutti a combattere nella stessa battaglia. L’eccesso, vera arma di Ennis, non funziona, perché manca la sensazione di normalità a cui paragonarlo. Eccoci quindi ad assistere ad una carneficina fine a se stessa, che stenta a suscitare interesse.
Diverso il discorso per quanto riguarda i disegni. Glenn Fabry ci sa fare e costruisce tavole molto belle che non riescono però a compensare la mancanza di una storia appassionante. La sua prova è buona e non delude le aspettative, dato che il disegnatore ci offre un lavoro della qualità alla quale ci ha abituato, sia sulle copertine che all’interno.
Dispiace trovarsi davanti a un lavoro del genere, soprattutto pensando alla possibilità sprecata di vedere una buona versione, più adulta, del dio del tuono. Possiamo solo sperare che vada meglio la prossima volta.
Francesco Matteuzzi
Andrea Antonazzo
