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Alive

ALIVE - Point Break 52 (brossurato, 272 pp, b/n, € 4,20, Star Comics) Testi e disegni di Tsutomu Takahashi VOTO 6/10

Ormai i mangaka nipponici certe storie le realizzano col pilota automatico innestato.
"Alive" - one-shot scritto e disegnato da Tsutomu Takahashi - sembra la fiera del luogo comune orrorifico di stampo orientale.Dentro c´è tutto il repertorio di un genere che - grazie anche alla fortunata diffusione internazionale di pellicole come "The Ring", "Dark Water", "The Eye" o "The Grudge" - il pubblico occidentale sta mostrando sempre più di gradire: atmosfere claustrofobiche, personaggi borderline, misteriose maledizioni, innesti macabri, ambientazioni gelide.
"Alive" ha un buon inizio: due condannati a morte ai quali viene proposto di sottoporsi a un segretissimo esperimento para-scientifico per avere salva la vita, si ritrovano chiusi in una gigantesca stanza che si apre soltanto su una vetrata attraverso la quale si riesce a intravedere una splendida e inquietante figura femminile. La storia però ben presto si incanala sui binari del già visto, tra allucinazioni perverse, retaggi oscuri, esplosioni paranormali e citazionismi cinematografici che si ricollegano, più o meno volontariamente, a film come "Ringu", "The Fury" e "The Cube". Il tutto in un crescendo drammatico e spettacolare non sempre chiarissimo dal punto di vista logico.
Il risultato è un´opera diligente e priva di particolari velleità, illustrata con un segno nervoso e dinamico che però non propone nulla di particolarmente innovativo a livello grafico-linguistico.
Una lettura piacevole, ma del tutto prescindibile.


Alessandro di Nocera
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