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Strane Storie 1

STRANE STORIE 1 (brossurato, 96 pagine, colore, € 7,90, Vittorio Pavesio Productions) testi e disegni di artisti vari VOTO 8/10

Una delle più gradite sorprese di questa Lucca 2003 è stata senz’altro l’esordio del magazine Strane Storie, pubblicato dalla Vittorio Pavesio Productions. Più che di esordio in realtà bisognerebbe parlare di ritorno, dato che Strane Storie, rivista creata da Flavio Troisi, Daniele Nadir e Federico D’Agata, ha già alle spalle una prima serie: dieci numeri usciti sotto l’etichetta de “Lo Stregatto Editore”. Dieci numeri che evidentemente non sono passati inosservati, e che hanno convinto la Pavesio (attivissima in questo periodo) ad investire ancora sul progetto, riportando in libreria quest’inconsueta e stravagante rivista. Inconsueta e stravagante perché, caso più unico che raro nel nostro paese, Strane Storie è un magazine antologico che miscela abilmente –e soprattutto senza pregiudizi di sorta- narrativa in prosa e narrativa disegnata. Il risultato è un riuscitissimo mix di racconti, fiabe, fumetti ed illustrazioni, tutti all’insegna –come recita il sottotitolo della rivista- della “Narrativa Macabra e Fantastica”. Quello che sorprende di questo primo numero è l’alta qualità delle opere proposte, tutte di esordienti o quasi, eppure tutte estremamente ben realizzate. In particolare stupiscono proprio i lavori a fumetti. Se tra i tanti racconti ospitati infatti ci sono –com’è normale che sia- anche alcuni francamente poco riusciti, la qualità media dei (sette) fumetti presentati è sorprendente. Complimenti quindi alla Pavesio per l’oculata scelta fatta, ma complimenti soprattutto agli autori. Lo spazio è troppo poco per parlare di tutti, mi limito quindi ad elencarne i nomi (Francesco Biagini, Flavio Famiani, Claudio Ferracci, Cristiano Fighera, Davide Furnò, Stefano Landini, Marco Natale, Stefano Quaglia, Francesco Siena, Claudio Stassi, Flavio Troisi). Ed oltre a questi, un nome che va assolutamente fatto parlando di questa Strane Storie e dei suoi fumetti è quello di “Abelard Snazz”, il sito internet da cui provengono gran parte dei comics pubblicati sul magazine; un sito che, anche con questa “legittimazione cartacea”, conferma il suo ruolo di grande e vitale fucina di talenti. Ed una fucina, una palestra, un palcoscenico, un laboratorio di creatività e talenti (fumettistici e non) è proprio quello che vuole essere Strane Storie. Una testata (per ora solo semestrale) con l’ambizioso compito di combattere quella cronica mancanza di spazi editoriali da cui far emergere nuovi autori che affligge l’editoria nostrana.
Una rivista di cui si sentiva la mancanza insomma, e che proprio per questo merita tutti i nostri più calorosi auguri.




Francesco Farru
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