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Raise the Dead 1

Raise the dead 1Una tavola calda cinta d’assedio da un’orda di zombie è l’inizio standardizzato di una storia che proseguirà inevitabilmente con lo scontro tra i superstiti e i morti viventi, la fuga e la resistenza, nel tentativo di scoprire cosa è successo e, se possibile, porvi fine.

Il tandem John Reppion/Leah Moore propone una storia di zombie “classica”, il cui limite è  forse proprio la grande passione di Reppion per gli zombie. Il canone viene infatti ricopiato senza alcuna aggiunta a quanto già raccontato dalla sterminata produzione fumettistica, cinematografica, letteraria e videoludica sul tema. Azione pura e piattezza dei personaggi, stereotipati e minimamente tratteggiati da deboli flashback.
I disegni di Hugo Petrus, tutto sommato discreti, vengono appiattiti e resi statici da una colorazione digitale mediocre.
L’unica cosa meritevole dell’albo è la copertina di Arthur Suydam, che tuttavia non vale il prezzo del volume.

Nell’ottica della collana Z, Raise the dead sembra fuori posto, tra un Walking dead che spadroneggia e altri lavori “minori” ma di gran lunga più interessanti (si pensi a un Fragile o a un ancora inedito ma annunciato Gli zombie che divorarono il mondo).


Alfredo Goffredi
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