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Wolf Guy 1

Wolf Guy 1 Le botte non fanno una storia, ma almeno gli occhi hanno la loro parte. Wolf Guy 1 è un esordio fiacco nell’intreccio ma potente nel tratto. In cui si sfrutta l’idea del licantropo per scatenare risse che almeno sulla carta non hanno grandi motivi di esistere (se non l’orgoglio violato di sedicenti guerrieri di strada), e per sbizzarrirsi con personaggi bellissimi, fascinosi come non mai.

In fondo Toshiaki Tabata non fa che giocare con l’adrenalina, mettendo dei teppistelli gli uni contro gli altri senza troppe spiegazioni. Tratto da una storia originale di Kazumasa Hirai, Wolf Guy è una serie da seguire sulla fiducia. In attesa di conoscere il passato di Akira Inugami e l’evolversi del suo rapporto con la sensualissima professoressa Aoshika, in questo primo volume il duo di autori di Akumetsu tenta di fare un po’ di introspezione, ma senza grossi risultati.

Allo stato attuale, il vero traino sono le matite di Yuki Yogo, che in modo realistico e moderno illustrano un esempio di violenza (quasi) gratuita ancora in attesa di un perché.


Simone Celli
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