Dylan Dog 277
- Scritto da Redazione Comicus
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Michele Medda, nel mezzo del suo interessante Caravan, torna a firmare insieme al grande Angelo Stano un albo di una testata a lui cara.
La storia fa il verso in un certo qual modo ad un tema leggendario della serie,
immortalato da Tiziano Sclavi in “La Zona del Crepuscolo” e nel sequel “Ritorno al Crepuscolo”.
Anche in questo caso siamo di fronte ad un ripetersi inquietante dello stesso, unico giorno, ma il soggetto e la storia sono tutt’altra cosa. Ora siamo di fronte ad un feroce lupo mannaro che sta terrorizzando la cittadina di Everworth e la trama è razionale, geometrica, quasi un giallo.
Il ripetersi della stessa identica giornata è in realtà disturbato da alcuni piccoli ed insignificanti eventi, sempre diversi, indizi che si dimostreranno fondamentali e che permetteranno al protagonista di venire a capo della vicenda.
Squisito il tratto sporco, quasi poroso, di Stano, capace di regalarci un’espressività traboccante, a tratti caricaturale.
La storia fa il verso in un certo qual modo ad un tema leggendario della serie,
immortalato da Tiziano Sclavi in “La Zona del Crepuscolo” e nel sequel “Ritorno al Crepuscolo”.
Anche in questo caso siamo di fronte ad un ripetersi inquietante dello stesso, unico giorno, ma il soggetto e la storia sono tutt’altra cosa. Ora siamo di fronte ad un feroce lupo mannaro che sta terrorizzando la cittadina di Everworth e la trama è razionale, geometrica, quasi un giallo.
Il ripetersi della stessa identica giornata è in realtà disturbato da alcuni piccoli ed insignificanti eventi, sempre diversi, indizi che si dimostreranno fondamentali e che permetteranno al protagonista di venire a capo della vicenda.
Squisito il tratto sporco, quasi poroso, di Stano, capace di regalarci un’espressività traboccante, a tratti caricaturale.
Francesco Borgoglio