The Hood
- Scritto da Redazione Comicus
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Prima di diventare The Hood, il nuovo boss del crimine di New York, Parker Robbins, era un semplice ladruncolo, almeno fino a quando non venne fortuitamente in possesso di una cappa dalle proprietà mistiche.
Pubblicata in Italia dopo diversi anni dalla sua uscita originaria, The Hood è forse il fumetto più underground mai prodotto dalla Marvel: un noir supereroistico, “sporco & cattivo”, scandito da un crudo realismo e da un humor bieco e sarcastico che trova efficace complemento nei disegni ombrosi e caricaturali di Kyle Hotz.
La storia, narrata con prosa accattivante da Brian K. Vaughan, è un cammino di formazione di un personaggio inizialmente non del tutto negativo, destinato però a diventare un criminale senza scrupoli.
Nonostante non siano portati a compimento tutti gli spunti narrativi, il merito di Vaughan consiste nell’aver scritto una storia tesa e suburbana (anche nei dialoghi, non edulcorati) inerente soprattutto la miseria materiale e morale di gente che, per scelta o per caso, si dà al crimine, andando però oltre gli stereotipi di maschere e superpoteri.
Pubblicata in Italia dopo diversi anni dalla sua uscita originaria, The Hood è forse il fumetto più underground mai prodotto dalla Marvel: un noir supereroistico, “sporco & cattivo”, scandito da un crudo realismo e da un humor bieco e sarcastico che trova efficace complemento nei disegni ombrosi e caricaturali di Kyle Hotz.
La storia, narrata con prosa accattivante da Brian K. Vaughan, è un cammino di formazione di un personaggio inizialmente non del tutto negativo, destinato però a diventare un criminale senza scrupoli.
Nonostante non siano portati a compimento tutti gli spunti narrativi, il merito di Vaughan consiste nell’aver scritto una storia tesa e suburbana (anche nei dialoghi, non edulcorati) inerente soprattutto la miseria materiale e morale di gente che, per scelta o per caso, si dà al crimine, andando però oltre gli stereotipi di maschere e superpoteri.
Paolo Pugliese