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Homunculus 7-8

Homunculus 7-8L’ultimo lavoro di Hideo Yamamoto sa senz’altro come farsi desiderare. Non tanto per via delle lunghe attese tra un’uscita e l’altra, quanto per il ritmo flemmatico della narrazione che in Homunculus #7 e #8 viene ribadito senza possibilità di appello. Un andamento placido che potrebbe lasciare il sospetto che l’autore non abbia poi tanto da dire.

Ipotesi infondata, perché il punto focale dell’intreccio resta sin dall’inizio il passato di Susumu Nakoshi, ambiguo protagonista su cui Yamamoto continua a centellinare piccole e grandi rivelazioni, di per sé fonte di curiosità e di non pochi colpi di scena.

Ma a fare di Homunculus uno dei manga più interessanti del momento è l’audacia attraverso cui si narra il viaggio più affascinante e scabroso che si possa intraprendere: quello attraverso la psiche umana, così affascinante, complessa, delicata, al punto da rendere preferibile una tensione basata su un continuo gioco di sguardi e di movimenti, piuttosto che su un’adrenalina scaturita da un’azione spasmodica e fine a se stessa.


Simone Celli
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