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Ghost World

Ghost WorldNon succede praticamente nulla, in Ghost World.
Però Daniel Clowes ci narra in maniera splendida di quel mondo fantasma che si chiama adolescenza, e lo fa utilizzando dialoghi di un realismo spinto, duro, spigoloso, arricchiti da un segno al solito morbido e perfettamente leggibile, impreziosito da un ingombrante colore azzurro che rende i personaggi quasi ectoplasmici.

La forza dei fumetti di Clowes non sta nell'intreccio, ma nella disarmante umanità dello spettacolo che l'autore mette in scena: Ghost World è la vita vista nell'ottica dell'adolescente, più che dell'adulto; è uno stralcio della storia di alcuni personaggi che paiono reali, una nicchia in cui gli adulti entrano sporadicamente, e solo per assumere la forma di macchiette.

Si sente che tutto ciò che stiamo leggendo è qualcosa di 'sotterraneo', qualcosa che non percepiremmo se vivessimo davvero quelle situazioni da persone mature.
È questa la più bella caratteristica dell'adolescenza, e, nel contempo, anche la più bella caratteristica di questo Ghost World.


Luca Baboni
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