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Eris Edizioni: L'adolescenza tra smartphone, chat, social e tabù: Misdirection di Lucia Biagi

Per Eris Edizioni esce Misdirection, terza opera di Lucia Biagi. Di seguito, la presentazione ufficiale e una ricca anteprima.


"Una bicromia pop e poetica per rispondere a una domanda:

se a tredici anni dalla sera alla mattina una tua amica sparisse nel nulla, come reagiresti? 

Tra smartphone, chat, social e tabù.

Eris edizioni è lieta di annunciare l’uscita di Misdirection di Lucia Biagi per marzo 2017. Questo graphic novel, già presentato all’ultimo Angoulême da Éditions çà et là con il titolo Sestrières, è la sua terza opera e segna una chiara conferma di quelle doti narrative e introspettive per cui si era già fatta notare e amare nei suoi precedenti lavori. Tra le sue peculiarità anche la delicatezza e il coraggio con cui riesce a esplorare temi complicati, come nel suo Punto di fuga (Diabolo edizioni, 2014) con la questione dell’aborto.

In Misdirection Lucia Biagi cala il lettore nella mente di una ragazzina di 13 anni, decidendo però di abbandonare la narrazione da “romanzo di formazione” per abbracciare gli escamotage offerti dal genere: la suspance e le regole di un piccolo giallo che inizia e finisce nell’arco di una giornata. Tra flash back e indizi, è il bisogno di scoprire e comprendere cosa è successo, che muove Federica, in vacanza come ogni anno con i nonni, in un residence che ha vissuto anni migliori in cui il paese scoppiava di turisti.

Il titolo, ispirato ai trucchi di magia e alla capacità degli illusionisti di distogliere l’attenzione dei propri spettatori, si focalizza sulla mancanza di lucidità che si può avere a quell’età. Federica cerca di mettere insieme il puzzle che ha davanti e che le fa paura: Noemi, l’amica più grande che la fa sentire speciale quando le confida i suoi segreti, non si presenta a un appuntamento e quando Federica la cerca sembra essere sparita nel nulla. La ragazzina sente crescere il panico, tanto quanto sente crescere la confusione davanti a temi da “adulti” a cui non è preparata, come la sessualità, con cui si scontra tramite la vita dell’amica. Ma soprattutto si scontra con l’amara verità che capisce istintivamente, ben prima di poter crescere e formarsi una consapevolezza di genere: sono sempre le donne e le ragazze a sbagliare in questa società, la colpa viene data a loro ed è di loro che si spettegola in un piccolo paesino come quello, non degli uomini.

In anni in cui si dibatte molto sul ruolo dei social e della rete nella pre-adolescenza e nell’adolescenza, Lucia Biagi crea un mondo vero, lontano dagli stereotipi e dagli allarmismi con cui si parla di cyberbullismo e anonimato in rete, dando corpo a un personaggio complesso e contraddittorio, che con coraggio e ostinazione mette in discussione se stessa e il suo rapporto simbiotico con il suo smartphone su cui c’è tutta se stessa: il suo diario vocale, i suoi pensieri, le sue aspirazioni, tutta la sua intimità. Per scoprire alla fine che è la società reale quella che fa male e che giudica, e le nuove tecnologie sono solo strumenti che amplificano le storture della realtà."

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