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Stan Lee si pente di non aver incluso la proprietà dei suoi personaggi nel contratto Marvel

Ebbene sì, anche il sempre sorridente Stan Lee si pente di alcune scelte fatte in passato anzi, più che altro, di non aver avuto l'assennatezza di compierne alcune. Una delle cose che più lo tormenta è il non aver incluso nel suo contratto con la Marvel Comics il diritto legale di proprietà condivisa sui personaggi da lui creati insieme a Jack Kirby, Steve Ditko e gli altri fumettisti della Golden Age. Questo è emerso da un'intervista rilasciata da Lee a Vulture.

"[Se mi fosse permesso di rivivere la mia vita], sarei stato sicuramente un migliore uomo d'affari in quella occasione e avrei cercato di ottenere la proprietà condivisa dei personaggi che ho contribuito a creare".

Stan Lee, sebbene ora sia l'immagine pubblica della Marvel Comics, posizione raggiunta nel 1998, dal 1972 non è stato più uno scrittore a tempo pieno per l'azienda prendendo il ruolo di editore. Ricordiamo che in origine, Lee possedeva diritti sui suoi personaggi, qualora fossero stati usati in adattamenti cinematografici. Tuttavia con il contratto del 1998, la Marvel assicurava il 10% dei profitti ottenuti da merchandising e adattamenti cinematografici e televisivi a Stan Lee, ma l'ormai 93enne fumettista non ricevette mai tale compenso, tanto che intentò una causa legale alla Marvel, che si risolse con 10 milioni di dollari che la casa editrice versò nelle tasche di Lee.

(Via CBR)

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