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Manga: offensiva del governo giapponese contro i siti pirata

opmp1Il governo giapponese, in collaborazione con quindici grandi aziende di produzione di anime e manga, e i loro editori, ha deciso di intervenire per bloccare i 580 siti internet stranieri rilevati sul web che diffondono illegalmente in rete anime e manga senza tutelare i diritti d’autore dei titolari.
 
L’iniziativa, partita il 1 agosto, dovrebbe arginare la perdita di circa 5,5 miliardi dollari, così come stimato dall’Agenzia Affari Culturali del governo giapponese, causata da questi siti.
 
Segnaliamo che il governo nipponico ha iniziato da poco a sostenere il genere (qui la notizia in cui viene riportata la prima legge adottata dal governo contro la pedofilia che non considera i manga materiale pornografico) come espressione di una delle loro principali attività culturali da esportazioni, e in quest’ottica deve essere letta l’operazione che contestualmente invita i lettori di manga a visitare un sito legale che offre una scelta di circa 250 titoli ad un costo di poche centinaia di yen, ovvero circa 90 centesimi di dollaro.

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