Censura Fun Home: lettera aperta delle categorie di settore

La vicenda è ormai nota a tutti: l’Università del South Carolina Upstate e il College di Charleston hanno visto i loro fondi per i programmi estivi di lettura decurtati rispettivamente di 17,142$ e 52,000$ per aver proposto ai propri studenti la lettura di alcuni testi rei di “mostrare graficamente atti tra lesbiche e promuovere uno stile di vita gay e lesbico”. I volumi incriminati sono il graphic novel realizzato Alison Bechdel, Fun Home, e il libro Out Loud: The Best of Rainbow Radio, incentrato sulla storia del primo radio show gay e lesbo del South Carolina.
 
Le repliche non sono mancate anche da parte della stessa Bechdel, come già vi avevamo riportato in una precedente news, adesso una gruppo che include tra gli altri il Comic Book Legal Defense Fund e l’ACLU del South Carolina, ha inviato martedì scorso una lettera sollecitando la Commissione finanze del Senato a respingere suddetti tagli, avvertendo: “Penalizzare le istituzioni educative statali finanziariamente solo perché i membri del Senato disapprovano specifici elementi del programma educativo è didatticamente malsano e costituzionalmente sospetto: si minaccia la libertà accademica e la qualità dell'istruzione nello Stato, e potrebbe esporre lo stesso a potenziali responsabilità legali considerando tale scelta in contrasto con il Primo Emendamento".

La lettera è stata co-firmata dalla American Association of University Professors, la American Booksellers Foundation for Free Expression, la American Library Association, la Association of American Publishers, la Association of College and Research Librarians, la Modern Language Association, la National Coalition Against Censorship e la National Council of Teachers of English.

"I tagli di bilancio proposti sono progettati per punire le scuole solo perché alcuni membri del legislatore non approvano che certi libri vengano consigliati" ha dichiarato il Direttore Esecutivo della CNAC Joan Bertin in una dichiarazione separata. "La Corte Suprema ha inviato un messaggio chiaro nel corso di decenni: i legislatori non possono vietare l'espressione di idee semplicemente perché le trovano offensive".

Il Governatore Nikki Haley non ha chiarito ancora la sua posizione sui tagli, dichiarando in una conferenza stampa che "non abbiamo ancora esaminato tutti i dettagli del bilancio. Io non voglio entrare nei dettagli di quello che la House State ha fatto perché qualche volta il Senato può cambiare quelle decisioni”.