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Una nuova associazione fumetterie

Comunicato stampa:

afuiOltre sei fa, l’Afui - Associazione Fumetterie Italiana - nasceva, per raccogliere, organizzare ed indirizzare l’attività comune delle “librerie del fumetto"...
In poco tempo, ma con un duro lavoro di promozione e ricerca di contatti, era riuscita a guadagnarsi il riconoscimento da parte di tutti i maggiori distributori, a farsi una buona pubblicità, e a consegnare due edizioni del PFUI (Premio delle Fumetterie Italiane) ad autori, editori e distributori: a Lucca nel 2007, a Narnia Fumetto nel 2008.
Sicuramente, l’associazione non ha rivoluzionato il mondo del fumetto, intendiamoci.
Ma in poco tempo si è, altrettanto indubbiamente, ritagliata uno spazio: ha coinvolto oltre quaranta negozi (il venti per cento di quelli esistenti… non so se esistono associazioni di categoria o sindacati così rappresentativi…), ha creato uno spazio di discussione che prima non c’era.
Ha anche permesso, al proprio interno, un dialogo tra i negozi su metodi di lavoro, strategie di vendita, scambi di esuberi: un obiettivo secondario ma non di minore importanza. Anzi: un semplice passo - quello della scelta di un luogo per dialogare - che ha portato enormi vantaggi per le condizioni di lavoro di molti.

Poi, cosa è successo?
Semplicemente, che chi ha tirato il carro per molto tempo si è un po’ stancato, e che il ricambio non c’è stato, perché i “nuovi” che salivano a bordo, si aspettavano di ricevere una tutela, un aiuto, una “copertura” che possono offrire solo enti strutturati, organizzati e, sicuramente, più grandi. E che, sicuramente, non può essere gratuita (o quasi, visto che la quota di adesione all’Afui, quando c’è stata, era di poche decine di euro).
Tutti volevano “prendere”, nessuno aveva il tempo di “dare”.
Questo, unitamente alle difficoltà che gli altri soggetti del mercato creavano intorno all’associazione, è stato fonte di demotivazione per molti. Capiamoci: le colpe sono state sicuramente “interne”, ma nessuno o quasi, al di fuori dell’Afui, ha fatto niente per facilitare la vita e la crescita di una associazione che - ne  sono convintissimo - col tempo avrebbe dato molto all’intero mercato. Anzi: molti sono stati i tentativi di affossare il nostro lavoro.

Detto questo, che era dovuto, da alcune settimane, il sottoscritto, insieme ad un pugno di colleghi, provenienti solo in parte dalla precedente esperienza, sta cercando di ricreare i presupposti per una nuova esperienza significativa.
Anzi: ABBIAMO GIA’ posto una base. Domenica 2 marzo, a Terni, c’è un incontro, durante il quale decideremo se e come creare un nuovo soggetto, e quali saranno i suoi obiettivi. Nuovo, perché sarà un soggetto che ripartirà da zero, a livello organizzativo, anche se con l’esperienza del vissuto precedente, come è giusto che sia.
L’incontro sarà aperto a tutti i negozianti che vorranno partecipare, e durerà tutta la giornata.

Fondamentale iscriversi: non ci sono costi, ma vogliamo comunque avere la possibilità di conoscere chi interverrà (oltre che organizzarci per spazi e pranzo).
Per farlo, scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Temi dell’evento, obiettivi dell’associazione e tante altre cose, che non sono solo dettagli, verranno discusse sia prima che durante l’evento.
Se siete interessati, contattateci e non lasciatevi scappare questa possibilità.
Con la premessa, sia chiaro, che CHIUNQUE dovesse far parte di questo nuovo soggetto, dovrà in qualche modo dare un contributo. L’esperienza dell’Afui ci insegna che non è importante quanti si è, ma soprattutto come si lavora.

Con preghiera di diffusione.
Grazie.

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