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L'orso Yoghi: recensione

L-orso-yoghiDivertente, leggero, ma con scene mozzafiato e non senza morale e lieto fine, arriva nelle sale il film sull'Orso Yoghi, uno dei cartoni animati più amati di tutti i tempi, che sul grande schermo acquista una dimensione in più. La pellicola, infatti, è girata in 3D e Yoghi e Bubu, suo inseparabile amico, interagiscono con personaggi umani in un film che farà la gioia di tutti i bambini, in quanto contiene tutti gli stereotipi possibili, dalle “puzzette” alle torte in faccia, conditi con elementi avventurosi e immaginifici, come i "frizzi e lazzi", una corsa sugli sci d'acqua nel lago unita a uno spettacolo da mangiafuoco, oppure la corsa sulle rapide e il volo su un trabiccolo ruba-merende.

La voracità dell'orso si rivolge, infatti, come sempre ai cestini da pic-nic portati dai campeggiatori nel parco di Jellystone, suo luogo natio, ma sotto la responsabilità del ranger Smith, acerrimo nemico di Yoghi, tutore della legge e irriducibile seminatore di cartelli con scritto "Non dare da mangiare agli orsi". Questa volta, però, i due dovranno allearsi, perché il sindaco Brown e il suo “leccapiedi” vogliono chiudere il parco di Jellystone per abbattere gli alberi e venderli così da rimettere in sesto il disastroso bilancio. C'è solo una settimana per salvare il parco, dimostrando che è un'attività più remunerativa se rimane aperto, e così il ranger Smith (Tom Cavanagh), grazie all'aiuto di Rachel (Anna Faris), una documentarista capace di riprodurre i versi e le tecniche di combattimento degli animali con cui ha vissuto, la quale, inevitabilmente, finirà per innamorarsi del guardia parco, farà di tutto per salvare Jellystone. Ma Yoghi (doppiato in originale da Dan Aykroyd), e Bubu (doppiato da Justin Timberlake) saranno di aiuto oppure no? E che dire del ranger Jones (T. J. Miller), vice di Smith diviso tra la volontà di far presto carriera e il dovere di preservare la natura?

Yoghi e Bubu sono apparsi per la prima volta in televisione nel 1958, all’interno del programma di Hanna-Barbera 'Braccobaldo Show', e furono la prima serie di cartoni animati a vincere un Emmy Award per il miglior programma per bambini. La popolarità della coppia ha portato nel 1961 a uno spin-off, seguito da un fumetto e, nel 1964, al debutto sul grande schermo. Negli anni seguenti, lo spensierato scroccone e il suo fedele amico sono apparsi in numerose serie, special, film e raccolte DVD. Per il loro primo film in 3D la regia è stata affidata a Eric Brevig, che aveva debuttato nel 2008 con il poco fortunato “Viaggio al centro della Terra 3D”.

“Ho sempre amato Yoghi”, ha raccontato il regista, “fa le cose a modo suo, ha buone intenzioni, ma è la gola che lo tradisce e non riesce a resistere all’impulso di afferrare il cibo e portarselo via. È un bambinone e penso che rappresenti qualcosa che è in tutti noi". Girato interamente in 3D con una fotografia di ultima generazione, che Brevig definisce "il massimo dei sistemi", Yoghi ha un ottimo impatto visivo, sia per la sensazione di realtà che danno gli orsi senza però perdere quel tocco di cartone animato che li rende ciò che sono, sia per le scene in cui il 3D dà il meglio di sé scaraventando oggetti e animali fuori dallo schermo, tanto che i bambini non potranno non saltare sulle poltrone.

Il film è stato girato nella Woodhill State Forest, una meta molto popolare, che si estende per circa 36000 acri a ovest di Auckland, Nuova Zelanda. La pineta, però, è stata adattata dallo scenografo David R. Sandefur e dal capo giardiniere Russell Hoffman aggiungendo cedri giapponesi, che assomigliano alle sequoia californiane, oltre a 10000 felci, graminacee e muschi, camion di pietre e tronchi, e balle di aghi di pino. Il lago dove Yoghi si esibisce nello sci d’acqua e in uno spettacolo di fuochi artificiali si trova nella riserva Whakamaru, tra le città di Rotorua e Taupo. Per la scena in cui Yoghi, Bubu, ranger Smith e Rachel scendono lungo le rapide, la produzione ha girato invece nei pressi di Waikato River, dove sono state create le rapide grazie all’aiuto di una locale centrale elettrica che usa le acque del fiume per fornire elettricità alla regione.

Anche se riflette sulla tutela dell'ambiente e sull'importanza di essere onesti, il film non è privo delle contraddizioni dell'America quando, per esempio, non sottolinea con forza quanto la voracità di Yoghi sia sbagliata, oppure mostra campeggiatori che mangiano le peggiori merende mai viste, da giganteschi budini a panini pieni di burro d'arachidi. Anche lo spettacolo di fuochi d'artificio in un parco sembra alquanto pericoloso e non in linea con il messaggio del film. A parte questi dettagli, però, Yoghi è un vero spasso per i più piccoli che si affezioneranno al personaggio come è successo alle generazioni precedenti.

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