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Dragon Ball: oltre il manga

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Dopo poco più di un anno dall'inizio della pubblicazione del manga, Fuji Tv cominciò a trasmettere l'adattamento animato, suddiviso in due serie: la prima, "Dragon Ball", segue le vicende di Goku bambino fino alla sconfitta del figlio del Mago Piccolo, mentre la seconda, "Dragon Ball Z", ripercorre le vicende di Goku adulto. "Dragon Ball" è composta da 153 episodi trasmessi dal 1986 al 1989, mentre "Dragon Ball Z" è composta da 291 episodi trasmessi dal 1989 al 1996; in particolar modo la seconda serie è ritenuta fin troppo lenta rispetto alla versione cartacea, con troppi filler ed episodi allungati per consentire a Toriyama di proseguire nella scrittura della trama principale. Molti si chiedono cosa significhi la Z presente nel titolo, ma il mistero cela in realtà un errore, dato che quello che in origine era un "2" fu interpretato dalla tipografia come una Z.
Subito dopo la conclusione di "Dragon Ball Z", nel 1996 iniziò in Giappone la trasmissione di "Dragon Ball GT", serie animata con una trama originale non basata sui fumetti di Toriyama; la serie è composta da 64 episodi andati in onda settimanalmente fino al novembre 1997.
Goku ritorna bambino per colpa di Pilaf, ma il desiderio espresso sparge le sette sfere in giro per la galassia, e se non saranno ritrovate entro un anno la Terra esploderà; il Goku ringiovanito partirà quindi con Trunks e Pan alla ricerca delle sette sfere, trovando sulla loro strada il robottino Gil che ingloberà il dragon radar e sarà costretto a seguire il gruppo nel loro viaggio spaziale. Dopo una serie di episodi autoconclusivi che riprendevano la struttura dell'inizio del manga, anche il cast di "GT" si troverà a dover affrontare due nemici particolarmente pericolosi in duelli abbastanza lunghi: prima l'alieno Baby, che minacciava segretamente i personaggi ormai da tempo, e poi una volta tornati sulla Terra il cyborg Super 17. La serie si conclude col combattimento contro sette draghi, ognuno fuoriuscito da una sfere, come materializzazione della stessa per l'eccessivo uso che è stato fatto delle sfere del drago nel corso degli anni.
Proprio in questi giorni è cominciata in Giappone "Dragon Ball Kai", un remake della serie Z che ripropone la vicenda in una forma più sintetica e che durerà 100 episodi, quasi un terzo della versione originale; inoltre "Kai" è stato rinnovato con effetti visivi e sonori di ultima generazione, oltre a un nuovo doppiaggio e due nuove sigle.

I lungometraggi animati

Fin dall'inizio della serie animata sono stati realizzati film cinematografici: i primi 3 raccontano in modo alternativo le avventure di Goku bambino, presentando i personaggi e gli eventi della saga anche se in un diverso ordine o con elementi nuovi che cercano di rendere accattivante il prodotto anche a chi già conosceva la storia.
Per la serie Z invece vengono realizzati ben 13 film usciti nelle sale giapponesi con una frequenza elevata, al ritmo di due all'anno; la trama è originale e mette di fronte ai protagonisti avversari ideati appositamente per il cinema. Tra i villain ricorrenti in questi film c'è Cooler, il fratello di Freezer, e il Super Sayan leggendario Broly, ma molti altri nemici sono considerabili una versione alternativa di sayan, namecciani o cyborg presenti nel fumetto. Nell'ultimo film di "Dragon Ball Z" fa la sua comparsa Tapion, un nuovo personaggio che incredibilmente diventa il vero protagonista del lungometraggio, e che si scoprirà essere colui che dona a Trunks la spada che utilizzerà per sconfiggere Freezer e suo padre.
Per il 10° anniversario della nascita della serie viene realizzato "Il cammino dell'eroe", film che narra nuovamente le vicende di Goku bambino, fondendo la prima e la seconda ricerca delle sfere del drago in una trama che preleva i migliori elementi della serie, dando vita ai personaggi sullo schermo con le animazioni più avanzate che ricalcano lo stile di "Dragon Ball GT".
Tutti i film di Dragon Ball sono stati pubblicati in Italia dalla Dynamic Italia in videocassetta con un doppiaggio fedele all'edizione originale, e poi riproposti in DVD dalla DeAgostini, con un adattamento che utilizza gli stessi nomi dell'edizione televisiva italiana.

Gli speciali animati

Oltre alle serie e ai film, esistono 5 special animati che raccontano storie particolari legate all'universo di Dragon Ball.
"Le origini del mito" è un episodio di 41 minuti trasmesso alla tv giapponese nel 1990, nel quale viene mostrato lo scontro tra Bardack, il padre di Goku, e Freezer nel combattimento che decreterà la morte di quasi tutti i sayan.
"La storia di Trunks" è un episodio speciale di 48 minuti trasmesso in Giappone nel 1993; la storia segue le vicende del Trunks proveniente dal futuro, raccontando la lotta con i cyborg che decreteranno la fine dell'umanità, basandosi su una storia breve realizzata da Toriyama.
"Dragon Ball Gaiden" è un OAV ispirato da un videogioco con trama originale, e pubblicato in due videocassette che sono ad oggi l'unico formato in cui lo special è disponibile; la storia vede Goku, Gohan, Piccolo, Vegeta e il Trunks del futuro affrontare una razza aliena in grado di creare guerrieri fantasma che replicano i vecchi villain affrontati in passato. Lo special si caratterizza per la presenza degli Tsufuru, popolo che ricomparirà poi in "Dragon Ball GT".
"L'ultima battaglia" è un episodio della durata di 50 minuti trasmesso durante la messa in onda di "Dragon Ball GT", nonostante racconti eventi ambientati dopo la conclusione della serie; il protagonista è infatti Goku Jr., il debole nipote di Pan che dovrà cercare di dimostrare la forza che ci si aspetterebbe da un bambino proveniente da una simile famiglia.
"Yo! Son Goku and his friends returns!" è il primo prodotto animato riguardante Dragon Ball dopo ben 11 anni, dalla conclusione della serie GT; lo speciale di 35 minuti è stato proiettato nel corso della Jump Festa 2008, poi reso visibile sul sito della rivista Shonen Jump, e verrà poi pubblicato in DVD. La storia è ambientata due anni dopo la sconfitta di Majin Bu, e riunisce tutti i personaggi per una grande festa che vuole celebrare l'apertura di un grande hotel di Mr. Satan; i festeggiamenti sono però interrotti dall'arrivo sulla Terra di Table, il debole fratello di Vegeta, giunto con la speranza di trovare aiuto per sconfiggere Avo e Kado, due alieni che hanno distrutto il suo pianeta. Combatteranno contro di loro Trunks e Goten, in uno scontro dai toni scanzonati che riesce ad offrire gli spettatori uno spensierato divertissement.

Dragon Ball - The Magic Begins

Prima di "Dragonball Evolution", Dragon Ball era già stato adattato in un live action per il grande schermo girato a Taiwan nel 1989; la trama ripercorre blandamente la prima ricerca delle sfere del drago, con Goku e Bulma che cercano di raccogliere le sfere incontrando di volta in volta i personaggi che si uniranno al gruppo. Il nemico non è Pilaf ma Re Satan, il comandante di un esercito intenzionato a dominare il mondo; nel cast c'è qualche differenza per quanto riguarda Oolong, qui un uomo ciccione che mantiene l'abilità del trasformismo, mentre Pual è un semplice pappagallo che accompagna Yamcha. La recitazione degli attori è piuttosto ridicola, e anche le riprese sono ben lontane dalla perfezione, con personaggi che volano grazie a fili ben visibili sullo schermo, cadaveri che si sistemano per stare più comodi, per non parlare delle maschere e dei costumi decisamente dozzinali.
Il film aveva raggiunto anche il mercato italiano una decina di anni fa, distribuito nei videonoleggi per chiunque volesse farsi qualche risata durante una serata trash con gli amici.

I videogiochi

Dragon Ball è stata una saga prolifica anche sotto il profilo videoludico: dal 1986 ad oggi si contano 63 videogame, usciti praticamente per tutte le consolle casalinghe e portatili esistenti.
I primi giochi sviluppati furono principalmente picchiaduro a scorrimento orizzontale, o giochi di ruolo con combattimenti a turni che ripercorrevano le prime saghe di "Dragon Ball Z"; alcuni di questi avevano un meccanismo che simulava giochi di carte, prodotti di enorme successo all'epoca. 
Col tempo però il genere che offrì più giochi di Dragon Ball compatibilmente con la natura della saga fu il picchiaduro, nel quale i giocatori possono affrontarsi in combattimenti impersonando personaggi del numeroso cast della serie. Il primo ciclo di questi giochi ad ottenere un buon successo fu "Dragon Ball Z: Super Butoden" per Super Nintendo, che permetteva, oltre agli scontri singoli, di scegliere uno story mode che seguiva gli eventi del fumetto, o un torneo nel quale dovevano essere sconfitti i nemici secondo un meccanismo ad eliminazione diretta per ottenere la vittoria; dopo tre capitoli per Super Nintendo, "Butoden" sbarcò sul Sega Saturn, con l'inserimento del "Mr. Satan Mode" che consentiva di piazzare scommesse sui vari scontri, utilizzando per barare oggetti come bucce di banana, dinamite…
Nel 1997 uscì per Playstation "Dragon Ball GT: Final Bout" la prima incarnazione in 3D di Dragon Ball; il gioco sarà l'ultimo prima di una pausa videoludica che durerà ben 5 anni. Il gioco offre un vasto numero di personaggi, molti dei quali sbloccabili raggiungendo determinati obiettivi, prelevati sia dalla serie Z che dalla GT.
Dal 2000 il successo principale dei videogiochi di Dragon Ball si ha con il ciclo di picchiaduro "Budokai" per Playstation 2, del quale uscirono 3 capitoli, l'ultimo dei quali ottenne un successo incredibile grazie all'elevata qualità e alla presenza di ben 45 personaggi selezionabili, rappresentati con una buona grafica cel-shading. L'evoluzione di "Budokai" si ha con "Budokai Tenkaichi", disponibile anche per la Nintendo Wii, dove il giocatore può simulare le mosse più celebri muovendo il controller nelle sue mani proprio come i protagonisti della serie.
Sulle consolle portatili, i successi principali sono i due RPG per Game Boy Advance della serie "Legacy of Goku", che ripercorrono fedelmente tutte le avventure della serie Z, e gli action-adventure "Dragon Ball Adventure" (GBA) e "Dragon Ball: Origins" (DS).
Dovrebbe essere ormai prossima l'uscita del MMPORG "Dragon Ball Online", nel quale i giocatori potranno creare un personaggio selezionabile tra diverse razze, per sfidare poi utenti di tutto il pianeta, immersi in un contesto futuro alle vicende del manga, ideato dallo stesso Toriyama.

Di tutto un po'…

Come ogni altro anime di successo, anche di Dragon Ball sono usciti molti altri prodotti paralleli: numerosi sono i CD con le colonne sonore delle serie e dei film animati, e addirittura quelle dei videogiochi. Oltre a questi, i fan possono circondarsi con i personaggi creati da Toriyama grazie ad action figure, portachiavi, zaini, astucci, asciugamani, e ogni altro tipo di gadget esistente. Numerosi anche i giochi che hanno per protagonisti Goku e compagni; in Italia sono arrivati un gioco da tavolo nel quale si può combattere sulla plancia di gioco del Torneo Tenkaichi, e due differenti serie di giochi di carte collezionabili.
Durante la pubblicazione del manga, e una volta concluso, in patria sono usciti diversi art-book; in Italia Star Comics ha portato solo la "Dragon Ball Enciclopedia", un volume contenente le immagini realizzate da Toriyama stesso. Sempre la Star Comics ha pubblicato gli anime comics dei lungometraggi animati e dello speciale Goku Gaiden, oltre a tre volumi che analizzano personaggi e caratteristiche della saga: "Dragon Ball GT - Perfect Files" si concentra sulla serie GT, mentre i due albi "Dragon Ball Landrmark" e "Dragon Ball Forever", riguardanti il manga, sono stati proposti al pubblico in coda alla Perfect Edition.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori
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