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Essential Reading Spider-Man 3: Venom/Uomo Sabbia/Harry Osborn


Venom

Venom
Cimitero della salvezza
Genesi selvaggia
Tele e artigli
Il demone che è in me
la moglie di Venom
La follia

Venom (Ultimate)

Uomo Sabbia

Niente può fermare l'Uomo Sabbia
Come sabbia in una clessidra
la rivincita dell'Uomo Sabbia
Tradimenti

Harry Osborn

Nemici del cuore

 

Venom

Venom

The Amazing Spider-Man 300
Prima apparizione: L'Uomo Ragno 91 (Star Comics)
Testi: David Michelinie
Disegni: Todd McFarlane
Chine di Bob McLeod

Con una Mary Jane Watson accovacciata in un angolo e con gli occhi divorati dal terrore, l'accoppiata David Michelinie e Todd McFarlane dà il via a una delle storie più belle e memorabili del loro ciclo di The Amazing Spider-Man, in cui vede la luce per la prima volta il personaggio di Venom, che con quel racconto entrerà di diritto nella galleria degli avversari del ragnetto, divenendone uno dei più temibili e feroci.

Sin dalle prime pagine, lo sceneggiatore sottolinea quelle che saranno le direttrici fondamentali della storia, attraversata dal senso di inquietudine di un Peter Parker preoccupato per la sicurezza di Mary Jane e dal sospetto sul ritorno del simbiota, e che in seguito si concentra fortemente sul personaggio di Eddie Brock, che Michelinie tratteggia come un uomo divorato dalla vendetta, ossessionato dalla sua caduta come giornalista durante la saga del mangiapeccati, e con una personalità in cui follia e razionalità si mischiano donando ai lettori un villain affascinante e complicato come non se ne vedevano da tempo, sorretto da una sua personale visione della realtà e dell'innocenza che sarebbe poi stata ripresa da numerosi autori.

In tutto questo, le tavole di McFarlane assumono un valore unico, i suoi disegni infatti amplificano le emozioni tratteggiate dallo sceneggiatore, mostrandoci un corpo e un volto scolpiti dal veleno e dalla vendetta, fornendo al volto di Eddie Brock quella scintilla tipica della follia che lo avrebbe reso un personaggio indimenticabile.

Carlo Coratelli


Il cimitero della salvezza
The Amazing Spider-Man 346/347
Prima apparizione: Uomo Ragno 130/131 (Edizioni Star Comics)
Testi: David Michelinie
Disegni: Erik Larsen

Come vi sentireste se vi trovaste bloccati su un’isola deserta... insieme a qualcuno che vi odia?
È quello che succede all’Uomo Ragno in questa saga in due parti, scritta come sempre da David Michelinie e disegnata dall’erede di McFarlane su Amazing, Erik Larsen.

Venom è tornato, e vuole ancora uccidere l’uomo che ritiene responsabile della sua rovina. Stavolta lo trascina su un’isola deserta per eliminarlo lontano da tutto e da tutti: una situazione senza via di uscita per l’Uomo Ragno, solo contro il suo più pericoloso e folle avversario... Una situazione dalla quale però potrà salvarsi grazie alla sua intelligenza: se tutto ciò che Brock desidera è la morte del suo nemico, perché non accontentarlo? Peter fa credere a Venom di essere morto in un’esplosione e lascia l’isola a nuoto, approfittando della presenza di una nave di passaggio. Venom, felice per la scomparsa del Tessiragnatele, decide di restare per sempre sull’isola a godersi il trionfo. Ma durerà?

Un’altra delle emozionanti storie di Michelinie, dove l’Uomo Ragno abbandona per una volta la familiare skyline di New York per ritrovarsi in un paradiso naturale che a causa di Venom diventa un vero e proprio inferno. Larsen non fa rimpiangere McFarlane, regalandoci alcune delle sue migliori tavole.

Francesco Vanagolli


Genesi selvaggia
The Amazing Spider-Man 361/362
Prima apparizione: Uomo Ragno 141 (Marvel Italia)
Testi: David Michelinie
Disegni: Mark Bagley

La popolarità di Venom è così grande che la Marvel, ai tempi dello “speculators boom”, cerca di sfruttare il più possibile il concetto di “simbionte alieno”. Durante la sua ultima evasione Venom ha lasciato una piccola parte del suo simbionte in cella: queste creature infatti si riproducono in maniera asessuata, e ignorano la loro progenie, che rimane libera di fondersi con chi vuole... in questo caso Cletus Kasady, un pazzo omicida compagno di cella di Eddie Brock.

Kasady, già pericoloso da solo, unendosi al nuovo simbionte diventa il più violento e pericoloso criminale mai affrontato dall’Uomo Ragno: Carnage. E quando la scia di cadaveri inizia a diventare troppo lunga, c’è solo una cosa da fare... chiedere l’aiuto di Venom! Brock scopre così che l’Uomo Ragno è ancora vivo, ma decide di collaborare con lui per fermare la minaccia che ha involontariamente creato. Brock infatti non si ritiene un criminale, e non tollera che qualcuno possa usare il “figlio” del proprio simbionte alieno per compiere dei delitti. Questa strana e temporanea alleanza porterà alla sconfitta di Carnage, ma sia lui che Venom torneranno presto in azione.

Un’altra buona storia di David Michelinie, stavolta coadiuvato dall’allora nuovo disegnatore della serie, Mark Bagley. Da notare come, col passaggio di testimone da un disegnatore all’altro, Venom diventi sempre più spaventoso, perdendo definitivamente con Bagley quel vago alone di simpatia che aveva nelle storie disegnate da McFarlane e Larsen.

Francesco Vanagolli


Tele e Artigli
Marvel Comics Present 117-122
Prima apparizione: Wolverine 55 (Marvel Italia)
Testi: Howard Mackie
Disegni: Sam Keith

Con la crescente popolarità di Venom, come è logico la Marvel ha cercato di affiancarlo al maggior numero di personaggi sapendo che i team-up vendono sempre bene.
Se la maggior parte di queste incontri si sono però rivelati delle storie abbastanza banali, il primo incontro con Wolverine sorprende per l'originalità dell'idea e dello sviluppo.

Scritto da un Howard Mackie particolarmente ispirato e disegnato da un Sam Kieth che trasforma la tavola dell'albo in una tela di un dipinto (per fare un esempio, i titoli dei singoli episodi sono completamente fusi con le illustrazioni iniziali), Tele e Artigli racconta in sei brevi capitoli lo scontro tra Wolverine e Incubo nella terra del sogno. Il classico nemico del dottor Strange tira in mezzo alla mischia Eddie Brock che, nella classica tradizione dei team-up, prima si scontra con Wolverine (con conseguenze disastrose per Logan) e poi allearsi contro il comune nemico.

Venom è solo un co-protagonista, ma la storia, che, pur essendo solo un pretesto per lasciare libero sfogo all'estro creativo di Kieth, è lineare e scorrevole, riesce a creare un'atmosfera che conquista e coinvolge nella lettura fino all'ultima vignetta (senza dubbio meglio della successiva confusa e raffazzonata miniserie che avrebbe messo a confronto i due personaggi, scritta da Larry Hama e disegnata da Joe St.Pierre).

Gianluca Reina


Il demone che è in me
Venom/Carnage 1-4
Prima apparizione: Uomo Ragno 143 (Marvel Italia)
Testi: Peter Milligan
Disegni: Clayton Crain

Supereroi con superproblemi, questo è quello che ha sempre contraddistinto i fumetti della Marvel. E l’Uomo Ragno da questo punto di vista ne è sempre stato uno dei più fulgidi esempi. I poteri acquisiti dal morso del ragno, invece che regalargli fama e successo, sembrano aver portato nella sua vita tante responsabilità e nemici come Venom e Carnage, i protagonisti di questa storia realizzata da Peter Milligan e Clayton Crain.

Venom è un “amante” tradito che nutre un odio ossessivo per l’Uomo Ragno; Carnage invece, nato dall’unione di una spora del simbionte alieno con l’assassino Cletus Cassidy, è semplicemente un puro distillato di male e crudeltà che spesso si è trovato a battagliare con l’arrampicamuri. Ma questa volta non è Peter Parker l’obiettivo di questi due mostri (almeno inizialmente), bensì il loro è uno scontro in famiglia, tra “padre e “figlio”, tra simbionte e simbionte, con i grattaceli di New York a fare da sfondo, e con spettatori la Gatta Nera, lo stesso Uomo Ragno e il poliziotto Pat Mulligan, pronto suo malgrado ad entrare nel mondo dei superproblemi, dei grandi poteri, e delle responsabilità che da questi derivano.

Milligan ha il pregio di rompere il dualismo Venom/Spider-Man che ha caratterizzato decine e decine di avventure di questi due personaggi inserendo nella storia la “variabile impazzita” Carnage, e un nuovo elemento che proprio sulle pagine di questa mini serie muove i suoi primi passi nel Marvel Universe, Toxin.

Particolari, ma di sicuro impatto le tavole realizzate in “digital art” da Clayton Crain. Queste garantiscono una grande dinamicità alle scene, anche se probabilmente faranno storcere un po’ il naso agli amanti del classico disegno realizzato con matite e chine.

Luca Chessa


La Moglie di Venom
Amazing Spider-Man 375
Prima apparizione: L'uomo ragno 155 (Marvel Italia)
Testi: David Michelinie
Disegni: Mark Bagley

Venom conta una nutrita schiera di fans e la Marvel è ormai decisa a pompare al massimo il personaggio con una serie di progetti a lui dedicati, ma prima c'è una cosa da fare: recidere il suo legame morboso con l'uomo ragno, perché finché l'odio di Eddie Brock lo condurrà a Peter Parker sarà impossibile aprire nuove direzioni narrative.

C'è bisogno di uno scontro finale e definitivo tra i due, che impedisca qualsiasi successivo confronto (almeno nell'immediato futuro). A pensarci è Michelinie che, in quanto co-creatore del personaggio, è forse colui che vi è sempre stato più in sintonia. Il pretesto per l'incontro finale è il ritorno dei genitori di Peter Parker (saga in corso all'epoca sulle testate ragnesche). Venom decide di portare a termine la sua vendetta tramite Richard e Mary Parker, e per sventare la minaccia l'uomo ragno dovrà indagare sul passato del suo acerrimo nemico fino ad incontrarne l'ex moglie.

La storia è l'occasione per approfondire il passato di Eddie Brock e le sue frustrazioni, arricchendo di motivazioni il personaggio di Venom. Un Mark Bagley in ottima forma realizza delle tavole di grande effetto e ricche di potenza.

Gianluca Reina


La follia
Venom: The madness 1-3
Prima apparizione: Venom 5-6 (Marvel Italia)
Testi: Ann Nocenti
Disegni: Kelley Jones

Non prendiamoci in giro: buona parte delle miniserie di Venom sono storie prive di idee che difficilmente vanno oltre le mazzate e il "ti mangerò il cervello".
La miniserie La Follia è una dei pochi casi in cui non ci si limita ad una variazione sul tema, ma si cerca di raccontare qualcosa di più (una delle altre eccezioni sarà Il Cannibale, pubblicato mesi dopo, un’interessante variante di "Qualcuno volò sul nido del cuculo").

Le voci nella testa di Venom si moltiplicano e, mentre la sua strada si incrocia con quella del Fenomeno, entra in contatto con un virus che ne amplifica i poteri ma anche la paranoia, spingendolo quasi alla follia.

È Ann Nocenti a prendere in mano il personaggio introducendo Beck, personaggio femminile che nelle successive miniserie sarà fiamma sentimentale (fino a quando non cadrà nel dimenticatoio). La storia si muove su diversi livelli: c'è la storia da supereroi con le botte e le risse, c'è l'intrigo della multinazionale malvagia, c'è l'analisi psicoanalitica che approfondisce e amplia le idiosincrasie del personaggio, c'è l'analisi sociale e la denuncia delle violenze domestiche tramite la storia di Beck alle prese con il fidanzato "impazzito".

C'è tutto questo e altro ancora in una storia veramente completa e appassionante. Alle matite Kelley Jones, che qui dà libero sfogo al suo estro sul personaggio distorcendone le dimensioni, aumentandone arti e teste, e tramutandolo in una creatura inquietante in cui le sfaccettature della mente si trasmettono nella distorsione dell'aspetto esteriore.

Gianluca Reina

Venom
Ultimate Spider-Man 33-39
Prima apparizione: Ultimate Spider-Man 17/20 (Marvel Italia)
Testi: Brian Bendis
Disegni: Mark Bagley

In una collana che si è imposta come obiettivo la rimodernazione dell'universo fumettistico circondante l'Uomo Ragno, non poteva certo mancare la versione Ultimate di Venom. Niente spazio, niente costume alieno. Stavolta il simbionte (senza che venga mai definito tale) è il risultato di un esperimento scientifico dei genitori di Peter Parker ed Eddie Brock, un esperimento fallito, come Peter ed Eddie scopriranno a loro spese.

La saga di Venom è forse uno dei punti più bassi della gestione Bendis-Bagley, sia per il mancato sfruttamento del potenziale di Venom, sia per dei disegni decisamente affrettati, specialmente all'inizio. Ma non è tutto da cestinare.
Innanzitutto la scelta di esplorare, parallelamente alla trama principale, il rapporto padre-figlio tra Peter e Richard Parker è sicuramente una scelta originale, decisamente riuscita nel penultimo episodio della saga. E sono proprio i due episodi finali a risollevare la storia, anche per quel che riguarda il tratto di Bagley.

Il senso di angoscia e di occasioni perdute che in fin dei conti è il tratto caratteristico del concept di Venom sono molto forti, lasciando aperto uno spiraglio ad un utilizzo meno ingenuo del personaggio da parte di Bendis.

Riccardo Galardini


Uomo Sabbia

Niente può fermare l'Uomo Sabbia
The Amazing Spider-Man 4
Prima apparizione: Uomo Ragno 4 (Editoriale Corno)
Ristampata su UR Classic 2 (Star Comics)
Testi: Stan Lee
Disegni: Steve Ditko

Esordio dell'Uomo Sabbia sulle pagine di Amazing, questa storia è da ricordare per la sua freschezza e a tratti per l'ingenuità che la contraddistingue ancora oggi, visto il modo originale con cui Spidey sconfigge il villain, ma anche e soprattutto perché in questo numero Lee aumentò considerevolmente le tematiche che stavano costruendo il successo del personaggio e che sarebbero poi divenute un tratto distintivo della serie.

L'autore infatti circonda Peter Parker di preoccupazioni e problemi che ne feriscono il carattere e ne aumentano la frustrazione sul suo ruolo di supereroe: dai problemi economici che colpiscono zia May, all'importanza dell'identità segreta, ai problemi con le ragazze. In questo frangente, la sfida con il villain assume una caratteristica quasi di sfogo per il protagonista.

In tutto ciò si inseriscono le tavole di Ditko, le quali sottolineano le frustrazioni di Peter. Il disegnatore si trova a proprio agio con il sabbioso avversario, che viene tratteggiato in maniera fluida, facendone una figura spavalda e fortemente minacciosa, destreggiandosi facilmente con le varie forme che assume Marko durante la lotta con l'arrampicamuri.

Carlo Coratelli


Come Sabbia in una clessidra
Marvel Two in One 86
Prima apparizione: Fantastici Quattro 71 (Star Comics)
Testi: Tom De Falco
Disegni: Ron Wilson

Su un piccolo albo del 1982 della defunta collana "Marvel Two in One", avviene una delle svolte più importanti nella storia di Flint Marko/Uomo Sabbia, una svolta cruciale che ne avrebbe segnato la figura per molti anni.

Attraverso i testi di un artigiano della caratterizzazione come De Falco, assistiamo infatti a una delle conversazioni/confessioni più insolite tra il supercriminale e l'amabile cosa dagli occhi blu, in cui il villain per la prima volta si mette a nudo, raccontando a Ben Grimm una vita fatta di sogni, di amore, di speranze, ma anche di errori, frustrazioni e di tanta rabbia.

Coadiuvato ai disegni da un bravo, ma non eccezionale, Ron Wilson, De Falco descrive la figura di un uomo che inizialmente si credeva invincibile, e che ora, davanti al roccioso membro dei Fantastici Quattro, rivela tutta la sua fragilità e la sua stanchezza, affermando che l'unica cosa che lo tiene ancora in vita è la voglia di sopravvivere e di andare avanti.

Alla fine la Cosa si allontana dal bar, dando un'altra chance a quell'uomo combattuto, e le sue ultime parole "Io farò il tifo per te" rivelano tutta la bellezza di una storia ancora oggi ineguagliata.

Carlo Coratelli


La rivincita dell’Uomo Sabbia
The Amazing Spider-Man 348
Prima apparizione: Uomo Ragno 132 (Star Comics)
Testi: David Michelinie
Disegni: Erik Larsen

Proprio mentre l’Uomo Ragno si riprende dopo essere stato intrappolato da Venom sull’isola deserta, l’Uomo Sabbia, ora un Vendicatore, scopre per caso alcuni traffici criminali a New York.

Temendo di non riuscire a farcela da solo chiede aiuto al suo nuovo gruppo, del quale tra l’altro in quel periodo è membro di riserva anche l’Uomo Ragno.

Purtroppo però, nonostante i Vendicatori risolvano la situazione, l’Uomo Sabbia deve lasciarli: sentendosi umiliato dalle parole di Capitan America (che gli fa notare come secondo il loro statuto gli Avengers dovrebbero gestire minacce più cosmiche) decide di abbandonare la squadra e di tornare a lavorare da solo.

Poco tempo dopo si unirà al gruppo dei Fuorilegge, ex criminali radunati da Silver Sable per aiutarla nelle sue missioni.

Michelinie dimostra di non saper scrivere solo Venom, e Larsen è sempre più bravo.

Francesco Vanagolli

Tradimenti
The Amazing Spider-Man (Vol. II) 4
Prima apparizione: Uomo Ragno 279 (Marvel Italia)
Testi e disegni: John Byrne

Con l’arrivo di John Byrne sulle serie ragnesche nel 1998 la Marvel ha cercato di restaurare molti classici elementi della continuity di Spider-Man. Tra questi, il ritorno dell’Uomo Sabbia alla vita criminale dopo anni di pentimento.

Baker viene pagato per uccidere il Senatore Ward, un politico molto quotato in quel momento, e l’Uomo Ragno deve combattere contro di lui e Trapster, aiutato dai Fantastici Quattro, per evitare l’attentato. Incredulo, l’Arrampicamuri si trova così costretto a scontrarsi con quello che da tanto tempo considerava un alleato, e, nonostante riesca poi a metterlo in fuga, la delusione per aver perso un “collega” supereroe è grande.

Questo ritorno alle origini ha sicuramente fatto storcere il naso a molti, ma ha una sua logica: come detto da Lee in persona sulle pagine dela prima apparizione del personaggio, l’Uomo Sabbia era il primo nella lista nera dell’FBI. E data la gravità dei crimini che fanno entrare in quella lista, Baker non poteva certo essere uno stinco di santo.

Qualche tempo dopo la Marvel avrebbe giustificato la scelta narrativa di Mackie e Byrne rivelando che Wizard aveva manipolato la mente del suo ex alleato per farlo tornare cattivo...

Francesco Vanagolli


Harry Osborn

Nemici del cuore
Spectacular Spider-Man 200
Prima apparizione: L'Uomo Ragno 163 (Marvel Italia)
Testi: J.M. De Matteis
Disegni: Sal Buscema

Quaranta pagine di bellezza, di pathos, di tormenti e di sacrifici che ancora oggi assurgono a vero capolavoro nella storia fumettistica dell'arrampicamuri.

In quelle quaranta pagine, in cui De Matteis descrive l'ultimo atto della sfida tra Peter Parker e l'amico di una vita Harry Osborn, tratteggiate dalle matite sofferte e poetiche di un Sal Buscema che su quella testata raggiunge una maturità artistica senza precedenti, i lettori dell'Uomo Ragno hanno assistito a una storia in cui redenzione e vendetta, tormento e amore si fondono nei volti e nei dialoghi dei personaggi, scavando nel dolore, nelle emozioni contrastanti di due amici che ora si combattono violentemente, senza limiti, in un confronto non solo fisico ma anche psicologico in cui tutto viene distrutto.

Una distruzione insensata che alla fine viene fermata proprio da colui che l'ha iniziata, in un disperato atto d'amore che ha nella conferma di un’amicizia il suo sacrificio più grande.

Carlo Coratelli





Gennaro Costanzo
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