La salute del fumetto francese
- Scritto da Redazione Comicus
- Pubblicato in News
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
L’ACBD (Association des Critiques et journalistes de Bande Dessinée), l’associazione d’Oltralpe che annovera critici e giornalisti specializzati in fumetto, attualmente rappresentata dal segretario generale Gilles Ratier, stila ogni anno un’esaustiva relazione sull’andamento del mercato per l’editoria fumettistica francese.
Anche quest’anno è stato prodotto un massiccio rapporto che vede la produzione in leggero calo (4863 volumi), evento salutato positivamente in quanto la sovrapproduzione era uno dei problemi centrali del mercato cugino.
Tra i vari dati più interessanti è da segnalare il numero dei gruppi editoriali dominanti, attualmente 9, con 288 realtà che hanno pubblicato fumetti nell’anno passato.
In aumento è da registrare la diversità di pubblicazione, tra cui quella digitale naturalmente, così come il numero di autori professionisti (1439).
I fumetti non francofoni tradotti sono stati 1891, le riedizioni sono cresciute in quantità e qualità, un numero maggiore di serie (99) hanno migliorato le vendite, mentre sono diminuite le riviste specializzate che pre-pubblicano gli albi.
Peccato che un’analisi altrettanto seria e dettagliata non sia possibile averla oggigiorno in Italia.
Anche quest’anno è stato prodotto un massiccio rapporto che vede la produzione in leggero calo (4863 volumi), evento salutato positivamente in quanto la sovrapproduzione era uno dei problemi centrali del mercato cugino.
Tra i vari dati più interessanti è da segnalare il numero dei gruppi editoriali dominanti, attualmente 9, con 288 realtà che hanno pubblicato fumetti nell’anno passato.
In aumento è da registrare la diversità di pubblicazione, tra cui quella digitale naturalmente, così come il numero di autori professionisti (1439).
I fumetti non francofoni tradotti sono stati 1891, le riedizioni sono cresciute in quantità e qualità, un numero maggiore di serie (99) hanno migliorato le vendite, mentre sono diminuite le riviste specializzate che pre-pubblicano gli albi.
Peccato che un’analisi altrettanto seria e dettagliata non sia possibile averla oggigiorno in Italia.
Francesco Borgoglio