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Paul Levitz licenziato, nasce DC Entertainment <font color=red>UPDATE</font>

Update ore 21:00

Vi riportiamo un estratto dall'annuncio ufficiale rilasciato dalla Warner Bros. poche ore fa inerente il futuro del marchio DC. Rispetto a quanto vociferato in giro per la rete in giornata  e quanto riportato poche ore fa (come detto più sotto), oltre un maggior coinvolgimento del presidente di produzione della Warner Jeff Robinov, si profila una vera e propria ristrutturazione societaria. Il nuovo modello prevede infatti l'istituzione di DC Entertainment Inc., una macrodivisione che conterrà al suo interno tutte le produzioni legate ai personaggi DC, inclusa animazione, cinema, e videogiochi. Si replica, di fatto, l'assetto già collaudato da Marvel Entertainment.

"DC Entertainment, una divisione separata di [Warner Bros. Entertainment Inc.], avrà il compito di integrare in maniera strategica le mosse, il brand e i personaggi della DC Comics, profondamente all'interno di Warner Bros. Entertainment e di tutti i suoi contenuti e della sua distribuzione. DC Entertainment, che lavorerà con ognuna delle divisioni della Warner Bros., si avvarrà inoltre dell'enorme expertise che lo studio ha nel costruire e sostenere i franchise, e nel promuovere le property DC come titoli chiave e crescenti elementi motori per tutto lo studio, inclusi film per il cinema, televisione, intrattenimento interattivo, piattaforme direttamente al consumatore e prodotti per il consumo. Le attività editoriali della DC Comics rimarranno la pietra angolare di DC Entertainment, pubblicando approssimativamente ogni mese 90 albi attraverso le sue varie etichette e 30 graphic novel, e continuando ad incrementare la sua leadership creativa nell'industria del fumetto".


Dopo la notizia dell'acquisto della Marvel da parte della Disney, anche la DC Comics e la Warner Bros. sono in pieno subbuglio. È notizia di queste ore infatti il licenziamento di Paul Levitz, dal 2002 presidente della DC Comics, e la trasformazione da parte della Warner della sua divisione in DC Entertainment, che comprenderà anche i reparti riguardanti lo sviluppo delle properties per film, animazione, videogame, ecc.. A capo della nuova società è stata nominata Diane Nelson, ex presidente della divisione Warner Premiere. La Nelson farà riferimento direttamente all'appena confermato presidente di produzione della Warner Bros. Pictures Group Jeff Robinov. L'intenzione è di "massimizzare il potenziale del brand DC Comics", secondo il comunicato ufficiale della Warner. Come i nostri lettori sanno bene, la DC negli ultimi mesi ha intensificato la produzione di videogame e cartoni animati (per la televisione o destinati alla diffusione su DVD) e proprio nelle ultime settimane ha annunciato la programmazione di nuovi film tratti dai propri fumetti, ovviamente per conto della WB. La Nelson, che già si è occupata della property di Harry Potter e degli innumerevoli prodotti multimediali derivati con il marchio Warner, supervisionerà il coordinamento tra DC Entertainment e le altre divisioni del colosso dell'intrattenimento.

Levitz comunque continuerà a collaborare con la casa editrice, con un ruolo di editor/consulente e soprattutto come scrittore (mestiere nel quale ha debuttato). Il suo primo incarico sarà su Adventure Comics, dove si occuperà delle sceneggiature delle avventure della Legione dei Super-Eroi, la squadra che ha contribuito a rilanciare e reinventare negli anni '80.

Tornando alla trasformazione della DC Comics, la sempre attenta analista cinematografica Nikki Finke poche ore fa aveva anticipato una possibile svolta in questo senso.
Più nel dettaglio, secondo la Finke, Robinov avrebbe espresso l'intenzione di gestire in prima persona i personaggi DC per quanto riguarda l'aspetto cinematografico, impostando questa come la sua priorità nelle prossime mosse alla conduzione della Warner. Secondo la fonte della Finke, la svolta è stata voluta con forza proprio da Robinov, che già aveva individuato quella che sarebbe stata la sua dirigente di supporto: "È stata un'idea di Jeff quella di avere la DC direttamente sotto il suo controllo, e la DC sarà una sua diretta responsabilità, insieme a Diane Nelson".

Riguardo un'analisi sulle prospettive di un rilancio cinematografico dei personaggi DC, la Finke è stata precisa nell'invitare a non saltare all'affrettata conclusione di considerare questa decisione come una risposta all'acquisto di Marvel Entertainment da parte della Disney, in quanto questa mossa era nei piani del presidente Warner ormai da due anni. In effetti, gli elementi a fare da presupposto a questo nuovo sviluppo non mancavano di certo: va infatti considerato che - come più volte vi abbiamo raccontato - l'adattamento dei personaggi DC è ormai da lungo tempo in sofferenza, e privo di una strategia unitaria. Mentre infatti la Marvel, attraverso i suoi Marvel Studios, impostava una strategia di lungo periodo comprendente più pellicole su molteplici supereroi, la Warner si dimostrava capace di sfornare franchise campioni di incassi (come quello batmaniano), ma del tutto slegati tra loro e senza che un disegno comune riuscisse a valorizzare al massimo l'appeal dei supereroi DC. Per di più, oltre alla difficoltà nello sviluppare e mettere attivamente in cantiere nuovi progetti sui pezzi da novanta della casa editrice (Superman e Wonder Woman in primis), una pletora di progetti minori girava per le mani di diversi produttori, quasi mai approdando a qualcosa di concreto (e nel caso di Superman cominciano pure a farsi pressanti importanti scadenze stabilite in sede giudiziaria).

Per tutte queste ragioni, dunque, Robinov avrebbe deciso di prendere in mano la situazione: nei suoi piani ci sarebbe la volontà di avocare a sé tutte le produzioni rimaste nel limbo in modo da poterle ritirare in ballo e riorganizzarle secondo una strategia coerente (e il coinvolgimento di Diane Nelson, esperta in marketing promozionale, non è certo un caso). Per fare ciò, come racconta la Finke, Robinov avrebbe dunque riaccentrato nelle sue competenze tutti i diritti di trasposizione dei personaggi DC, togliendoli dalle mani poco attive dei vari produttori che da anni non riescono a trasformare i diversi progetti in prodotti finiti. In questo modo, anche titoli da lungo tempo in fase di sviluppo, quali Flash e Wonder Woman (in mano a [b]Joel Silver[/b] da ben dieci anni), potrebbero presto vedere risolta la loro lunga vicenda hollywoodiana. Per quanto riguarda invece altri progetti di più basso profilo e già avviati (come "The Losers", sempre prodotto da Silver), le cose dovrebbero sostanzialmente rimanere invariate. 

Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti.

Marco Rizzo e Valerio Coppola



Redazione Comicus
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