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Willingham parla di DCU: Decisions

Nei giorni scorsi, anche attraverso un sondaggio sul nostro forum, abbiamo dato ampio risalto alla miniserie DCU: Decisions. I quattro episodi, scritti in maniera alterna dal conservatore Bill Willingham e dal liberal Judd Winick, e disegnati da Stephane Roux, vedranno alcuni personaggi DC schierarsi da una parte o dall’altra per sostenere i vari candidati alla Casa Bianca. CBR ha intervistato Bill Willingham, che ha fornito qualche dettaglio in più sull’operazione.

Lo scrittore di Fables, ripercorrendo i passi che hanno portato all’ideazione della miniserie, si attribuisce parte dello spunto iniziale. La sua idea originaria era di scrivere una storia di Hawk and Dove (in Italia, Falco e Colomba) a quattro mani con un autore che presentasse un punto di vista politico opposto al suo. La proposta non venne mai accettata. Quando poi sentì che c’era l’intenzione di fare una storia legata alle elezioni politiche del 2008, Willingham stesso rispolverò l’idea che aveva avuto per Hawk and Dove. E a quel punto, per la scelta dell’autore liberal, Winick fu una scelta naturale.

La serie consisterà in uno scontro di idee, ma questo non si tradurrà in un confronto/scontro tra i due autori. A scandire le posizioni politiche si troveranno quattro candidati, due conservatori e due progressisti, tra i quali due più moderati e due più radicali. Contrariamente a come sarebbe piaciuto a Willingham, i candidati non saranno quelli reali, bensì inventati. I vari personaggi prenderanno posizione schierandosi con uno o con l’altro candidato. Anche se non tutti dichiareranno la propria appartenenza a un partito, limitandosi magari a definirsi conservatori o liberali. In ogni caso, già nel primo numero, “un personaggio che tutti conoscono dentro e fuori dai comics” espliciterà la sua posizione, e questo non mancherà di shockare qualcuno. Allo stesso tempo, alcune prese di posizione di sicuro causeranno qualche frizione.

La parola finale sulla posizione politica dei vari personaggi, è stata prerogativa del supervisore capo Dan DiDio, ma sempre su proposta dei due scrittori. Questi ultimi, si sono in un certo senso “scelti le squadre”, ed anche qui ci saranno elementi interessanti e inaspettati. Il modo di narrare non prevederà uno stesso evento visto da due diverse prospettive, ma sarà un susseguirsi di eventi differenti, una volta visti da un lato e una volta dall’altro. Tra Willingham e Winick, comunque, vi è stata anche collaborazione, soprattutto nel correggere il tiro riguardo la scrittura dei pezzi sulla “parte avversa”. In effetti, lo scrittore afferma che alcune delle cose più interessanti ed efficaci da lui scritte, sono proprio le parti e i discorsi “liberal”.
Infine, rassicurando sul fatto che la storia non sarà né didattica, né populista, Willingham afferma che non si tratterà neanche di convertire politicamente il lettore. Piuttosto, come sempre, la questione sarà di raccontare una buona storia.



Valerio Coppola
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