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Batman, chi ti fece?

dal nostro inviato: IL VENDICATORE MASCHERATO

Chi ancora comprasse quelle cose di carta chiamate quotidiani, e nello specifico avesse acquistato e letto “La Repubblica” in data 21 luglio 2012, avrà forse avuto la fortuna di essere testimone di una rara (?) perla giornalistica. Trattasi di ragionamento speculativo acuto e penetrante, ad opera dell’inviato dagli U.S.A. Angelo Aquaro.
Ora, noi ammettiamo di non aver letto l’articolo in questione per intero, ma a dire il vero poco ce ne tange: noi non siamo giornalisti, siamo buontemponi, e dunque non abbiamo bisogno di verificare ciò che scriviamo e tanto meno di basare solidamente le pippe mentali che poi ci facciamo.
Fatto sta che il pezzo, incentrato, si direbbe, sulla performance di quel pazzo furioso pronto per l’internamento a vita e col carrello della spesa pieno di armi da fuoco, riportava quanto segue (leggete dall’immagine, ché non ho la minima intenzione di riscrivere queste parole):

Gaiman_Batman_Aquaro
Ora, che il Joker sia “l’agente del caos” d’accordo, ma fermi un attimo; facciamo un respiro e riordiniamo le idee, ok?
Io lo sapevo che ci sono delle belle dispute sulla paternità di Batman: pareva che Bob Kane avesse un po’ calcato la mano nel sostenere di aver fatto tutto da sé, e che una buona parte di merito fosse di tal Bill Finger. Ma la situazione dev’essere ben più ingarbugliata di così, se ora un autorevole quotidiano mi informa che in realtà Neil Gaiman (classe 1960) è il “papà” del Pipistrello, generato dalla sua testa come Atena dalla divina capoccia di Zeus. E va be’, passerò a fare una correzione su Wikipedia…


Ciò che non mi torna tanto, però, è il nesso tra la creazione di Batman e l’accaduto ad Aurora… Ma ‘sto tizio si credeva di essere Batman o il Joker? Io mica ho capito… Perché se si credeva di essere il Joker, allora il creatore di Batman, Neil Gaiman, c’entra poco (e c’entra poco anche Bob Kane, che come al solito pare abbia messo solo la firma sotto il lavoro degli altri): stando alle ultime assunzioni della filologia fumettistica, infatti, si pensava che a pianificare, in anticipo di 72 anni, la follia di quella mente spostata creando il Joker, fossero stati Jerry Robinson e lo stesso Finger. Allora Neil Gaiman non scriveva solo i dialoghi di Batman!!! Meraviglie dell’indagine storica…

Ad ogni buon conto, sono andato a rileggermi le pagine incriminate, datate “Spring 1940” (ho l’edizione americana, che volete?), e devo dire che il risultato è inequivocabile: alla luce dei fatti odierni, risulta davvero incomprensibile come in tutti questi decenni nessuno avesse notato la lucida e determinata devianza criminogena che Neil Gaiman infuse in quelle storie, con il disegno più o meno consapevole di impiantare nelle giovani menti il germe dell’eccidio.

Joker1
E d’altra parte, Gaiman rivela tutta la sua coda di paglia ribattendo su Twitter come la colpa della strage sia da imputare ai giornalisti italiani: ma daaaaai, sarà mai credibile un simile salto logico? Ne ha da imparare, questo contadinotto americano dell’Hampshire!

Tweet_Gaiman
Comunque ora, grazie all’acuta analisi filologico-psicologica del buon Aquaro, la comprensione di certi fenomeni storici e di cronaca ci risulta più chiara. Entusiasti per la nuova chiave interpretativa, abbiamo indagato in tal senso, giungendo a scoprire come l’antisemita Stan Lee, creando Yellow Kid, abbia in realtà inteso dar vita al fenomeno dei naziskin. “Forse”...


Continuate a seguirci per nuove, entusiasmanti scoperte storiche e metafumettistiche!
Ci manchi, Fredric Wertham!

Wertham

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