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POErtraits, 100 caricature di Edgar Allan Poe, intervista a Marco Rocchi

Vi abbiamo già parlato di POErtraits, il progetto in crowdfunding di Marco Rocchi, nato con la partecipazione di ManFont, che raccoglie 100 caricature di Edgar Allan Poe che miscelano giochi di parole e cultura pop. Abbiamo deciso di intervistare Rocchi per approfondire la sua idea che, ricordiamo, potete sostenere al seguente indirizzo.

Intervista a cura di Gennaro Costanzo e Giorgio Parma.

Ciao, Marco. Raccontaci com'è nato questo progetto.
È nato praticamente per caso durante l'ARF di Roma nel 2015. In quei giorni ero insieme a Giuseppe Dell'Olio, il disegnatore per il quale ho scritto l'adattamento a fumetti di La Maschera della Morte Rossa tratto dall'omonimo racconto di Poe, a fare dediche allo stand dell'editore Kleiner Flug. Come dedica per chi compra il volume sono solito fare una piccola caricatura di Poe, qualcosa di molto simile al Poe “base” di POErtraits. Mentre ne stavo realizzando una sento di sfuggita la parola “topolino” e disegno un Poe con le orecchie da topo, un toPOElino. Era nato il primo POErtraits.

Quando hai conosciuto Edgar Allan Poe come lettore e cosa ti ha fatto innamorare di lui?
Ho letto Poe sin da piccolo, anzi, mi correggo, ho letto Poe da piccolo. Poi è rimasto per tantissimi anni un tipo di lettura che ho fatto ma mai realmente approfondito. Questo fino a un paio di anni fa. È stato Giuseppe a creare un nuovo rapporto tra me e lo scrittore statunitense. Infatti l'idea di adattare il racconto di cui ho parlato prima nasce proprio da lui. La storia che aveva scelto era decisamente affascinante e impossibile da non voler tradurre in immagini, anche se è molto difficile ricreare le ambientazioni, gli stati d'animo e le emozioni di Poe. Per questo ho scritto una storia completamente differente, che potrebbe essere materiale per un'altra intervista (sorride ammiccando verso l'intervistatore). Spero che Poe non me ne voglia, ma di confrontarmi con lui sul suo livello non sarei capace. Anche POErtraits non parte dal contributo che Poe ha dato come scrittore, ma quasi unicamente come iconico rappresentante di cultura pop.

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Com'è nata la collaborazione con ManFont e come avete deciso di portare avanti il progetto in crowdfunding?
L'idea di fare un crowdfunding è mia. La motivazione di base è semplice: non ho i soldi per poterlo produrre da solo. Non ho mai cercato un editore classico per questo progetto, e quella del crowdfunding è una strada che da tempo desideravo provare e POErtraits mi sembrava il progetto giusto. Lo scorso anno, armato di inesperienza, ignoranza in materia e incoscienza ho fatto un primo tentativo andato fallito. Ma non è stato del tutto inutile, mi ha dato l'esperienza e la base per poter creare questo nuovo progetto. Già prima di allora Camillo Bosco, il mio attuale editor presso ManFont, aveva espresso gradimento per POErtraits. Qualche mese fa, prima di partire con questa nuova campagna, l'ho contattato per sapere se fosse ancora interessato. E lo era. Da quel momento abbiamo iniziato a sviluppare l'attuale progetto di POErtraits.

La singolarità del progetto è legata al fatto che si tratta di 100 caricature. Puoi parlarci del processo creativo e da come nasce l'ispirazione per le vignette?
La maggior parte delle vignette che ho creato fino ad ora e praticamente tutte quelle che andrò ad illustrare per il libro, sono legate alle mie passioni nell'ambito della cultura pop, dalla musica, ai videogiochi, al cinema ecc... Molte sono nate quindi cercando di portare quel mondo all'interno di POErtraits, tentando di scovare il gioco di parole giusto che gli permettesse di unirsi. Molte sono nate ponderatamente, cioè mettendomi lì, più volte col dizionario in mano, anche di inglese, a scovare tutti i possibili giochi di parole e vedere se e come potessi rappresentarli in un POErtraits. A volte invece, e secondo me sono i migliori, arrivano semplicemente così, tra capo e collo, mentre penso ad altro. E di solito, in questi casi, inizio a ridere da solo. Per me è la riprova che lo sketch funziona davvero. O che sono impazzito.

Abbiamo visto numerosi esempi di POErtraits sulla pagina della campagna su Kickstarter e sui social: il tuo stile di disegno è connotato da una semplicità grafica che nella sua essenzialità e pulizia trova un punto di forza davvero fresco, risultando così immediata e comunicativa, semplicemente perfetto per queste illustrazioni "one shot". Hai dovuto modificare il tuo stile di disegno solito per approcciarti a questo lavoro? Ti sei ispirato a qualche artista in particolare?
Il vantaggio nella creazione dei POErtraits è che per il momento non ho uno stile nel quale mi identifico, faccio tante cose e quasi sempre diverse tra loro, spesso così tanto che risulta difficile pensare appartengano alla stessa mano. Il Poe dei POErtraits è nato così, un parto spontaneo con qualche meditazione in proposito, ma solo legata al gusto con cui volevo rendere questi disegni.

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Qualora il progetto ottenga il finanziamento desiderato, la stampa sarà limitata solo al numero di copie ordinate oppure si pensa di poter vendere il libro anche nelle librerie specializzate e fumetterie?
La cifra che abbiamo chiesto è alta. E lo è proprio perché il progetto non si ferma qui. Il crowdfunding rappresenta solo il primo passo. Il formato stesso del volume è legato alla seconda fase, cioè il suo ingresso in libreria. Il formato cartonato è costoso e per poter ammortizzare i costi è necessario un numero alto di copie. Per poter smaltire un alto numero di copie è necessario essere distribuiti. E qui entra in gioco Camillo, che per POErtraits sta tracciando una bella strada che lo porterà a girare molto. Ma non so se sia il caso di svelare tutto ancora. Intanto finanziamo il progetto, poi vedremo.

Abbiamo riportato di recente la notizia della nascita della collaborazione con Grimorio: come è nata questa idea e cosa comporta questa novità nel panorama indipendente italiano?
L'idea è stata un lampo di Camillo. Abbiamo visto un articolo che recensiva insieme il nostro progetto con Grimorio. Credo che abbia molto rapidamente pensato un piano la cui unica frase uscita dalla bocca era “Mmm... perché no!”. Il tutto poi si è svolto molto rapidamente tra chiamate, chat, scambio di materiale e finalizzazione del sodalizio. L'idea che Camillo ha avuto è tanto intelligente quanto semplice, ma pare che sia la prima volta in Italia per progetti legati al mondo dei fumetti o comunque affini. Dal nostro punto di vista rappresenta un attestato di stima per i reciproci lavori e la speranza di non rimanere l'unico caso. Il nostro è un mondo difficile, se piccole realtà iniziano ad allearsi fra loro possono ampliare il loro raggio di comunicazione e riuscire ad ottenere anche una forte eco di ritorno.

Immagino che POErtraits ti tenga impegnato ancora per un po', ma cosa puoi dirci sui tuoi progetti futuri?
Molti progetti futuri sono già in corso d'opera. Primo fra tutti un volume che verrà pubblicato da Tunuè per la collana Tipi Tondi il prossimo anno scritto a quattro mani e disegnato dalla mia ragazza Francesca Carità. Vi segnalo anche un volume che sto scrivendo per Alessandro Martorelli (Martoz) sul celeberrimo viaggio in bicicletta di Albert Hofmann, inventore dell'LSD, che verrà pubblicato da Kleiner Flug.

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