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Matteo Casali: Vertigo Made in Italy 2° parte

Intervista a cura di Fabio Maglione.
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Potresti raccontarci come è avvenuto il primo contatto con il tuo editor e come, tempo dopo, ti è stato affidato l’attuale incarico per la Vertigo?

Ho incontrato Will Dennis per la prima volta alla Comicon di San Diego del 2001. Allora stavo già parlando di collaborare con Vertigo, ma con un altro editor, Heidi McDonald (che ora gestisce il visitatissimo Comics-Blog The Pulse). Quando quest’ultima lasciò la Vertigo nel maggio 2002, Will, che nel frattempo da assistant editor era diventato editor a tutti gli effetti, “rilevò” il mio contatto e cominciammo a parlare di diversi progetti possibili. Fu attorno alla Comicon (sempre di San Diego) di quello stesso anno che Will mi chiese di fargli una proposta per un vecchio personaggio DC che la Vertigo voleva riproporre con il classico mature twist che è diventato il marchio di fabbrica della label di Karen Berger.
Il mio soggetto piacque e il progetto venne approvato. Il personaggio era G.I. Robot e iniziai subito nell’autunno 2002 a scriverne la sceneggiatura, lavoro che proseguì per tutto il 2003. Alla fine di quell’anno, la lavorazione venne interrotta quando sia io che il disegnatore eravamo già oltre la metà della miniserie (di 5 numeri) per ragioni interne/editoriali. G.I. Robot venne infatti “riassegnato” al DC Universe in vista di altri usi post-Crisis e quindi il progetto si fermò.
Il contatto con Will Dennis, con il quale ho da sempre uno splendido rapporto professionale, non è però mai venuto meno, nemmeno mentre scrivevo altre cose per la DC (come Catwoman, Justice League Unlimited, Batman Europa e altri due progetti inediti) e l’occasione per lavorare di nuovo insieme si è presentata finalmente alla fine del 2006, quando a Will piacque la mia proposta per la storia creator-owned che sto scrivendo di questi tempi.

Qual è il titolo, il cast creativo completo e la probabile data di pubblicazione del fumetto su cui stai lavorando?

I disegni del progetto sono stati affidati a Kristian Donaldson, che ha disegnato Supermarket e alcuni numer di DMZ. Sono contentissimo del lavoro che sta facendo, che è allo stesso tempo cupo ed estremamente moderno, quasi pop grazie ad un tratto freschissimo e una sintesi che lo rende davvero intrigante.
La pubblicazione credo sia prevista per il 2009, anche se non posso essere più preciso – non sono ancora stati fatti annunci ufficiali, ma dovrebbe uscire nel corso dell’anno prossimo.
Il titolo è 99 DAYS.

Che tipo di storia dobbiamo aspettarci?

Dura. VERAMENTE dura. Come ho detto poco fa, non posso rivelare troppi dettagli, ma posso dire che sarà una storia molto realistica ambientata nella Los Angeles nei giorni nostri… ma che parte da più lontano e affonda le radici della sua violenza in un orrore troppo spesso dimenticato della storia recente.

Stai scrivendo/hai scritto una sceneggiatura che lascia parecchio spazio di manovra al disegnatore, o ti stai occupando/ti sei occupato anche di elementi quali la caratterizzazione fisica dei vari personaggi e la loro messa in scena in ogni singola vignetta del fumetto?

Le mie sceneggiature sono note per essere “cinematografiche” e abbastanza dettagliate. La regia della tavola e il contenuto di ogni singola vignetta sono cose che prendo sempre in considerazione attentamente.
Storytelling e ritmo della narrazione sono per me elementi vitali della scrittura. Cerco quindi di fare sempre attenzione a non lasciare che certi dettagli possano sfuggire a me o al disegnatore con cui lavoro. Spazio di manovra ne lascio sempre, ma ammetto di preferire un’indicazione in più di una in meno. Sono un control freak, lo so…
La caratterizzazione dei personaggi è per lo più opera/merito di Kristian. I profili da me scritti contenevano più informazioni di tipo storico/psicologico/emotivo e solo alcuni brevi cenni sull’aspetto esteriore dei protagonisti.

Versante progetti futuri: hai in programma altre collaborazioni, a medio o lungo termine, con editori USA, dopo questo lavoro per l’etichetta Vertigo, o tornerai a scrivere esclusivamente per l’editoria nostrana?

L’intenzione di proseguire la collaborazione (specie con Vertigo e Wil Dennis) c’è, e sto lavorando ad altri progetti che potrebbero vedere la luce in un futuro prossimo.
In aggiunta a questo, ci sono contatti (già in corso/in divenire) con altri editori statunitensi, ma è un po’ presto per parlarne.
Per quanto riguarda l’editoria nostrana, dopo la buona prova di collaborazione con Panini per La Neve se ne Frega, stiamo valutando insieme un altro progetto, ancora in via di definizione.
Al momento, sto scrivendo due diverse serie a fumetti per la francese Soleil, che vedranno la luce nel 2009 (qualcosa forse già alla fiera di Angoulême) e insieme a Giuseppe Camuncoli, lavoro al prossimo episodio de Gli Scorpioni del Deserto per Casterman, che verrà pubblicato in Italia da Lizard.
Diciamo che al “mercato nostrano”, per il momento, tornerò passando dall’estero…

Dai un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera ed un altro a chi è invece già inserito nel settore ma intende arrivare a scrivere per la Vertigo.

Beh, il consiglio che do sempre (se di consiglio si tratta) è quello di essere determinati nel perseguire il proprio obbiettivo. La vera difficoltà è AVERE un obbiettivo chiaro, alle volte. Quando ho iniziato la mia “gavetta” in Granata Press, anni fa, la Vertigo era agli inizi e io mi dissi “Cazzo, voglio lavorare per loro!”
Cinque anni dopo scrivevo G.I. Robot.
Per quanto riguarda il lavorare per Vertigo o per qualunque altro editore americano, beh, non è facile. La “barriera linguistica” è un ostacolo spesso insormontabile per molti. È facile sopravvalutare la propria conoscenza dell’inglese (è capitato anche a me, in passato) e affidarsi a un traduttore per riscrivere in inglese le proprie sceneggiature può essere un suicidio.
Io scrivo direttamente in inglese, senza alcun passaggio in italiano. A tutt’oggi, nonostante il livello qualitativo alto delle storie che tanti altri colleghi producono in Italia, io sono il solo sceneggiatore italiano ad aver mai collaborato con una major come la DC Comics, e credo che questo sia prova di quanto possa essere difficile guadagnarsi la fiducia di un editor.
Poi, ovviamente, conta molto investire un po’ su se stessi (anche economicamente, ahimè) e frequentare le fiere di settore oltreoceano, che sono sicuramente un passo importante per avvicinare una realtà produttiva complessa e variegata come quella del comicdom statunitense.


Biografia
Matteo Casali fa il suo debutto come sceneggiatore professionista nel 1996. L'anno successivo fonda (insieme a Giuseppe Camuncoli) il comics lab Innocent Victim, con la pubblicazione del primo numero di Bonerest, successivamente raccolta nel volume Strani Giorni da Magic Press, Speed (Germania), Panini Comics (Francia). Ha creato e scritto la serie di "lucha-noir" Quebrada (Innocent Victim) per la quale escono due volumi, e la trilogia di Silent Dance (Esseffe).

Ha scritto storie per Vertigo Presenta (Magic Press), Sni:z (Fornari), Ragno (Star Shop), Kerosene (Mare Nero) e Black (Coconino Press), ha lavorato all'adattamento a fumetti di sei diverse opere liriche (I Teatri). È stato curatore dell'edizione italiana de L'Uomo Tigre (saldaPress).

A partire dal 2003 escono per Magic Press Bonerest - Secondo Avvento e Bonerest – Denti, gli attesi seguiti di Strani Giorni raccolti nel volume Das Zwaite Kommen pubblicato in Germania da Panini Comics nel corso dello stesso anno. Del 2004 è il primo dei due volumi del graphic novel Sotto un Cielo Cattivo (Magic Press, collana Atmosfere). Collabora con Eura Editoriale per la quale scrive alcune storie brevi e un numero della serie Detective Dante. Del 2005 sono anche le edizioni americane di Silent Dance (Slave Labor Graphics) e della season one di Bonerest (Image Comics), il cui primo numero è andato esaurito nel giro di un mese.
Nel 2007, insieme a Giuseppe Camuncoli, riprende una delle opere del maestro Hugo Pratt, Gli Scorpioni del Deserto, il cui nuovo volume "Quattro Sassi Nel Fuoco" (Lizard Ed.) esce a Lucca 2007 e ad inizio 20008 in Francia e Belgio (Casterman) seguita a breve da una storia della stessa serie realizzata per Specchio, il magazine de La Stampa.

Sempre a fine 2007 l’edizione completa e arricchita di extra della serie Quebrada nel volume La Città delle Maschere (Edizioni BD/Alta Fedeltà). Il 2008 vede la pubblicazione dell'adattamento a fumetti basato sul romanzo "La Neve se ne Frega" della rockstar italiana Luciano Ligabue (Panini Comics).
Nel 2003, primo scrittore italiano a farlo, inizia una collaborazione con la DC Comics per cui scrive Catwoman, Justice League Unlimited e la miniserie ancora inedita Batman: Europa (insieme a Brian Azzarello). Attualmente lavora a due progetti di prossima pubblicazione: un graphic novel per DC-Vertigo e una miniserie per DC-Wildstorm, ma, se avete letto la sua intervista, tutto questo dovrebbe ormai essere risaputo.

A partire dal 2006, tiene corsi di Tecniche della Sceneggiatura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna e la Scuola Internazionale di Comics di Firenze.
Un giorno o l’altro, sostiene, risponderà alla chiamata di un non meglio precisato arcipelago di isole che da anni lo chiama a sé…


Fabio Maglione
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