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Davide Gianfelice: Vertigo Made in Italy 1° parte

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Intervista a cura di Fabio Maglione.

Nome:

Davide.

Cognome:

Gianfelice.

Soprannome con cui sei conosciuto nel mondo del fumetto:



Primo lavoro Vertigo pubblicato:

Northlanders.

Fumetto su cui stai lavorando attualmente:

Northalnders.

Primo fumetto Vertigo letto:

Hellablazer100 bullets.

Ultimo fumetto Vertigo letto:

Loveless.

La prima volta che hai inviato al tuo editor i tuoi lavori, hai pensato che…:

Ho sperato piacessero.

La scusa più originale che ti sei inventato per aver cannato una consegna:

Non uso scuse. Di solito se ci sono, mi prendo i rimproveri in silenzio.

Cosa ti riesce meglio disegnare e cosa meno:

Scene di azione, sangue, splatter, mentre disegno meno volentieri lunghe scene di dialogo.

Il tuo disegnatore preferito:

Breccia, Mignola, Sprinter, Mastantuono, Toth, Fegredo, Dall’Agnol, Mari, Rossi e moltissimi altri…

… e uno che consideri attualmente sottovalutato:

Non saprei, di solito se uno è bravo, lo si nota subito.

Attuale scrittore preferito (a parte quelli con cui collabori!) :

Garth Ennis.

La persona che stimi di più all’interno del comicdom:

Tutti gli amici.

Il complimento più bello che hai ricevuto per i tuoi lavori:

Ogni complimento è bello. Fa piacere sapere che le cose che fai piacciono alla gente.

…e l’offesa più pesante…:

Per fortuna non ancora ricevuta.

Un giorno vorresti poter lavorare su una sceneggiatura di…:

Mignola

Joe Quesada ti offre di lavorare su una qualsiasi serie Marvel a tua scelta, ma se accetti sarai costretto a lasciare il tuo attuale lavoro alla Vertigo.
Accetti? E se sì, a quali condizioni? :

Non credo, parlerei comunque di questo al mio editor in Vertigo, per un’eventuale collaborazione con la Marvel.

Squilla il telefono.
Alzi la cornetta: è l’agente di Alan Moore che ti dice che il suo assistito ammira i tuoi lavori ed è pronto a lavorare con te.
La prima cosa che pensi è…:

Ha sbagliato disegnatore

Hai carta bianca e 100.000.000 di dollari da investire su un lungometraggio tratto dal tuo fumetto Vertigo. Come te lo immagini? Chi metteresti alla regia, alla sceneggiatura, alla fotografia e nel ruolo dei personaggi principali?

Boh, ma Christopher Nolan come regista mi piace un sacco.

Definisci con una parola l’arte di Riccardo Burchielli:

Travolgente.

Definisci con una parola l’arte di Giuseppe Camuncoli:

Strabiliante.

Definisci con una parola l’arte di Massimo Carnevale:

Immensa.

Definisci con una parola l’arte di Cristiano Cucina:

Esaltante.

Definisci con una parola l’arte di Werther Dell’Edera:

Tagliente.

Definisci con una parola l’arte di Davide Gianfelice:

Migliorabile.

Definisci con una parola l’arte di Luca Rossi:

Ipnotizzante.

Sei finito nella famosa isola deserta.
Dimmi il titolo di un fumetto, di un film, di un romanzo e soprattutto un piatto che ti porteresti dietro.

Maus, Blade Runner, Così Parlò Zarathustra, una bella costata di manzo con patatine e verdure grigliate, si può?

E ora, di nuovo a sgobbare sul tavolo da disegno, che qui c’è gente che ha voglia di leggere altri fumetti Vertigo!

Grazie vado subito!


Biografia
Classe 1977, debutta per la Vertigo sulle pagine di Northlanders, ai testi di Brian Wood.

Fin da subito notano in lui una propensione nel disegno per le scene cruente e per l’azione violenta, aumentando a dismisura il livello di cattiveria all’interno del fumetto, contornato da fiumi di sangue.
La cosa naturalmente lo rende molto contento.

Gli piace lavorare di giorno con il sole e la primavera fuori, cosa piuttosto complicata nelle stagioni invernali.

Ama leggere libri, bere la birra con gli amici, e anche la fotografia, ma forse a causa degli ingenti quantitativi di alcool assunti, quest’ultima risulta molto più complicata del previsto…


Fabio Maglione
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