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Intervista ad Andrea Di Vito

Intervista a cura di Riccardo Galardini e Gianluca Reina.

Ciao Andrea, bentornato su ComicUs.

Dalla Cross Gen alla Marvel, com'è cambiato il tuo modo di lavorare e rapportarti al fumetto?


È cambiato moltissimo. Alla Crossgen lavoravo in uno studio pieno di artisti incredibili ed era una fonte di ispirazione continua. Ora lavoro a casa mia assieme a mia moglie (e colorista) Laura, in un ambiente senz'altro più tranquillo e meno stressante, anche se a volte lo studio mi manca!
Il metodo di lavoro è cambiato di conseguenza, in pratica alla Crossgen finivo di lavorare in orario di ufficio mentre ora non stacco MAI…

Sei stato spostato da The Thing ad Annihilation. Come hai vissuto la cosa? Ti è spiaciuto un po' dover dire addio alla divertente serie di Slott?

Inizialmente mi è dispiaciuto tantissimo. Sia io che Laura avevamo trovato una sinergia con Dan che non abbiamo più sperimentato. La Cosa poi è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, e quindi dirgli addio è stata una delle cose più tristi della mia carriera. In pratica mi dissero che The Thing stava chiudendo e che avevano bisogno di me su Annihilation perché i ritmi erano mostruosi e avevano bisogno di qualcuno in grado di disegnare un milione di personaggi e mantenere un ritmo di produzione stabile.
Nonostante la depressione iniziale mi sono fatto coraggio e mi sono tuffato nelle folli sceneggiature di Keith Giffen.

È probabile che la Marvel ti abbia assegnato Annihilation dopo averti visto all'opera con storie cosmiche su Stormbreaker: The Saga of Beta Ray Bill. È stata una tua richiesta oppure una scelta della casa editrice? Credi che le storie cosmiche siano particolarmente adatte al tuo stile?

Non lo so… Diciamo che prima di Annihilation non avrei mai pensato di fare della fantascienza. Ci sono due cose che non sopporto disegnare, le armi da fuoco e le astronavi…
Indovinate di cosa era pieno Annihilation??
Quindi devo dire di non aver chiesto io di disegnare la saga, però mi sono trovato bene e ho superato le mie paure "professionali" abbastanza presto.
Ho cominciato ad inchiostrarmi per la prima volta su questa miniserie, e quindi la considero una specie di "prova del fuoco" per me.

Keith Giffen è noto anche per la sua capacità di storyteller e per aver impostato i layout per i disegnatori di 52. In Annihilation quanto ha influito sui tuoi disegni? Ti ha lasciato campo libero oppure ti ha dato qualche consiglio o direttiva?

Non ha influito affatto.
Keith Giffen mi ha lasciato carta bianca anche se a volte si rendeva conto che mi chiedeva cose molto toste da visualizzare e se ne scusava.
Ogni numero di Annihilation era sopra alle 22 pagine, diciamo che sono usciti 6 albi ma se contate le pagine esse corrispondono a 8 albi. Naturalmente le scadenze erano quelle di un normale mensile!
Se Keith mi avesse fatto i layout avrei forse avuto un aiuto, ma devo dire di non rimpiangere che non sia avvenuto, in fondo lo stroytelling è uno degli aspetti fondamentali di questo mestiere (se non il più importante) e quindi sono contento di aver affrontato questa sfida da solo.

Le quattro miniserie che fanno da prologo ad Annihilation sono disegnate tutte con stili e sensibilità molto diversi tra di loro, e diversi anche dal tuo. Come ti hanno influenzato (se ti hanno influenzato) queste storie quando hai preso in mano la miniserie portante?

L'unica mini che mi ha colpito davvero è stata quella di Nova. A parte la storia che ho trovato molto entusiasmante, i disegni di Kev Walker erano stupendi e il suo storytelling fenomenale.
Non potevo lasciarmi influenzare troppo dalle altre mini anche perché stiamo parlando di stili talmente diversi fra loro che difficilmente accenderanno le stesse ispirazioni in due artisti diversi.
Anzi, ho avuto dei seri problemi dovendo adattare al mio stile dei design come quelli della mini di Super Skrull (Praxagora è stata un incubo).

In Annihilation abbiamo incontrato ad un enorme numero di personaggi cosmici, alcuni praticamente dimenticati da anni. Con quali personaggi ti sei trovato più a tuo agio, e con quali meno?

Thanos sopra a tutti. Adoro il Titano e mi sono divertito da matti ogni volta che potevo disegnarlo in una tavola.
Oltre a lui , tutti i classici sono stati emozionanti: Galactus, Silver Surfer, Ronan (non l'avrei mai pensato!), ma anche Nova , Drax e Dragoluna!

Che "studi" hai fatto, prima di Intraprendere l'avventura delle matite di Annihilation? La storia della Marvel è costellato di grandi eventi cosmici, li hai in qualche modo usati come materiale di ricerca per questo lavoro?

Non ho avuto tempo di fare studi, purtroppo le scadenze erano fin da subito allucinanti. Ho solo contato sulla mia memoria di Marvel fan e leggevo il Silver Surfer di John Buscema e Stan Lee tutte le notti prima di addormentarmi!

Al momento stai lavorando su World War Hulk : X-Men, e visto che in passato hai disegnato The Thing, una domanda ora è d'obbligo: è più forte Hulk o La Cosa?

Per come stanno adesso le cose la domanda dovrebbe essere "È più forte Hulk o tutto l'Universo Marvel assieme?"…
Ben resterà sempre il più forte nel mio cuore, ma ora come ora Hulk spacca veramente TUTTO.

Come procede la tua collaborazione con tua moglie, Laura Villari? Su quali serie piace lavorare di più a lei? Vi trovate mai in disaccordo su alcune scelte stilistiche?

Ahh, il compromesso…
Diciamo che fra i due Laura è senz'altro la più "Artista" in casa. A volte rimango stupito dai suoi colori, poi mi ricordo che è una pittrice eccezionale e capisco perché.
Io mi ritengo un artigiano fortunato, Laura aggiunge moltissimo all'effetto finale del fumetto, a volte in maniera sottile, a volte sfacciatamente.
Per lei la Marvel è un'esperienza divertente (Deadlines a parte), ma a volte frustrante visto la quantità di colori sgargianti con cui ha a che fare colorando i supereroi.
A volte ci troviamo in disaccordo, ma raggiungiamo sempre dei compromessi.

La Marvel ha appena annunciato Weapon Omega all’interno di Marvel Comics Present… Cosa ci puoi dire al riguardo? E quali altri saranno i tuoi prossimi impegni?

Non so molto al riguardo, sto finendo le ultime pagine di World War Hulk: X-Men e ancora non ho ricevuto sceneggiature per Weapon Omega.
Oltre a questo farò anche due episodi di Endangered Species, l'evento estivo degli X-Men.
Il mio contratto in esclusiva con la Marvel è in scadenza fra qualche mese, vedremo!

Hai Partecipato al Free Comic Book Day italiano: qual è la tua opinione sull'evento?

Fantastico! Io e Steve McNiven ci siamo divertiti moltissimo ed è stato meraviglioso incontrare tanti fan! Un grazie di cuore a Paolo Accolti Gil e ItalyComics per averci invitato a partecipare. Pensate che ad un certo punto anche il mitico Gabriele Dell'Otto si è unito alla festa!
Credo che sia una manifestazione molto coraggiosa da parte delle case editrici e anche dei negozianti. Diffondere il fumetto dovrebbe essere un imperativo di tutti coloro che lo amano!



Gennaro Costanzo
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