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Jock

Intervista a cura di Andrea Gadaldi, Danilo Guarino e Marco Rizzo.
Traduzione di Andrea Cassola.



Ciao Jock e benvenuto sulle pagine di Comicus.it. Partiamo dall'inizio: perchè hai scelto di disegnare fumetti come lavoro?

I comics sono il solo media mainstream che consente una totale libertà e controllo su ciò che fai... è molto gratificante che ti lascino scrivere storie e personaggi attraverso il tuo stile.

Hai lavorato per molto tempo su 2000 A.D. Qual è la differenza tra lavorare per il mercato britannico e quello americano?

Due differenze... il ritmo della narrazione e i soldi!
2000AD è composto da storie di 6 pagine, così devi inserire molte cose in poche pagine per riuscire a raccontare una storia decente... il formato americano a 22 pagine invece permette alle storie di avere un respiro più ampio, cosa che io trovo più gratificante.
Sono due diverse discipline, e lavorare sul format di 2000AD è un modo fantastico per imparare il mestiere. A causa della sua essenzialità non c’è spazio per gli errori ed è un’esperienza molto utile quando poi la si applica al format americano, più lungo.

Il mercato americano è anche più remunerativo economicamente. Io lavoro per la DC Comics, e loro sono molto corretti nel pagare le royalties e pubblicizzare il tuo lavoro tramite altri media, come i film.
Il mio lavoro su 2000AD è stato riprodotto su poster, cartoline, cellulari, ristampato sulle copertine dei libri e nelle riviste, ma non ho mai avuto alcuna royalty da loro!

Quali sono le principali influenze artistiche nel tuo modo di disegnare?

In questo periodo mi piace il lavoro di Barron Storey, Sergio Toppi e Bill Sienkiewicz, come sempre. Ashley Wood fa delle cose notevoli, Eduardo Risso è molto espressivo. Ho amato Batman Year 100 di Paul Pope, John Paul Leon è sempre perfettamente in sintonia con la storia in molti bei fumetti visti di recente.

La grafica delle cover di Losers è opera tua?

Sì, tutte le cover sono create da me. Godo di molta libertà su queste cover, e mi sono divertito molto a realizzarle.

Ci sono state delle voci riguardo dei problemi con le cover che hai realizzato per Batman. In quali la tua libertà creativa ha subito le maggiori limitazioni?

No, assolutamente... è stato bellissimo lavorare con tutti gli editor della DC. Credo di aver detto in un’intervista che ci sono molte cose da considerare quando si lavora su una testata supereroistica mainstream piuttosto che su un titolo Vertigo, ma niente limitazioni.

Hai lavorato spesso con Andy Diggle. In che modo lavorate insieme? Diggle ti manda una sceneggiatura dettagliata o generale?

Sceneggiature complete. Andy è sempre aperto a suggerimenti e pareri, ma la verità è che spesso non ne ha bisogno perché i testi sono così belli!

Quanto tempo lavori al giorno?

Normalmente comincio alle 10 e finisco alle 18.30. Prima lavoravo anche la notte, ma adesso che ho una famiglia è piuttosto irrealistico. Non vedrei mai mio figlio!

Dan DiDio ha annunciato che tu e Diggle siete al lavoro su Green Arrow Year One. Raccontaci qualcosa di questo progetto.

Non vedo l’ora di cominciare! E’ scritto ancora una volta da Andy Diggle ed è la nostra chance di fare una bella storia per il DC Universe, senza troppo spandex e supereroi. Sia lui che io prediligiamo l’azione realistica, ed ecco come è nata la storia di Green Arrow: naufragato su un’isola deserta e intento a sopravvivere, scopre un’enorme fabbrica di eroina gestita da terroristi. Genuina azione hard boiled e la possibilità di lavorare sull’origine definitiva di un famoso personaggio DC.

Vedremo in futuro un progetto tutto tuo, compresi i testi?

Attualmente sto lavorando su Faker insieme allo scrittore Mike Carey per la linea Vertigo, prima di cominciare con Green Arrow, dopodiché ci sono dei progetti in arrivo. Sì è parlato per un po’ di lavorare su un albo con Brian Azzarello. Andy ha appena assunto l’incarico di scrittore di Hellblazer e sarebbe bello farne un numero o due (o un fill-in) insieme. Vedremo...

Prediligi la narrazione o l’illustrazione?

La narrazione è un lavoro più duro, ma ti ripaga con qualcosa che non puoi ottenere da una singola immagine. Disegnare cover e illustrazioni è enormemente più divertente per me, potrei farlo felicemente per sempre, ma credo che lo story-telling mi mancherebbe.

Hai detto che stai lavorando su Faker per la Vertigo con Mike Carey. E’ la seconda volta che collabori con Mike, dopo l’episodio di Hellblazer; come ti trovi con lui?

Mike è un grande scrittore e Faker è la sua opera migliore; davvero, davvero grande. Sarà divertente vedere i suoi lettori provenienti da X-men rimanere scioccati quando lo leggeranno.

Hai qualche personaggio o sogno nel cassetto che vorresti realizzare in futuro?

Ne ho già realizzati molti. Leggevo e amavo Judge Dredd quando ero giovane, Batman è sempre uno dei miei favoriti e io posso felicemente dire di averli disegnati entrambi professionalmente.
Mi piacerebbe cimentarmi con Wolverine... penso che potrei fare una versione di Logan davvero tosta. Ma a parte questo sono molto felice di quello su cui sto lavorando ora.



Carlo Del Grande
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