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Intervista a Pasquale Ruggiero


Ciao Pasquale, raccontaci dei tuoi primi successi editoriali. Si dice"Il Corvo" fu stampato in centinaia di migliaia di copie. Come reagisti all'epoca e come ricordi quei giorni?

Sono ormai passati tanti anni, ma l’esperienza de Il Corvo mi ha certamente insegnato tanto. L’attuale panorama editoriale italiano è talmente diverso che non so se i lettori riescono a rapportarsi a quel periodo o se sono ancora tutti lettori della prima ora. Fondamentalmente, con i fumetti si andava in edicola e le tirature minime erano di 30.000 copie, la carta costava molto poco, e il dollaro ancora meno. Alla General Press, eravamo solo in due, Francesco Cinquemani, che mi aveva tirato dentro quell’avventura, e il sottoscritto. Le fumetterie esistevano, ma erano poche e strutturate più per il materiale estero che quello nostrano. La fortuna volle che il film de Il Corvo venisse distribuito da Medusa. Credo che fosse il primo film della compagnia di Berlusconi dopo la separazione da Cecchi Gori. Sfortunatamente per loro era un film chiaramente di Serie B, ma misero in moto la spettacolare macchina mediatica di cui disponevano, sparando speciali e pubblicità su tutte le televisioni del gruppo Mediaset, e coinvolgendo tutti i giornalisti che conoscevano. Morale della favola, ci trovammo spinti verso l’alto dall’uragano mediatico della Fininvest (o quello che fosse) e suggerimmo all’editore dell’epoca di stampare 50.000 copie, invece delle classiche 30.000. Distribuimmo il primo numero a inizio settimana e a metà ci chiamarono per comunicarci l’esaurito tecnico. Stampammo altre 30.000 copie e finirono anche quelle. Solo del primo numero arrivammo a una tiratura di 120.000, con un venduto reale del 80%!!!
L’edizione da fumetteria era di 7.000 copie per numero, e si esaurivano nel giro di una settimana.
Ovviamente di tutti quegli incassi, Francesco ed io vedemmo poco e niente, a parte un piccolo bonus. Basti dire che le fotocopie per la letterista (allora si scriveva a mano), me le facevo fuori della redazione a spese mie, perché altrimenti consumavo il toner!


Con la Magic state lanciando molti nomi di valore nel panorama fumettistico italiano, e mondiale, qual è il vostro segreto?

Sinceramente mi sembra un’affermazione troppo buona nei nostri confronti. Non c’è un grosso programma editoriale che coinvolga gli italiani, ma semplicemente la voglia di lavorare con qualche amico. Certamente Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli hanno avuto la fortuna, ma anche la bravura di insistere e farsi scegliere all’estero, ma prima che pubblicassero per noi avevano già autoprodotto vari numeri di Bonerest. Stesso discorso per Michele Petrucci, Grazia Lobaccaro, Alessandro Bilotta o Carmine Di Giandomenico. Per non parlare di Conte, Rossi e Piccardo, il trio delle meraviglie dietro U.S.S., i cui nomi sono ben noti nel settore. Magari Bazzani e Dell’Edera hanno sorpreso un po’ tutti con Road’s End, ma il discorso Magic rimane molto limitato e circoscritto.


E' evidente che la vostra politica delle ristampe sia radicalmente cambiata. Dopo Preacher e - a tempi di record - Sin City, stiamo assistendo ad una riedizione di Sandman. Cosa è successo? E cosa dobbiamo aspettarci dopo Morfeo?

Tante volte ho cercato di spiegare che il problema è puramente logistico, ma nessuno mi crede, nemmeno fossi Moggi! La Lega degli Straordinari Gentlemen Vol. 1 è arrivata alla quinta ristampa senza che nessuno se ne accorgesse, perché sin dall’inizio abbiamo avuto la possibilità di lavorare con materiali digitali. Archiviarli e poi prepararli per una ristampa è quanto di più facile esista. Purtroppo, la maggior parte del nostro “vecchio” catalogo è su pellicola, con nessuna possibilità o capacità di metterci mano. In passato qualcosa è stato fatto, come Preacher: Texas o morte, oppure Sandman: Il gioco della vita, ma chiaramente è stato troppo poco. Per Magic Press, ristampare i volumi usciti otre 3 anni fa significa ricomprare il materiale e, spesso, tradurlo nuovamente e riletterarlo, quasi che fosse un prodotto inedito. D’altra parte, le ristampe non godono di ordini ben precisi, anzi questi non sono mai sufficienti a raggiungere il pareggio. L’unica speranza è quella di minimizzare i “danni” economici immediati che una ristampa comporta. Per fare degli esempi concreti, le nuove edizioni di Hellboy hanno avuto un ottimo successo, quella di Ronin ha semplicemente recuperato i costi, mentre per i Sandman stiamo proprio lontani dal pareggio. Poco male, valgono come investimento, ma è chiaro che con queste premesse non possiamo ristampare tutti i volumi esauriti, ma dobbiamo centellinare le proposte. Hellblazer, infatti, non avrà una ristampa sistematica.


A proposito di ristampe, una delle sorprese più gradite dell'anno è stata la collana Grandi Storie: capolavori del fumetto a prezzo popolare, in edicola. Com'è nata l'idea? E quanto ha influito l'uscita del film ispirato all'opera di Frank Miller?

Come dire, la fame aguzza l’ingegno! Erano due anni che avevo questo progetto nel cassetto, ma nessuna “ispirazione”. L’idea nasce dalla constatazione che il catalogo Magic ha storie perfettamente leggibili da un qualsiasi appassionato di fumetti. Preacher o Hellblazer non disdicono certo a fianco di molti Bonelli. Purtroppo, altre iniziative hanno avuto la precedenza, e quel cassetto di cui parlavo è rimasto chiuso. Chiaramente l’eco del film di Sin City, oltre che la necessità attuale di minimizzare i rischi editoriali, ci hanno finalmente spinti a provarci. Inoltre, il livello medio degli albi b&n da edicola si è talmente abbassato, che è anche finito un certo timore reverenziale verso il formato Bonelli...


Finora abbiamo visto due volumi dedicati a Sin City. Immagino che il prossimo possa essere la chiusura naturale del trittico del film di Rodriguez (Quel bastardo giallo). Sbaglio? E poi? Cosa dobbiamo aspettarci? E sempre in bianco e nero?

Doveva esseri Preacher come seconda uscita, poi l’ottimo risultato editoriale di Sin City mi ha costretto a mettere in cantiere anche un n.2 e 3 dedicati a Miller, ossia il trittico che hai intuito. Preacher slitta quindi a Natale come speciale, anche per onorare promesse e contratti, seguito nel 2006 da Hellblazer, Hellboy e quant’altro potrà essere utile alla causa. La foliazione sarà generalmente di 192 pagine, anche se mi permetterò escursioni maggiori per particolari esigenze (Sin City: Quel bastardo giallo), o in occasioni di eventi particolari, tipo film, ecc… Il colore invece, sarà bandito a meno di esplicita richiesta degli autori. D’altra parte, per me i fumetti sono tutti in bianco e nero. Anzi, ci sarà pure qualche eccezione che conferma la regola, ma non ricordo alcun capolavoro a colori. O meglio, alcun capolavoro a cui il colore abbia donato.


C'è un dubbio che affligge i fan di Bendis: Powers, nonostante il suo passaggio alla Marvel (negli USA), sarà sempre pubblicato da voi?

Noi abbiamo “diritto” solo a un quinto volume targato Image , che pubblicheremo con calma nel 2006. I diritti Icon sono nelle mani della Marvel, quindi gestiti dalla Panini. Non ho ben capito quali siano i loro progetti, ma andrebbero chiesti a qualcuno su a Modena. A parte Powers, ha quasi dell’incredibile epopea editoriale italiana del Kabuki di Mack…


Che programmi avete per Lucca? Quali sono le novità in arrivo per la fiera?

Incontrare gli amici, berci una birra insieme e parlare troppo poco di fumetti e “troppo tanto” di problemi del settore: il solito, no? Poi tutto dipende dal risultato di Milan-Juve del fine settimana… Le novità? Quest’anno abbiamo con noi allo stand, Maria dell’amministrazione e sarà uno spettacolo migliore degli anni passati: è la sua prima volta, non spaventatela!
Oh, ma intendevi novità a fumetti?! Beh, l’uscita di Sotto un cielo cattivo Vol. 2 è talmente precisa da passare quasi inosservata. Grande lavoro degli autori, comunque. Avendo avuto la fortuna di leggerlo in anticipo, voglio già pubblicamente complimentarmi con loro. Diciamo che farà più scalpore La Dottrina Vol. 3. Carmine Di Giandomenico è stato strepitoso, e speriamo solo che il lungo intervallo con il numero precedente non costituisca un problema insormontabile per i lettori, anche perché i testi di Bilotta sono criptici al punto giusto per preparare per il grande finale.
Poi, V for Vendetta nuova edizione con 8 pagine inedite, il nuovo Y, ossia Lingue di fuoco, la ristampa in edizione economica di Sandman: Cacciatori di sogni e Eroi e Mostri, la guida non ufficiale a La Lega Vol. 1. Leonardo ci ha messo “solo” un anno a tradurlo e controllare i riferimenti italiani, quindi dategli una chance! Oh, dimenticavo: il primo volume della collana dedicata a The Maxx, con un Sam Kieth al massimo della forma e DV8, di Ellis e Ramos, quando ancora volevano stupire.


Non vorrei sbagliare, ma è raro vedere una conferenza della Magic Press ad una fiera. Perché?

Beh, è anche raro vedermi sul forum, no?! La verità è che, nonostante il nome, non sono un buon pr, nel senso che non ce la faccio proprio ad affermare che tutto ciò che facciamo è strepitoso, incredibile, bellissimo e imprescindibile, come nella più classica tradizione italiana delle conferenze. Sento altri che pubblicizzano i loro fumetti come strepitosi, mentre sono solo gli scarti degli editori maggiori e mi deprimo a tal punto da non voler affatto trovarmi in situazione analoga.
Non mi tiro mai indietro quando vengo invitato a dibattiti e confronti sul fumetto, ma parlare del programma editoriale Magic Press? Nah…
Con molta serenità, ormai le cose che facciamo si conoscono, io non ho progetti editoriali clamorosi da annunciare e non sono un artista a cui poter chiedere curiosità sul proprio lavoro. Le conferenze le farei se si potessero incentrare sui problemi che incontriamo, noi editori, voi lettori e loro distributori, ma eravamo arrivati ad un punto che le domande erano più o meno sempre le stesse. Anzi, me li posso anche immaginare i quesiti di un’ipotetica conferenza:
D: “Bastardi, perché uscite sempre in ritardo?”
R: “Cioè, insomma, ci stavamo provando, però…”
D: “Cosa pubblicherete dopo Vertigo presenta n.50?”
R: “Vertigo presenta n 51?!?”;
D: “Bastardi, perché non uscite mai puntuali?”
R: “Cioè, insomma, l’inondazione… le cavallette…”
D: “Dopo la fine di Preacher, che cacchio ci state a fare nel mercato?”
R: “Boh…”
D: “Bastardi, lo sapete cos’è la puntualità nelle uscite?”.
R: “Aiuto, mamma, vienimi a prendere!!!”


In giro ci sono chiacchiere sul destino dei diritti DC in Italia? Un ipotetico passaggio di consegne potrebbe coinvolgere anche la Magic, con i titoli Vertigo e WS?

Ma come puoi pretendere che io risponda a questa domanda?! Gratis, per giunta…
Dagli USA, chi di dovere mi ha perfettamente delineato lo scenario prossimo venturo del mercato italiano (e non solo), e ti assicuro che non ci vuole un genio per capire come andrà a finire. Premesso che la Play Press ha un contratto che scade al termine del 2006, quello che la maggior parte dei lettori non conosce ancora è quali sono i “giocatori” e che partita si sta giocando. Diciamo che la Magic è su una polveriera che sta per esplodere e che ci coinvolgerà certamente. Come in ogni esplosione, potremmo raggiungere altezze inimmaginabili, o venire decisamente schiantati.
Piuttosto, ho notato che le “gole profonde” del forum ci mettono circa un mese ad aggiornarsi sulle decisioni prese nelle stanze dei bottoni e a rivelarle, ormai obsolete. Magari Lucca accelererà la diffusione delle indiscrezioni, quindi in 10/15 giorni verrete tutti a conoscenza del futuro dei diritti DC Comics in Italia.


E ci salutiamo così?

Visto che sei l’unico intervistatore che non mi ha chiesto di rivelare uno “sguub”, per ringraziarti te lo do ugualmente: a dicembre il volumone di From Hell, quasi 600 pagine da parcheggiare nel posto migliore della propria biblioteca.


Wow! Grazie mille, Pasquale, per lo "sguub" e per la grande disponiblità. Alla prossima!



















Intervista a cura di Carlo Del Grande, Fausto Ruffolo e Andrea Antonazzo.



Carlo Del Grande
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