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Gennaro Costanzo

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Recchioni parla di Dylan Dog

  • Pubblicato in News

Dylan dog introDalle pagine del suo blog, Roberto Recchioni parla del suo nuovo incarico di editor di Dylan Dog.

"(...)su incarico diretto di Tiziano Sclavi, sono stato nominato come nuovo curatore di Dylan Dog, che significa che mi prenderò cura di mandare in edicola ogni mese tutte le testate legate al personaggio, sceglierò gli autori, approverò i soggetti, supervisionerò le sceneggiature, rivedrò i disegni, stilerò la programmazione e cose così.
Un mucchio di lavoro che, fortunatamente, non farò da solo visto che, accanto a me, ci sarà Franco Busatta, già mio curatore su Orfani".

"(...)Tiziano Sclavi e la Sergio Bonelli Editore hanno ritenuto necessario un cambio di rotta per il l'Indagatore dell'Incubo. Dylan Dog è la seconda testata più venduta della casa editrice (e, di conseguenza, la seconda testata più venduta d'Italia) ma è anche quella che, in termini percentuali, perde più lettori ogni anno".

Recchioni ribadisce che non ci sono state "riunioni segrete" ma normali consultazioni tra l'editore, Sclaivi e gli autori e lui è stato individuato come la persona adatta a questo ruolo. Riguardo al suo predecessore, lo sceneggiatore romano dichiara:

"Giovanni Gualdoni non è stato crocefisso in sala mensa e nemmeno cacciato dalla casa editrice con ignominia. Giovanni ha fatto il suo lavoro, secondo la sua visione del personaggio. Lo ha fatto in piena autonomia e con il sostegno e l'avallo della casa editrice (...).
Detto questo, Giovanni è sempre in forze alla redazione della Sergio Bonelli Editore (anche se non più nella redazione di Dylan Dog) e già al lavoro su un nuovo progetto. E io gli faccio il mio in bocca al lupo sin da adesso".

Recchioni, poi rivela quali sono i suoi obiettivi:
"Rinnovare il personaggio senza stravolgerlo.
Adeguare il linguaggio (narrativo) delle sue storie al sentire dei tempi moderni.
Riportare Dylan Dog nel presente.
Tornare a fare storie di Dylan Dog che non solo piacciano ai lettori e alla casa editrice ma in cui il suo creatore, Tiziano Sclavi, si possa riconoscere".

Recchioni, alla fine, invita i lettori al prossimo pezzo in cui spiega come intende procedere per fare quanto promesso. Ovviamente, vi terremo aggiornati.

Topolino 3000: intervista a Corrado Mastantuono

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corrado mastRomano, classe 1962, Corrado Mastantuono è attivo sulle pagine di Topolino dal 1990 diventando, col tempo, uno dei punti di riferimento della testata sia come disegnatore che come sceneggiatore. Artista capace di esprimersi ai massimi livelli sia col fumetto umoristico che con quello realistico, oltre a Topolino vogliamo ricordare il suo lavoro su Tex.  Fra le sue storie più famose: Topolino e il fiume del tempo, Bum Bum e l'artista liberato, Topolino allo specchio.

Salve Corrado e benvenuto su Comicus!

Salve a tutti quelli che avranno la pazienza di leggere

La prima domanda è rivolta al lettore prima che all'autore. Che ruolo ha avuto Topolino nella tua vita e quale è il tuo primo ricordo legato alla testata?

Ero piccolo, molto piccolo, la domenica rimanevo a letto a poltrire e quando sentivo aprire la porta sapevo che il mio papà aveva comprato per me l'ultimo numero di Topolino. Nella sua vita non si è prodigato in attenzioni ma il Topolino, quello no, non doveva mancare.

Se dovessi sceglierne solo una, quali fra le tante storie pubblicate in questi 3000 numeri è particolarmente importante per te?

Una storia pubblicata negli anni '70 in occasione delle olimpiadi. Una storia meravigliosa sui parastinchi del Pippo olimpionico, disegnata magistralmente da Scarpa. Poi, molti anni dopo, venni fulminato da un'altra perla: Casablanca di Cavazzano, ma era già un approccio più professionale e meno di pancia.

Che differenze trovi nel Topolino di oggi rispetto al passato e perché credi che sia ancora così popolare?

La tecnica di colorazione, la carta, la stampa oggi sono decisamente migliori. Le storie non so giudicarle. Mi sembrano accattivanti ora come prima e sempre ad un tasso altissimo di qualità.

Parliamo del tuo lavoro. Ricordi la tua prima storia su Topolino? Ci racconti qualche dettaglio?

Era una storia di Michelini, "Zio Paperone e l'unica giovialità" (Topolino 1805 / 01.07.1990), una fatica pazzesca. Era tutto nuovo e di ogni cosa dovevo studiare i volumi. I personaggi secondari, poi, proprio non venivano, o meglio, riuscivo ad abbozzare qualcosa ma mai che sembrasse omogeneo col resto. Erano come personaggi fuori contesto. Solo col tempo sono entrato nella logica e riuscito a creare qualcosa di fedele alla traccia lasciata dai maestri senza snaturarmi.

Riguardo la tua storia su Topolino 3000, Zio Paperone e il Tiranno dei Mari, cosa ci puoi dire a riguardo?
Difficile da realizzare. C'è una sequenza che dura un numero interminabile di tavole tutta sul ponte dello yacth. Sette personaggi che parlano su un piano di parquet, praticamente senza sfondo. La storia è divertente e trovo il personaggio di Pico de Paperis stralunato e sopra le righe, irresistibile.

Qualche mese fa, ad un anno dalla scormparsa di Sergio Bonelli, è stata pubblicata la storia "Bum in un ranger in azione", un bellissimo omaggio all'altro grande personaggio a cui sei legato: Tex Willer. Come si fondono il mondo Disney e quello Bonelli di Tex?

Non si fondono. Non dovrebbero fondersi. Mi sto facendo curare.

Attualmente a cosa stai lavorando? Ti rivedremo presto su Topolino?

Ho in cantiere una fantastica storia col solito trio, Bum Bum, Archimede e Paperino, ma ognuno calato nei panni di super eroe; Imbianchino Mascherato, Mad Ducktor e Paperinik. Dovrebbe uscire dopo l'estate.

Ringraziamo Corrado Mastantuono per la sua disponibilità.

Un abbraccio simbolico e fastidioso a tutti.

Topolino 3000

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E alla fine è arrivato, il numero 3000 di Topolino è ora realtà. Un'attesa durata 1000 numeri da quando, nell'ormai lontano (sigh!) 1994 uscì Topolino 2000: un doppio albo celebrativo entrato dritto nel cuore degli appassionati che, non sazi della lettura, già fantasticavano sul suo successore.
Non è un caso se, per parlare del numero appena uscito, partiamo da così lontano. Non è un caso perché il 2000 è stato un numero davvero speciale, una pietra di paragone a cui il nuovo albo non può sottrarsi. Ma, sopratutto, è stato la fine di un'epoca in quanto ultimo numero di Gaudenzio Capelli, secondo direttore della testata in 45 anni di storia. Era il Topolino dei record quello dei primi anni '90, capace di arrivare a un milione di copie non appena un anno prima. Le successive gestioni, pur con qualche importante luce, portarono il settimanale verso una ripida discesa in quanto a qualità (troppo altalenante) e vendite. In un certo senso quindi il 2000 fu una sorta di canto del cigno.

La rivoluzione apportata dall'attuale direttrice Valentina De Poli ha sicuramente riportato la testata a un livello qualitativo notevole. In lei Topolino ha ritrovato una persona che avesse una progettualità seria e ponesse al centro di tutto nuovamente gli autori e le storie. E il numero 3000 può essere considerata la summa di tutto il suo lavoro.

Dopo che gli ultimi albi celebrativi (uno su tutti il 2500) avevano lasciato con l'amaro in bocca, possiamo dire che il 3000 è lo speciale per eccellenza, un albo che non solo rispetta le aspettative ma le supera.
L'idea alla base è quella di celebrare la testata mettendo al centro di tutto il cuore di ogni fumetto: i personaggi (come si evince dalla cover) e gli autori.
14 storie, ognuna dedicata a un personaggio, affidate a autori top che, consapevoli dell'evento, non hanno voluto sfigurare regalandoci tutte avventure degne di nota. Come qualità media delle storie è difficile trovare un altro numero all'altezza.
Si va così dalle toccanti e poetiche "Pippo, Gambadilegno e… il colpo da tremila" (di Tito Faraci e Giorgio Cavazzano) e "Paperino Paperotto e l’amico del 3000" (di Bruno Enna e Roberta Migheli), alla nostalgica "Archimede & Edi e il cacciatore di passato" (Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone). Dalle sempre sorprendenti trame di Casty ("Topolino e il sorprendente 3000") all'immancabile viaggio dello Zione in "Zio Paperone e il Tiranno dei Mari" (Francesco Artibani e Corrado Mastantuono), fino alle irriverenti e surreali avventure di Enrico Faccini ("La Banda Bassotti e il raduno dei 3000") e "3000 metri sopra il cielo di Paperopoli" di Silvia Ziche.

Così come non mancano né le storie a sfondo didattico/naturalistiche ("Qui, Quo, Qua e le prelibatezze a km 3000" di Teresa Radice e Stefano Turconi) né le avventurosa gesta di Paperinik ("Paperinik e la grande caccia alla numero 3000" di Marco Bosco e Andrea Freccero).

Una sorta di best of del Topo, con tutti i personaggi, i tipi di storie (dalle lunghe alle brevi, dalle comiche alle avventurose) tutte realizzate con cura e passione. Una parata infinita di stelle, sia per quanto riguarda i personaggi sia per gli autori.
E non mancano numerosi omaggi di vecchi e nuovi autori in gallery che intervallano le storie, anche se purtroppo ridotte a dimensioni eccessive.

Possiamo infine solo aggiungere che l'intento celebrativo è riuscito appieno: Topolino 3000 farà la gioia di ogni appassionato e lettore del Topo. Un doppio volumetto al limite della perfezione che, speriamo, porti a sempre nuovi traguardi per la testata. Se avete amato Topolino, se lo avete letto anche una sola volta nella vita, questo è un numero da avere.

Wolverine l'Immortale: trailer e poster nuovi

  • Pubblicato in Screen

Sono statri diffusi un nuovo trailer e due nuovi poster di Wolverine: L'immortale. Potete vedere il trailer di seguito mentre i due poster li trovate nella gallery in basso.

Diretto da James Mangold e interpretato da Hugh Jackman, Svetlana Kodchenkova, Will Yun Lee, Hiroyuki Sanada, Brian Tee, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto e Rila Fukushima, Wolverine: L'immortale sarà nelle sale il 26 luglio 2013.

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