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Bugs Comics: le ultime novità editoriali in breve...

In occasione dell'intervista a Gianmarco Fumasoli di Bugs Comics, abbiamo letto le ultime novità editoriali proposte dalla casa editrice. Vi riportiamo, qui di seguito, una veloce impressione sui volumi Moftri, Bugs Cafè e Mostri 9, partendo proprio da quest'ultimo.

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Nuovo numero, nuova grafica, nuove rubriche e nuovi autori. La testata principe di Bugs Comics, Mostri, apre il numero nove all’insegna del rinnovamento, pur restando fedele al solco già tracciato che ne ha decretato il successo e l’attenzione dei lettori.
Otto storie a cavallo tra l’orrore e il mistero dove, oltre agli autori storici si affiancano anche nuovi nomi.
Filadoro e Casagrande aprono questo numero nove strizzando l’occhio agli amanti dell’arte e delle maledizioni con il racconto Attanasius Klatt. Dorian Grey ringrazia, ma anche la follia fa ciao ciao con la manina.
A seguire Mauro Falchetti con il suo Ex Machina, per le matite di Alessio Maruccia, grande e storico disegnatore di Bugs Comics, che ci mostrano come anche i più antichi e rispettati riti e le più onorevoli tradizioni devono piegarsi alle necessità dell’era moderna.
Prosegue la sfilza di orrori Il Migliore Amico dell’Uomo, dello stesso Fumasoli per i disegni di Mastrantuono e Ballo di Nozze, di Ferrara e Di Clemente.
La Famiglia Price di Fabiano e Cadonici, L’uomo nei Muri firmata da Fumasoli, Filadoro e Masellis e si conclude con gli orrori de La Vergine Impura di Loddo e Mariani e Myda’s Restaurant di Guglielmino e Tallarico, caldamente consigliata a tutti gli amanti dei reality culinari.
Questo numero nove conferma la piena maturità artistica dell’iniziativa editoriale di Bugs, già evidente dai primi numeri, sia per la perizia dei suoi autori sia per la piacevolezza del formato.
Interessantissimi i nuovi autori quali Mauro Falchetti, che confermano con le loro storie innovative l’anima ancora fresca e sperimentale della testata.
Colpisce subito di questo volume la copertina del grande Francesco Dossena dedicata alla storia di Filadoro e Casagrande, Attanasius Klatt. Magnifica opera, come sempre per Dossena, che occupa fino ai quarti di copertina.
Tante le rubriche che accompagnano la lettura del volume, tra le quali un’interessante intervista a Luigi Cozzi, leggendario regista di Starcrash, Scontri stellari oltre la terza dimensione e dell’Hercules con il mitico Lou “Hulk” Ferrigno.
Bugs Comics si conferma con questo numero come una delle più piacevoli e innovative giovani (giovanissima) case editrici del panorama italiano, capace con i suoi contenitori di soddisfare molti palati, sia per generi che per qualità, oltre che per varietà dell’offerta editoriale.

Proprio riguardo la varietà e la sperimentazione è il momento di parlare delle altre due testate che stanno accompagnando l’avventura di Bugs Comics: Moftri e Bugs Café.

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Moftri
di Adriana Farina, vede le celebri vignette apparse sui social raccolte in un bel volume, dove possiamo seguire le disavventure del gruppetto di mostriciattoli bambini (Moftri) alle prese con i tipici problemi della categoria. Il pensiero non può che andare a quella grande tradizione di strisce comiche a tema horror che tanto facevano ridere giocando con gli stereotipi del genere, riportando alla mente lo storico Zio Boris di Alfredo Castelli e disegnato da Carlo Peroni, pubblicato a suo tempo su Sturmtruppen.
Un prodotto fresco, spensierato e che sa strappare il sorriso come non succedeva da un po’.

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Discorso diverso va invece fatto su Bugs Café.
Le infinite situazioni, spesso involontariamente comiche, che si creano all’interno di una redazione, di fumetti in questo caso. Meccaniche e protagonisti che possono far ridere (e molto) chi in certi contesti ci lavora o sogna di lavorarci, appassionati lettori e addetti, ma che un pubblico più generalista potrebbe non apprezzare o comprendere in pieno, forse a causa di riferimenti e situazioni un po' troppo specifiche. La risata resta però assicurata per gli altri, bravissima l'autrice a rendere talune situazioni lavorative tirandone fuori il lato comico, dove spesso nella realtà probabilmente ci si vorrebbe sparare in testa.
Stesso formato di Moftri, testi e disegni di Helena Masellis, conferma la politica di Bugs Comics nel battere nuovi terreni con nuovi formati, un occhio attento ai social media e a chi i fumetti ama leggerli su carta, magari in un bel volume da tenere nella propria libreria.

Tirando le somme l’esperimento Bugs Comics è da promuovere a mani basse, dimostrando come sia ancora possibile nel panorama italiano, ritagliare spazio per nuove idee e nuovi prodotti.

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