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Animation History #32: Robin Hood

robin-hood-posterSiamo alla fine degli anni '60, gli studi Disney hanno portato a termine tutti i progetti iniziati quando Walt era ancora in vita; gli artisti e la produzione sono alla ricerca di nuove idee che possano reggere il confronto con quanto era stato realizzate fino a quel momento.
Una delle ipotesi prese in considerazione è la trasposizione animata della raccolta di racconti francesi "Le Roman de Renart", che permetterebbe di dare vita a un gruppo di personaggi dalle fattezze animali con una grande varietà di razze e caratteri; la volpe protagonista però compie diverse azioni poco lecite solo per il proprio tornaconto, perciò non fu reputata adatta per diventare un modello positivo attorno al quale costruire un lungometraggio d'animazione. Nel frattempo erano già stati realizzati numerosi bozzetti e studi dei personaggi, i quali vengono traslati sulle avventure di Robin Hood; sempre una volpe in questa versione disneyana, anche lui abituato a compiere azioni illecite, ma con la grande differenza del "rubare ai ricchi per donare ai poveri" che fa di lui un eroe.

Il film si può dividere narrativamente in tre atti.
La prima parte introduce i personaggi e il contesto in cui sono immersi: un po' alla volta conosciamo Robin Hood e Little John alle prese con le loro scorribande, Principe Giovanni e il suo "fedele" Sir Bis, i bambini e le famiglie d'Inghilterra oppresse dallo sceriffo di Nottingham, Lady Marian e Lady Cocca, Fra Tuck e i topini della Chiesa che cercano di supportare i poveri.
La trama entra nel vivo quando Robin Hood scopre che è stato organizzato un torneo di tiro con l'arco che ha come premio un bacio da Lady Marian; sotto mentite spoglie partecipa alla gara, ma quando scopre che tutto era stato organizzato come trappola per catturarlo, l'evento si trasforma in una rocambolesca battaglia contro l'esercito di Principe Giovanni.
Il fallimento della cattura di Robin Hood fa infuriare il despota, che inasprisce le tasse e imprigiona chiunque non ha la possibilità di pagarle; questo porta alla parte più cupa di tutta la pellicola, particolarmente efficace nella sua oscurità per via della "solarità" che si è respirato fino a quel momento. Ovviamente il paladino della giustizia interverrà salvando il suoi amici e il popolo, fino al lieto fine che porterà al matrimonio con la sua bella e il ritorno del buon Re Riccardo.
In tutto ciò Robin hood può vantare un accompagnamento musicale orecchiabile che ha contribuito a imprimere il film nella memoria, soprattutto con le canzoni del Cantagallo, menestrello che interpreta il prologo e la celebre "Urca Urca Tirulero", per poi venire lui stesso imprigionato ed esibirsi nella malinconica "Non a Nottingham". Gli altri due brani si susseguono a breve distanza, nell'unico momento di gioia che tutto il cast trascorre in compagnia nella foresta, prima di essere incarcerati: ed è qui che sono posizionati "Resterà l'amore" e "Il re più fasullo d'Inghilterra".

Un occhio attento potrà notare che all'interno del film ci sono alcune riecheggianti altri film Disney; non è un segreto che in quegli anni la società di Topolino stava attraversando un periodo difficile dal punto di vista economico, perciò gli animatori per creare alcune sequenze si basarono su movimenti creati fatto in opere precedenti, soprattutto da Biancaneve e i Sette Nani, Il Libro della Giungla e Gli Aristogatti. Si tratta di un fatto più volte portato all'attenzione degli appassionati di animazione, ma più che un'accusa di "auto-plagio" andrebbe considerato come un espediente che ha permesso alla Disney di risparmiare denaro in un momento difficile senza inficiare la qualità generale dell'opera.
La formula vincente di Robin Hood risiede soprattutto nella trasfigurazione animalesca attraverso la quale sono rappresentati l'arciere spadaccino e tutto il cast, compensando una sceneggiatura che non riesce a creare momenti epici, romantici o avventurosi memorabili quanto nei precedenti Classici Disney. Robin Hood è infatti un film divertente e spensierato, che punta su elementi più leggeri per catturare il suo pubblico; questa scelta sembra aver dato i suoi frutti, dato che ad oggi è uno dei film ricordati con più affetto dai fan (in Italia, grazie anche alle numerose programmazioni televisive).

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