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Animation History #14: Tanto caro al mio cuore

Nel 1946, con l'uscita nelle sale de I racconti dello zio Tom, Walt Disney decide di realizzare un altro film con riprese dal vivo nel quale inserire alcune sequenze animate, facendo nuovamente recitare i due attori bambini Bobby Driscoll e Luana Patten sotto contratto per gli studios. Tanto caro al mio cuore (So Dear to My Heart il titolo originale) non si può considerare a tutti gli effetti un film d'animazione dato che le scene animate occupano all'interno del lungometraggio solamente una quindicina di minuti (ancor meno degli episodi animati de I racconti dello zio Tom) e i personaggi disegnati non interagiscono mai direttamente con gli attori. All'interno di un'analisi della storia del cinema d'animazione questo film non può però essere trascurata dato che raggiunge il grande schermo nel 1949, in un periodo in cui la Disney è seguita e conosciuta dal pubblico solamente per i suoi cartoni animati; solamente l'anno successivo uscirà il suo primo film interamente in live-action, ovvero "L'isola del tesoro" con protagonista l'onnipresente Driscoll.

Il soggetto dell'opera proviene dal romanzo "Midnight and Jeremiah" di Sterling North: il protagonista è Jeremiah Kincaid, un bambino che vive all'inizio del secolo nella fattoria assieme a sua nonna e che sogna di poter possedere un cavallo campione di corsa. Questa sua ambizione si ridimensiona quando la pecora di famiglia partorisce un agnellino nero disprezzato da tutti, compresa la madre, così Jeremiah decide di prendersene cura personalmente con l'obiettivo di farlo partecipare alle competizioni della fiera di paese; la nonna di Jeremiah si oppone fortemente all'attaccamento tra suo nipote e l'agnello nero ribattezzato Danny, ma il bambino troverà nello zio Hiram e nell'amica Tildy due fedeli alleati.
Il prologo del film è costituito dallo sfogliare delle pagine di un libro, nelle quali possiamo vedere i primi scorci della vita in fattoria in diversi periodi dell'anno; questa breve sequenza realizzata in animazione è un'introduzione che rimanda alla tradizione dei primissimi Classici Disney, in cui la narrazione della favola cominciava aprendo il libro da cui era stata tratta.
Gli altri tre segmenti animati all'interno del film corrispondo ad altrettante canzoni che il gufo saggio canta all'agnello Danny, trasfigurato sottoforma di cartone e immerso tra le pagine dell'album visto nel prologo. "It's Whatcha Do With Whatcha Got" riassume la morale del film e vuole infondere coraggio, mostrando alcuni esempi di personaggi che sono riusciti a raggiungere i propri obiettivi con le poche risorse a disposizione; complementare è il brano "Stick-to-it-ivity" con la quale viene spronato il piccolo Jeremiah a non abbandonare il suo sogno, prendendo ad esempio di tenacia Cristoforo Colombo e Robert Bruce narrandone le imprese compiute. "The Country Fair" è una canzone più breve, senza una morale di fondo, ma nel quale si sprigiona la gioia una volta otttenuto il permesso di far concorrere Danny alla fiera di paese.
La trama non mostra picchi di qualità ma scorre in modo abbastanza lineare senza troppe sorprese, rivelandosi comunque un piacevole elogio delle piccole cose e dell'entusiasmo che si può infondere nell'inseguire i propri sogni.

Non è un caso che il film sia ambientato nell'America rurale di inizio '900, gli anni in cui il giovane Walt Disney è cresciuto in campagna con la sua famiglia; lo stesso Disney ha infatti dichiarato che Tanto caro al mio cuore è una pellicola alla quale si sente particolarmente legato, catturando su pellicola un'infanzia vissuta tra strade sporche, letti di fiume e animali da cortile.
Se la storia si apprezza principalmente per l'ambientazione e questo sapore nostalgico che si respira nel corso degli eventi, va notata l'assenza di personaggi forti che possano calamitare l'attenzione del pubblico, specialmente nei frammenti animati che risultano superflui; questi elementi possono essere i motivi principali dell'insuccesso del film, che con i suoi incassi non è mai riuscito a recuperare i costi di produzione. Addirittura in Italia Tanto caro al mio cuore non raggiunse mai il grande schermo e fu doppiato nella nostra lingua solamente negli anni '80 in occasione dell'uscita in videocassetta.
Per Disney dev'essere stata la conferma che portò a distinguere nettamente la propria produzione cinematografica tra film d'animazione e film in live-action, accantonando la tecnica mista per evitare di inserire forzatamente frammenti animati; i cartoni e gli attori torneranno a collaborare 15 anni dopo col rilancio della tecnica mista, che sarà riportata in auge grazie a un'eccentrica bambinaia e un simpatico spazzacamino.

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