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Fabio Volino

Fabio Volino

Accuse di cyberbullismo per un autore Marvel

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Il mondo del fumetto, si sa, non è sempre un luogo idilliaco e talvolta diventa teatro di odi e rancori, che vengono portati avanti per anni oppure scoppiano all'improvviso. Solo che il caso di cui vi andremo adesso a parlare è davvero particolare.
Tutto nasce a seguito dell'annuncio della nuova miniserie inserita nel progetto Secret Wars, X-Men '92: il primo lavoro importante di Chris Sims, blogger e collaboratore di siti specializzati. Costui nel 2009 e nel 2010 aveva avuto numerosi battibecchi, per usare degli eufemismi, con Valerie D'Orazio, ex editor DC e collaboratrice di MTV, la quale aveva scritto un'autobiografia che dissacrava il mondo del fumetto americano e il suo atteggiamento sessista, nonché un one-shot del Punitore, Punisher: Butterfly.
Sims dichiarò all'epoca:"Il fatto che non mi importi nulla di Valerie D'Orazio è uno dei segreti peggio tenuti al mondo, ma se la Marvel vuole assumere blogger che amano riempirsi la bocca perché scrivano fumetti questo può essere solo un bene per me, quindi tanto meglio per lei. Tuttavia l'antipatia rimane e quindi ho scelto di non recensire Punisher: Butterfly, poiché non puoi davvero fidarti di una persona dal dente avvelenato".

Passano gli anni e la faccenda sembra sgonfiarsi. Fino a quando Valerie nota il nome di Sims nelle solicitations degli albi Marvel di giugno e, a peggiorare le cose, Sims - sapendo di avere questo scheletro nell'armadio che potrebbe compromettere il suo primo lavoro importante per una major - manda una lettera di scuse non a lei, ma al marito David Gallaher. Il tutto scatena con ogni probabilità la rabbia repressa di Valerie di questi ultimi cinque anni, che si concretizza in una serie di suoi pensieri sul suo profilo Twitter, alcuni dei quali (a causa del limite di caratteri imposto da questo social network) suddivisi in due o tre parti. Dai quali emerge un retroscena impensabile.
"Ho scoperto che il misogino pezzo di m... responsabile di molestie online nei miei confronti sta scrivendo gli X-Men. Per colpa di questa persona che ha con costanza rivolto odio contro di me sul suo blog, ho ricevuto costanti minacce sin dal mio primo lavoro pubblicato e mi è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico dovuto a cyberbullismo". "Marvel, hai assunto la persona che ha fomentato le molestie più vili che abbia mai ricevuto online e per le quali sono dovuta andare in terapia. Quest'uomo è venuto sul mio blog solo per commentare: 'E ora piangerai, ragazzina?'". "No, non intendo accettare che questa persona, tutto a un tratto, si scusi per avermi rovinato la vita! Lo perdonerò quando il disturbo da stress scomparirà. Dopo anni e anni improvvisamente costui dice scusa? Va all'inferno, Chris Sims! Le azioni hanno conseguenze, anche anni dopo".

Di fronte a queste pesantissime accuse, Sims risponde sul suo blog:"Alcuni anni fa ho avuto una disputa con Valerie D'Orazio. Ma questa è la parola sbagliata, dal momento che è stato più un mio attacco personale che mi ha portato a essere l'aggressore e un completo idiota. Sono stato inutilmente crudele nei confronti del suo lavoro e ho lasciato commenti spregevoli sul suo sito, commenti per cui so di aver oltrepassato ogni limite rendendo il tutto più che un attacco personale. Non mi sono mai scusato per la ragione che non penso di avere il diritto di intromettermi ancora nella vita di una persona quando l'ho trattata in maniera spregevole, come in questo caso, ma rimpiango ciò che ho fatto. Non è una richiesta di perdono: ho sbagliato e sono io il cattivo senza alcun dubbio. Valerie D'Orazio ha trattato me molto meglio di quanto avrei fatto io a parti invertite".

Valerie conclude, su questa vicenda, sul suo sito: "Devo dire che mi sento sollevata poiché ciò mi ha permesso finalmente di parlare del trauma che ho vissuto: mi sento letteralmente molto meglio per averlo fatto. Ma una cosa ancora mi dà noia. Chris, tu dicesti che io ero la persona meno adatta a scrivere del Punitore, ma devo dissentire. Frank Castle è un italiano testardo che non accetta insulti da nessuno. E ha anche una buona memoria. Chi può dirlo? Forse alla fine quest'esperienza mi ha reso una persona più forte".
Se ciò che è accaduto porterà a delle conseguenze per Sims, come la cancellazione del suo primo progetto importante per la Marvel, solo il tempo potrà dirlo.

Stuart Immonen è il nuovo disegnatore di Star Wars

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Tramite un lapidario post sulla sua pagina Facebook, John Cassaday ha annunciato che abbandonerà la testata Star Wars, sceneggiata da Jason Aaron, col numero 6 in uscita a giugno.

L'annuncio del nuovo disegnatore regolare non si è fatto attendere: sarà infatti Stuart Immonen, a partire dal numero 8, ad occuparsi della parte grafica di questa testata. Per l'occasione la Marvel ha diffuso una bozza di cover di Immonen del suo numero di esordio.

Dal canto suo, Aaron ha precisato sul suo profilo Twitter che rimarrà sulla serie ancora a lungo. "Per la cronaca, mi occuperò di Star Wars per un lungo periodo. Ci sono così tante storie che voglio raccontare su questi personaggi".
Il numero 7 sarà realizzato da uno special guest artist, che verrà annunciato nei prossimi giorni.

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Gus Flynn è un atipico rapinatore di banche: attento pianificatore, donnaiolo impenitente ma eternamente sfortunato col gentil sesso, uomo d'onore. Insieme ai suoi due compari, Clem e Grattan, semina il terrore (ma anche no) in un selvaggio West che di selvaggio ha ben poco e i cui veri peccatori non sono i banditi rappresentati da Gus.

Gus è una serie francese giunta in patria al quarto volume e ideata dallo sceneggiatore e disegnatore Christophe Blain (celebre tra le altre cose per Isaac Il Pirata e I Segreti Del Quay d'Orsay), il cui primo tomo è stato pubblicato in Italia dalla Bao Publishing. Il volume si compone di sei storie autoconclusive, ma che lette insieme danno un quadro d'insieme più ampio.

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Non ci troviamo di fronte alla solita epopea western, anzi, il West rappresenta solo uno sfondo che viene rapidamente messo dietro le quinte per concentrarsi sui tre protagonisti: sì, perché oltre a Gus, anche Clem e Grattan sono due delle anime sfortunate che percorrono questi sentieri di carta. Le sei storie appaiono come una metafora del rapporto tra uomo e donna: eterno, eppure insondabile. Teso al rapporto sessuale e spesso non desideroso di andare oltre, per paura di conoscere meglio una persona di cui si ha paura di innamorarsi, non immaginando magari che è quella giusta. E a volte appare anche anche una convenzione sociale imposta da altri, che si porta avanti perché ci è stato detto da qualcun altro di farlo.
Non vedrete dunque in questo volume scene di azione e sparatorie con dei cowboy, dimenticatevi di John Wayne o di Tex. Leggerete di persone come voi che cercano di trovare un proprio posto nella società, per essere da quella stessa società rifiutati... e non perché siano dei criminali.

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Veramente particolare la costruzione delle tavole di Blain: certe volte sembra di trovarsi di fronte alla gabbia Bonelli, altre (soprattutto le scene più oniriche) non ci sono confini definiti nelle vignette o una schema preciso nella pagina. Non c'è dinamicità perché le storie che l'autore vuole narrare non ne hanno affatto bisogno: eppure nessuna delle storie presenti è caratterizzata da un ritmo lento o noioso.

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The Covenant, la nuova serie Image di Rob Liefeld

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A giugno, per Image Comics, uscirà la nuova serie scritta da Rob Liefeld: The Covenant. Disegnata da Matt Horak, la testata avrà come tema centrale le battaglie tra gli ebrei e i filistei per il controllo dell'Arca dell'Alleanza, che rappresenterà una vera e propria arma di distruzione di massa.

Un giovane prete di nome Samuel radunerà attorno a sé un esercito composto da soldati e mercenari che avrà come obiettivo il riconquistare l'Arca. Lungo la via, i personaggi della serie dovranno affrontare giganti, assassini, culti lovecraftiani e la potenza dell'esercito filisteo.

Nella gallery in basso, potete ammirare alcune tavole del primo numero.

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