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In attesa di Rebirth, un recap del Superman dei New 52

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La DC Comics cambia radicalmente il suo universo narrativo e lo farà a partire dal 25 maggio con DC Universe: Rebirth, one-shot di 80 pagine ad opera del gotha artistico della casa editrice quali Geoff Johns ai testi e Ethan Van Sciver, Ivan Reis, Gary Frank e Phil Jimenez ai disegni.
Quest'operazione giunge a cinque anni di distanza del reboot dei New 52 e vedrà alcune succose novità cercando di ridefinire ancora una volta i personaggi della "distinta concorrenza", riportando in auge elementi del passato ma anche introducendo quelli provenienti dalle serie TV e film.
In casa DC Comics non si sbottonano ancora più di tanto, oltre ai classici teaser e anticipazioni a mezzo stampa sulla drastica riduzione di pubblicazioni e sulla maggiore presenza dei "brand" Batman e Superman, quindi nel frattempo via Newsarama dedichiamo quest'articolo a quanto avvenuto negli ultimi cinque anni a Superman (attenzione agli spoiler).

Si riparte da #1
Innanzitutto la prima novità dei New 52 fu che le storiche Action Comics e Superman ripartirono con nuova numerazione dal #1.
Agli occhi risaltò subito la nuova veste grafica con cui Supes venne presentato: un nuovo costume senza mutandona rossa e un aspetto decisamente più giovanile.
Questo aspetto si rispecchiava anche nella personalità del nuovo Kal-El, meno gentile e formale, a volte "bacchettone", invece molto più integralista nell'affrontare il "Male" in tutte le sue forme, iconoclasta e quasi "no global" in alcune circostanze.
A rendere più chiaro il concetto, lo scrittore della prima appassionante run di Action Comics Grant Morrison il quale illustrò in maniera chiara come il "nuovo" Superman fosse un riflesso del mondo moderno, dove la fiducia in chi governa è venuta meno, dove domina maggiormente il cinismo e i veri nemici non sono criminali pittoreschi ma manager affamati di potere e guadagni.
Altri cambiamenti riguardarono la situazione familiare di Clark, ovvero i genitori erano entrambi morti prima che lui arrivasse a Metropolis e Lois Lane non era sua moglie, bensì una giornalista agguerrita e concorrente legata a un altro uomo.
A parere di Dan DiDio questa decisione dipese dalla necessità di rendere ancora più "solo" e "isolato" l'alieno Kal-El nel contesto terrestre.

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Una nuova partner e Doomed

La solitudine di Superman non durò poi tantissimo, giacché in Justice League #12 fu illustrato il principio di una relazione con Wonder Woman, tant'è che negli anni successivi la Dc Comics pubblicò Superman/Wonder Woman, una serie in cui si esplorava la relazione tra i due.
La prima vera, grande minaccia che i due affrontarono fu Doomsday, una versione "diversa" dal mostro che prima dei New 52 aveva ucciso Superman.
Doomsday contagiò come un virus l'azzurrone, trasformandolo in una sorta di SuperDoomsday e animando una violenta storyline apparsa nell'estate del 2014, coinvolgendo tutti i personaggi della "family", tra cui anche Lois Lane.
Infatti, pur essendo fidanzato con Wonder Woman, Lois Lane sarà sempre presente nelle storie di Superman.

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I supermen degli altri mondi

Caratteristica dell'operazione New 52 fu il ritorno del Multiverso in tutta la sua grandezza.
Non solo per merito di Morrison che con la sua Multiversity impose una nuova narrazione della mitologia del DC Universe ma anche una straordinaria estremizzazione delle scelte narrative che si possono fare all'interno del medium "fumetto", ma anche per la serie Earth-2 che introdusse le nuove versioni dei personaggi di quella terra, tra cui Superman, per non parlare di alcuni episodi di Action Comics (sempre da parte di Grant Morrison) e del crossover Forever Evil, dove apparve Ultraman, una versione malvagia di Kal-El che per mantenere i propri poteri aveva bisogno di "nutrirsi" di kryptonite.
Ci furono quindi più "supermen" ovvero più declinazioni dello stereotipo rappresentato da questo supereroe.
Il tutto estremizzato nel crossover finale Convergence dove apparvero tantissimi nuovi supermen.
A seguito di tale evento, la distinta concorrenza lanciò una nuova serie con una versione di Superman pre-New 52, sposato con Lois Lane e padre di un bambino chiamato Jonathan, intrappolato nella nuova linea temporale e teso a prevenire segretamente la nascita dei supercriminali non ancora apparsi su questo per lui "nuovo" pianeta.

Nuovi poteri

Innanzitutto la versione New 52 di Superman ci apparve alle prese con la scoperta dei suoi grandissimi poteri.
Su Action Comics, infatti, Supes era giovanissimo, incapace di volare ma al massimo compiere salti prodigiosi in grado di fargli scavalcare interi grattacieli, e privo di vista a raggi-X e altre caratteristiche a cui eravamo abituati.
Poteri che via via arriveranno poi a manifestarsi con il tempo.
Ma il vero nuovo potere che Kal-El mostrò di possedere fu "l'esplosione solare", così come visto in Superman #38.
In cosa consiste questo nuovo potere?
Nello scatenare tutta l'energia solare immagazzinata nelle sue cellule contro un avversario.
Il prezzo di tale potere consiste nella "perdita" dei poteri finché le cellule non si "ricaricano". Un aspetto interessante sfruttato per una storyline che coinvolse il malefico Doc Savage e che portò Clark a perdere tutti i suoi poteri.

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Altro grande avvenimento riguardò l'identità di Superman rivelata da Lois Lane a tutto il mondo.
Lois agì in "buona fede", per salvare la vita dell'azzurrone (come se lui ne avesse effettivamente bisogno).
Clark fu licenziato e allontanato da Metropolis fu costretto ad assumere la nuova identità di Archie Clayton e persino la sua relazione con Wonder Woman subì un arresto.
Secondo l'autore Gene Luen Yang, in un'intervista di dicembre 2015, era giunto il momento di spogliare completamente Kal-El da tutto quello che era il contesto che normalmente l'aveva caratterizzato e raccontare storie nuove di un personaggio portato ad esprimersi all'estremo della propria essenza.

Ora che il New 52 volge al termine, vedremo se il personaggio tornerà a qualcosa di più familiare con Rebirth, oppure se si continuerà in questa direzione.
Il crossover Super League pare stia riportando Superman in contesti più riconoscibili agli occhi dei lettori.

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DC Comics: per Dan DiDio è finita l'epoca dei reboot

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Da quando la DC Comics si è stabilita in pianta stabile sulla West Coast degli Stati Uniti diversi sono stati i cambiamenti che si sono susseguiti sia tra i personaggi editi dalla casa editrice che tra gli stessi autori delle serie. Molti sono stati gli interventi del Co-publishers della DC, Dan DiDio, e di Jim Lee atti a pubblicizzare e meglio definire il nuovo corso di Superman, Batman e soci. In una recente rivista rilasciata a CBR queste sono state le parole di DiDio circa il reclutamento di nuove autori quali Marv Wolfman e Len Wein e un bilancio della situazione attuale.

"Stiamo cercando i migliori artisti per i migliori progetti. Guarda alle fumetterie: c'è una proliferazione di albi a fumetti. Puoi trovare circa 400 titoli ogni mese. Vogliamo essere certi che i migliori talenti portino avanti le nostre testate - stiamo cercando tra i talenti emergenti chiedendoci 'chi è il migliore per un nostro albo? La miglior interpretazione, la miglior voce, l'unico in grado di far crescere questo personaggio?'. Il nostro obiettivo è non trovarci mai nella posizione di dover ripartire, o rilanciare una serie, mai più. Al contrario. Quello che vogliamo realmente fare è costruire partendo dalle basi poste dall'esordio dell'universo New 52, prendere ciò che esisteva prima e integrarlo con questo, per offrirci la miglior interpretazione dei personaggi che crescono in maniera organica e fanno tutti parte di una grande continuity, questa è la DC Comics".

Finita la stagione delle Crisi, i nuovi crossover dell'universo New 52, come Trinity War, Forever Evil e l'ultimo Convergence sono stati molto più modesti, il che già suona come una piccola rivoluzione. Stesso discorso vale per quelli in corso di pubblicazione negli USA, Darkseid War e Robin War, i quali, però, hanno una trama ristretta ai soli personaggi coinvolti. Forse, in un'epoca in cui i reboot sono sempre più frequenti e gli story arc hanno vita molto più breve, quello di cui avrebbe bisogno la DC sarebbe una maggiore stabilità nello status quo dei personaggi e soprattutto creare una continuity più solida rispetto al passato.

Una ricetta questa che alla Marvel Comics hanno capito e applicato sin dagli inizi, cambiare per restare uguale a se stessi e, così, fidelizzare il lettore. L'illusione del cambiamento, concetto sdoganato da Stan Lee, papà dell'intero universo della Casa delle Idee, è forse il fattore principale per l'enorme successo che l'Uomo Ragno, Capitan America e Thor godono ancora oggi. Che sia arrivato il tempo in cui anche la DC applicherà la ricetta del sorridente Stan?

(Via ComicsBeat)

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New 52: chiudono oltre 10 serie

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Il mese di marzo 2015 per la DC Comics vedrà l'inizio di Convergence e, con Justice League 40, del crossover "Darkseid War" e l'epilogo di Multiversity di Grant Morrison. Ma vedrà anche la cancellazione di oltre dieci serie regolari, che andiamo qui ad elencare:

- Aquaman And The Others (col numero 11)
- Arkham Manor (col numero 6)
- Batwoman (col numero 40)
- Infinity Man And The Forever People (col numero 9)
- Green Lantern Corps (col numero 40)
- Green Lantern: New Guardians (col numero 40)
- Klarion (col numero 6)
- Red Lanterns (col numero 40)
- Secret Origins (col numero 11)
- Star-Spangled War Stories (col numero 8 )
- Swamp Thing (col numero 40)
- Trinity Of Sin (col numero 6)
- World's Finest (col numero 32)

Come si può notare terminano quattro testate che avevano esordito col New 52 ed è una vera ecatombe per i titoli associati all'universo di Lanterna Verde (al momento suddivisi in Italia in due testate). Non resta che stare a vedere quale sarà la contromossa della DC Comics per riempire questo vuoto, se mai ci sarà.

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