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La DC Comics perde 2 milioni di dollari rispetto alle previsioni

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La nuova rotta editoriale della DC Comics non sembra aver per nulla dato i suoi frutti e, rispetto alla previsioni, ha guadagnato 2 milioni di dollari in meno, come apprendiamo da Bleeding Cool. E questo significa che le ultime modifiche allo status quo dei personaggi non hanno proprio entusiasmato il pubblico. Tempo di ritornare al classico e solito ordinamento con Bruce Wayne nei panni di Batman e Superman nella sua tutina blu attillata.

Tra le mura della sede della casa editrice gira il detto “stop Batgirling and go back to meat and potatoes”, che si riferisce allo smettere di sperimentare con i personaggi in maniere poco consone rispetto al trend della DC e ritornare al classico universo, così come lo abbiamo sempre conosciuto, almeno per quanto riguarda i personaggi principali. Ironicamente il “stop Batgirling”, che si riferisce proprio alle novità introdotte per il personaggio di Batgirl, non poteva essere più sbagliato in quanto sia la serie cartacea che la versione del digitale vendono piuttosto bene, come per Harley Quinn, che quindi dovrebbero essere tra le poche serie a rimanere invariate. Molte altre testate invece potranno anche chiudere i battenti.

Sono soprattutto i capostipiti e le icone principali a passarsela maluccio, vedasi appunto Batman e Superman. Diciamo però che da questo autunno si punta a una ricrescita, facendosi trainare da quel Dark Knight III di Frank Miller su cui puntano tutti.
Quindi, va bene sperimentare, modificare lo stile, uscire dai soliti schemi, ma forse il pubblico non gradisce che questo avvenga necessariamente e forzatamente su tutta la linea e su tutte le testate.

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Ci ha lasciati Yvonne Craig, la Batgirl degli anni '60

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È morta all'età di 78 anni, per un cancro al seno, Yvonne Craig, la mitica Batgirl degli anni '60. Principalmente nota per il suo ruolo nella serie di Batman con Adam West, i fan ricordano la bella Yvonne anche per aver interpretato Marta, la schiava mentalmente instabile di Orione, nell'episodio "Il sogno di un folle" della terza stagione di Star Trek.

Nata a Taylorville il 16 maggio 1937, Yvonne Joyce Craig (questo il suo nome completo), dopo la carriera cinematografico e televisiva, si è dedicata al mondo degli affari, lavorando come produttore nell'ambito degli spettacoli musicali e lavorando nel campo immobiliare.

Di seguito, un filmato con alcune scene di Batgirl dal telefilm Batman:

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Cancellata per proteste la variant di Batgirl del Joker ispirata a The Killing Joke di Alan Moore

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La settimana scorsa vi abbiamo mostrato le 25 variant cover che la DC ha deciso di dedicare al Joker in occasione del 75° anniversario della sua prima apparizione. Ha suscitato, però, molte critiche la variant di Batgirl #41, ad opera di Rafael Albuquerque, che vi mostraimo qui di seguito.

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Il disegno, infatti, è ispirato a alla celebre storia di Alan Moore e di Brian Bolland Batman: The Killing Joke del 1988 in cui Barbara Gordon/Batgirl viene colpita e paralizzata dal Joker. Ed è stato comunemente interpretato, anche se non definitivamente stabilito all'interno della storia, che il personaggio è stato anche violentato sessualmente.

La cover ha susciato critiche da parte dei fan perché ricorda un periodo buio della storia del personaggio a differenza di quello attuale molto più solare ad opera del team creativo composto da Cameron Stewart, Brenden Fletcher e Babs Tarr. Così, dopo vari editoriali critici e il lancio dell'hastag #changethecover, la DC Comics ha deciso di non stampare la copertina.

"La mia intenzione era di non ferire o scontentare nessuno attraverso la mia arte" ha dichiarato Albuquerque, "Per questo motivo, ho raccomandato alla DC di non pubblicare la cover". L'artista specifica: "La mia varian di Batgirl è stata progettata per rendere omaggio a un fumetto che ammiro molto, e che so essere uno dei preferiti di molti lettori. The Killing Joke fa parte del canone di Batgirl e, artisticamente, non ho potuto evitare di ritrarre il rapporto traumatico tra Barbara Gordon e il Joker. Per me, era solo una cover raccapricciante che ha riportato qualcosa dal passato del personaggio che ero in grado di interpretare artisticamente. Ma è ormai chiaro che per gli altri ha toccato un nervo molto importante. Io rispetto queste opinioni e, nonostante la discussione possa essere considerata giusta o sbagliata, nessuna di esse può essere screditata".

La DC, ha così risposto:
"Pubblichiamo fumetti sui più grandi eroi del mondo, e sui cattivi più cattivi che si possa immaginare. Le variant cover del Joker per giugno sono una celebrazione per il suo 75° anniversario.
Indipendentemente dal fatto che i fan possano apprezzare l'omaggio di Rafael Albuquerque a The Killing Joke di Alan Moore o lo trovino in contrasto con l'attuale tono dei fumetti di Batgirl, le minacce di violenza e le molestie sono sbagliate e non hanno alcun posto nei fumetti o nella società. Difendiamo il nostro talento creativo, e su su richiesta di Rafael, la DC Comics non pubblicherà la variant di Batgirl".

E voi, cosa ne pensate?

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Bat-Girl finisce nel ciclone per un villain transessuale

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Il team creativo di Batgirl, formato da Cameron Stewart, Brenden Fletcher e Babs Tarr, è finito nell'occhio del ciclone a causa di una scelta narrativa che ha innescato l'ennesima accesa discussione sul mondo dei comics. Entrando nello specifico, nella pagine di Batgirl #37, uscito negli USA lo scorso mercoledì 10 dicembre, Barbara Gordon/Batgirl, offronta una sua emulatrice decisamente troppo appariscente.

Andando avanti nella lettura, scopriamo che, nascosto dietro strass, paillettes ed una vistosa parrucca rossa, si nasconde l'artista Dagger Type, una drag queen mentalmente instabile. La reazione della nostra eroina di fronte a questa scoperta è tutto tranne che al passo con i tempi, evidenziando l'utilizzo, da parte degli autori della serie, dei soliti, ed anacronistici, stereotipi del personaggio transgender (l'isteria, il look eccessivo, oltre al mascara pronto a colare a causa delle lacrime di Type).

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Immediate sono state le reazioni della stampa. Segnaliamo un articolo da Autostraddle, dall'esplicativo titolo "Come Batgirl #37 ha distrutto un anno e mezzo di positiva rappresentazione dei Trans in una sola pagina": "In questo ultimo numero, non solo gli scrittori giocano con alcuni tropi transmisogini molto pericolosi, ma buttano dalla finestra lo sviluppo del personaggio di Barbara Gordon e la trasformano da miglior amica ed alleata di una transgender, a transofobica definitiva", con riferimento alla run di Gail Simone, nella quale viene introdotto il personaggio di Alysia Yeoh, personaggio transgender per nulla stereotipato e il positivo rapporto tra le due.

A cercare di spegnere una polemica, che come spesso accade quando si tratta di infangare il mondo dei comics assume connotati eccessivi, ci hanno pensato gli stessi autori, che nella giornata di domenica hanno diffuso il seguente tweet:

"Stiamo ricevendo reclami per questo numero e ascoltando attentamente le reazioni con grande preoccupazione.

Potremmo andare avanti per giorni e giorni cercando di spiegare le nostre intenzioni per quest'albo e per il personaggio di Dagger Type, e cosa volevamo raggiungere o non. Ma, le nostre intenzioni non vanificano la legittimità delle vostre reazioni a questa storia. Queste reazioni sono oneste e sentite, e sussistono indipendentemente dalle nostre intenzioni creative, e non vogliamo eliminarle.

Invece, vogliamo ammettere le ferite e le offese che abbiamo causato, e porgere le nostre sentite scuse. Siamo profondamente turbati dalle reazioni a questo numero e ne abbiamo fatto un punto di seria discussione tra noi. Mentre ci aspettavamo un grado di controversia circa l'identità e il processo artistico che questa storia voleva evocare, solo adesso realizziamo che la rappresentazione di questo personaggio è difettosa, per alcuni elementi della storia che hanno richiamato ai lettori quei meschini e fuorvianti tropi che associavano espressioni drag e gender con duplicità.

Siamo profondamente dispiaciuti per aver sconvolto i lettori che hanno creduto in noi. Ma siamo in debito con quelli che si sono alzati per gridare la loro prospettiva su storie come questa. Il loro commento ci conduce verso una narrazione universalmente migliore, per noi e per gli altri, e speriamo di innalzare il nostro standard per il futuro. Saluti, Cameron Stewart, Brenden Fletcher, Babs Tarr".

In un periodo storico come il nostro, in cui le polemiche divampano per un nonnulla, la penosa querelle che ha visto protagonista la cover di Spider-Woman, realizzata da Milo Manara, e in cui per una stragrande maggioranza della popolazione le unioni gay sono ancora viste come un cancro per la stabilità della famiglia, vedi la censura per i matrimoni gay, e i casi esplicativi che hanno coinvolto Archie e Astonishing X-Men #51, quello commesso da Stewart, Fletcher e Tarr è proprio un clamoroso autogol. Basteranno le scuse degli autori a fermare questa vicenda? Basterà questo gesto sentito e spontaneo a bloccare le accuse contro un media, quello del fumetto, che, invece, ha sempre dimostrato una maggiore apertura verso tematiche considerate dalla moltitudine come dei taboo?

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