Xavier Institute for Higher Learning

Nei corridoi sotterranei dell’istituto non c’è più luce. Nemmeno i generatori di emergenza funzionano più, lasciando gli Young X-Men nel buio totale.

-Che è successo? State tutti bene? – chiede Madrox, che si trova dall’altra parte della porta blindata che impedisce l’accesso alla stanza di Cerebro.

-Surge si è messa al collo l’aggeggio di Amadeus, poi è caduta e si è spento tutto! – risponde Cloud-9.

-La tiro io fuori di lì, prof! Qualcuno riesce a vedere dove è caduta Surge? Potrei romperle le ossa se la calpestassi – nota Rockslide, camminando con estrema cautela verso Cerebro.

-L’ho trovata. Oddio, non sta respirando! Cosa facciamo!? – si preoccupa Mercury.

All’interno della stanza di Cerebro, Amadeus Cho commenta con un filo di voce:

-No...non è possibile...

Madrox lo afferra per le spalle, ordinando con voce ferma:

-Riprenditi, Amadeus, e spiegami che cosa hai fatto.

-Il varistore positronico sta scaricando l’energia elettrica di Surge in un’altra dimensione. Non avevo idea che potesse farle del male, lo giuro!

-Cosa succede se rimuoviamo il varistore?

-Non lo so! Il varistore non sarà più in grado di scaricare l’elettricità...potrebbe rilasciarla tutta in un colpo, oppure Surge potrebbe riassorbirla. Ma se ha assorbito tutta l’energia della base, non c’è modo di sapere...

-D’accordo, basta così. Mercury, distruggi quell’affare! E state tutti indietro!

Mercury trasforma le mani di metallo liquido in un paio di cesoie, tagliando con facilità il varistore agganciato al collo di Surge.

Le luci si riaccendono all’istante, ma non è nulla rispetto alla luminosità emanata dal corpo di Surge quando la ragazza riapre gli occhi.

Mercury si salva solo grazie alla telecinesi di Satiro, che la allontana dalla compagna di squadra.

 

La porta di Cerebro si apre, ed Amadeus Cho corre fuori per raggiungere il resto della classe. Per evitare di sbattere il naso contro il petto roccioso di Rockslide si getta a terra, scivolandogli in mezzo alle gambe.

-Noriko, cerca di tenerti dentro l’elettricità il più a lungo possibile!

Rockslide afferra Amadeus per un braccio, impedendogli di avvicinarsi troppo a Surge.

-Hai un bel po’ di coraggio, a voler continuare a dare ordini.

-Lasciami andare, idiota! Noriko potrebbe aver assorbito tutta l’energia elettrica dell’intero Stato. Se la rilasciasse tutta in un colpo, potrebbe distruggere l’intera Scuola!

 

 

 

Descrizione: https://www.comicus.it/marvelit/images/loghi_storie/Young%20X-Men%202.jpg

#4

Marvel IT Presenta

Imparare a correre

Fabio Furlanetto

 

testi

 

rossointoccabile 

 

supervisione

 

Carlo Monni  

 

supervisore capo

 

Mr. T 

 

Presidente

 

Con:

Jamie Madrox (Uomo Multiplo)

Noriko Ashida (Surge)

Guido Carosella (Forzuto)

Cessily Kincaid (Mercury)

Theresa Rourke Cassidy (Siryn)

Abigail Boylen (Cloud-9)

Jamie Madrox (Uomo Multiplo)

Sooraya Qadir (Dust)

Jamie Madrox (Uomo Multiplo)

Julian Keller (Satiro)

Jamie Madrox (Uomo Multiplo)

Santo Vaccarro (Rockslide)

Kevin Ford (Wither)

Amadeus Cho

 

Xavier Institute for Higher Learning

Amadeus non termina la frase, distratto dalla crescente aura di elettricità che avvolge il corpo di Surge. Lei sta visibilmente faticando per mantenere il controllo, ma è una battaglia che sta evidentemente perdendo.

-Andatevene di qui...non ce la faccio più a tenermi dentro tutta questa corrente...

Ora è Madrox ad uscire dalla stanza di Cerebro, e la prima cosa che fa è dare ordini.

-Resisti ancora un po’, Noriko. Cloud-9, forma una nuvola il più densa possibile. Satiro, apri un varco per la superficie.

-Sissignore! – obbedisce Cloud-9.

-E’ impazzito? Ci saranno tonnellate di materiale da spostare – si lamenta Satiro.

-Non c’è tempo per discutere: sei un telecineta di classe alfa, puoi farcela se ce la metti tutta.

Julian Keller stringe i denti, concentrando tutta la propria energia mentale nelle mani. Può farcela, è vero: lui è il membro più potente del gruppo, no? Se riuscisse a salvare tutti, forse Rockslide la smetterebbe di prenderlo in giro per la sconfitta contro la Fabbrica di Carne.

E quale modo migliore per mettere al suo posto quel bestione di roccia che batterlo sul suo stesso terreno? Anche se Julian continua a pensare che l’idea di dare dei nomi ai propri attacchi sia stupido, varrà la pena solo per vedere la faccia di Rockslide.

L’energia attorno alle sue mani diventa visibile, per quanto è concentrata. Cloud-9 ha già pronta una nuvola di quasi un metro di diametro, e Surge è inginocchiata a terra stringendosi le braccia. Tutti gli occhi sono su Satiro.

-Hellfire...WAVE!!!

Un’onda di pura pressione psionica sfonda il soffitto, squarciando pavimenti e soffitti dei piani superiori fino ad aprire un varco che porta all’esterno della Scuola. Satiro soffia sull’indice di una mano, come se fosse una pistola fumante. E’ pronto a fare la propria battuta ad effetto, ma Surge gli rovina il tempismo lamentandosi:

-Non ce la faccio più! Sta uscendo!

-Rockslide, lancia la nuvola il più lontano possibile! Surge, rilascia tutta l’energia in un unico colpo quando la nuvola sarà ad una distanza sufficiente! E per una volta, niente...

Rockslide afferra la nuvola, che pesando un paio di quintali è sprofondata a terra, e la lancia attraverso il varco aperto da Satiro urlando:

-Fastball Special!

-...lasciamo perdere. Noriko?

Surge rilascia finalmente l’energia accumulata, impiegando tutte le proprie forze per concentrarla tutta in un unico fulmine. L’elettricità fluisce rapidamente all’interno della nuvola, che ha già raggiunto un’altezza di qualche chilometro, prima di esplodere.

 

Un piccolo appartamento a New York

Il Predatore osserva gli avanzi della propria colazione, disgustato. Il suo stomaco è pieno, ma questo pasto non ha placato la sua fame, né lo hanno fatto quelli degli ultimi giorni.

Sa bene che l’unica cosa che placherebbe la fame sarebbe un mutante; il gusto del braccio del doppio di Madrox che ha divorato giorni prima è marchiato a fuoco nella sua mente.

Quel Madrox è stato il suo quarto pasto da quando la Fame si è presentata; ciò che ha ottenuto da quel pasto, la capacità diventare intangibile, è ora uno dei suoi poteri permanenti. Ma questa è una magra consolazione se ogni fibra del suo essere brama altre vittime.

All’improvviso il Predatore avverte la presenza di un mutante, qualcosa che normalmente riesce a fare solo a pochi metri di distanza…ma questa volta è diversa. Il potere che avverte è così grande…potrebbe essere a chilometri di distanza.

Un potere così grande da poterlo saziare per diversi mesi, o forse per sempre. E se fosse la possibilità di tornare ad una vita normale, lasciandosi alle spalle questa terribile ossessione?

Basta pensare. L’uomo che un tempo si considerava un umano aveva il tempo per pensare, lui deve cacciare. Il Predatore ha fame e non si lascerà scappare questa preda.

 

Xavier Institute for Higher Learning

Surge apre lentamente gli occhi; piccole scariche di elettricità residua passano da una ciglia all’altra. Si mette a sedere sul letto, chiedendo a voce alta:

-Dove sono?

Anche Dust si sveglia, alzandosi dalla sedia posizionata ai piedi del letto. Non si era neanche accorta di essersi addormentata.

-Va tutto bene, Noriko, sei in infermeria. C’è stato un incidente con il dispositivo di Amadeus; come ti senti?

-Che cos’ho addosso? – chiede Surge, toccando il camice da ospedale e poi tastandosi il seno.

-Una femmina – si risponde da sola, guardando verso il basso e facendo una smorfia di disappunto – Hm, niente con cui mi possa divertire.

Dust è preoccupata: la conosce da poco, ma c’è qualcosa nella voce di Noriko che non quadra, ancora meno delle cose strane che sta dicendo. Recupera i due pesanti guanti metallici posizionati in fondo al letto, porgendoli alla compagna di classe:

-Penso che adesso vorrai i tuoi…

-Tieni quel metallo lontano da me! – urla Surge indicando Dust; senza che emetta una sola scintilla, questo gesto scaraventa Sooraya dall’altra parte dell’infermeria. E’ solo il suo istinto che la fa trasformare in sabbia prima di colpire la parete, altrimenti con una forza del genere si sarebbe procurata una commozione cerebrale.

Ritornando in forma umana, Dust allunga una mano verso l’interfono:

-Dottor Madrox, penso dovrebbe… - inizia a dire, senza poter completare la frase perché tramutata in una statua di vetro.

-Madrox? Sono tornato a Muir? – si domanda Surge, o meglio ciò che la sta possedendo, scendendo dal letto.

 

Nella stanza adiacente, Madrox sta controllando la cartella clinica di Surge; l’ha scritta lui stesso, basandosi sull’esperienza accumulata da doppi che si sono laureati in medicina in tre università diverse. La sua prognosi è che la ragazza abbia semplicemente perso i sensi perché il varistore l’ha completamente prosciugata dall’energia elettrica che il suo corpo genera naturalmente, ma la medicina mutante è notoriamente un campo dove le sorprese non mancano mai.

Quando sente un pesante colpo contro il muro e poi l’allarme suonato da Dust, corre immediatamente in infermeria per capire che cosa stia succedendo.

-Sooraya, stai bene? – chiede, affondando nel pavimento che si è appena trasformato in cemento fresco.

-Cosa diavolo mi avete fatto, Madrox!? – protesta Surge, rilasciando una scarica elettrica che fa saltare per aria metà della strumentazione medica.

-Noriko, qualsiasi cosa ti stia succedendo, possiamo gestirla assieme – cerca di rassicurarla.

-Smettetela di chiamarmi così. Il mio nome è Proteus – protesta la ragazza.

 

Hell’s Kitchen

Lei si chiama Layla Miller e sa molte cose. Sa che una ragazzina della sua età non dovrebbe aggirarsi a quest’ora del mattino in un quartiere poco raccomandabile, ma sa anche perché deve farlo.

In fondo al vicolo c’è un negozio, lo Stan’s Amazing Universal Store; solamente le lettere M, I e T sono illuminate. Layla sa perché questo è importante, e si nasconde nell’ombra nonostante non ci sia nessuno.

Lo fa perché sa che un uomo di colore dalla giacca sportiva bianca con cappuccio si sta per teletrasportare in questo vicolo; sa anche che presto sarà chiamato il Predatore, e sa che le tremano le ginocchia solo a guardarlo.

Il Predatore si guarda attorno, incerto del perché i suoi sensi lo abbiano portato qui. Anche se Layla sa che l’aver avvertito l’energia di Proteus ha saturato le sua capacità e gli sta impedendo di notare la sua presenza, non può fare a meno di avere paura.

Il Predatore passa attraverso la porta del negozio; il minuto e mezzo che passa lì dentro sembra un’eternità. Finalmente esce dal negozio, ma invece di passare attraverso la porta non solo la apre con la maniglia ma si dimentica addirittura di richiuderla. Pensa ancora come un umano.

Layla tira un sospiro di sollievo. Il destino dell’universo sarebbe stato molto diverso se quella porta fosse rimasta chiusa; lei ovviamente lo sa perché è Layla Miller, ma non le piace comunque essere preda degli eventi come qualsiasi altro essere umano.

Il Predatore si guarda intorno, per poi fissare lo sguardo sull’invisibile portale che si trova nel vicolo: deve aver capito che Proteus proviene dall’universo MUSA, e si incammina per poi svanire nel portale.

Senza perdere altro tempo, Layla si intrufola nel negozio ed ha cura di chiudersi dentro a chiave. Per sua fortuna, sarà presto molto lontana dal Predatore.

[ritrovate Layla Miller su Crossover #2]

 

Xavier Institute for Higher Learning

Proteus esce dall’infermeria calpestando la testa di Madrox, spingendolo all’interno del cemento. Mentre cammina con sicurezza a piedi scalzi per il corridodio, il camice da ospedale attorno al corpo di Surge cambia molecola per molecola in jeans e maglietta.

-Meglio. Non capisco perché non riesco ad uscire dal corpo di questa ragazza, ma meglio non attirare troppo l’attenzione.

Una donna dai capelli rossi esce di corsa da una delle stanze, visibilmente preoccupata.

-Noriko, che cosa ci fai…

-Ripensandoci – riflette Proteus ad alta voce, tramutando l’aria attorno a Siryn in serpenti – La segretezza non è il mio stile.

Siryn si toglie di dosso i serpenti con l’onda d’urto di un colpo sonico altamente localizzato, osservando gli animali ritornare ad essere composti di polvere. Quando rivolge nuovamente lo sguardo verso Surge, la ragazza sta indicando la nuova scritta che è comparsa sulla maglietta: PROTEUS.

-Ecco, così è un po’ più chiaro?

-Chiarissimo – risponde Theresa, facendo un ampio respiro per prepararsi a mettere al tappeto l’avversaria con un colpo sonico.

-Suono? Ma per piacere – la schernisce Proteus, che con un gesto distratto trasforma l’aria attorno a Siryn in acqua.

-Ah, non ci sono più gli X-Men di una volta – ridacchia continuando a camminare con tutta calma.

 

Dall’altra parte della Scuola, Satiro e Rockslide si stanno dirigendo verso l’infermeria.

-Secondo me dovresti provarci – ribadisce Satiro.

-La telecinesi ti fa male al cervello.

-No, davvero! Lei si trasforma in sabbia, tu sei fatto di roccia, secondo me ci sta.

-Seriamente, Julian, Dust? Avrei più successo con una suora, dai.

-Una suora che sotto quel burqa ha delle forme niente male, e non provare a dirmi che non l’hai notato.

-Non è un burqa, e comunque se ti piace tanto provaci tu.

-Nah, io non sono disperato come te, Vaccarro.

-Sei un gran bel figlio di buona donna, lo sai vero Julian?

-Puoi sempre provarci con Mercury; diamine, se non fosse fatta di metallo ci avrei già provato io. Oppure Cloud-9 se ti piace il tipo ragazza della porta accanto.

-Credevo che Cloud-9 avesse una cotta per te.

-Come tutte le ragazze della scuola, ma io sto puntando in alto. Ora che Amadeus l’ha quasi uccisa, posso fare la mia mossa con Noriko.

-Surge? Quella ti odia a morte, amico! Se non avesse paura di finire in punizione ti avrebbe già fulminato le…

-Tu non conosci le ragazze, Vaccarro, sotto sotto Noriko è pazza di me.

Subito dopo questa frase, i due ragazzi aprono la porta che conduce al corridoio dove si trova l’infermeria; a diversi metri di distanza, Surge stringe le mani attorno al collo di Siryn.

-Noriko! – esclama Satiro.

-VI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI COSI’!!! – urla Proteus, indicando i due mutanti con un ampio gesto teatrale.

Il pavimento si squarcia a metà, aprendo una voragine che scende di diversi metri; Satiro solleva telecineticamente se stesso e Rockslide per evitare di precipitare, mentre attorno a loro anche il resto della Scuola è spaccato a metà.

-Come stavo dicendo – dice Satiro – Hai detto che non vuoi provarci con Mercury, giusto?

 

Guido Carosella alias Forzuto bussa alla porta di Amadeus Cho, ancora incerto su cosa dirà una volta aperta la porta. Ha seguito Madrox in questa faccenda dell’insegnamento, ma non si è mai trovato particolarmente a suo agio con gli adolescenti; non gli sembra giusto ingannargli facendogli credere di saperne più di loro.

Dopo aver bussato un paio di volte e non ricevendo risposta, Forzuto scardina la porta con una frazione della propria forza, senza sfasciarla.

-Okay Amadeus, ti do dieci secondi per renderti presentabile e poi entro.

Dopo aver contato fino a dieci, Forzuto fa irruzione trovando qualcosa che non si aspetterebbe dalla camera di un adolescente: la televisione è accesa, ma il ragazzo non sembra farci attenzione mentre scrive rapidamente un’equazione dietro l’altra su un bloc notes.

-Wow, è davvero un’altra generazione. Hey, conosco quella tizia in televisione – realizza, notando che Amadeus sta seguendo un servizio in cui Trish Tilby sta intervistando un’altra Trish Tilby.

-Come potete vedere da queste immagini, alcune persone sono apparse all’improvviso in questo vicolo; sembra che ci sia una sorta di portale invisibile che mette in comunicazione questa città con…con un’altra città non esattamente identica. Trish?

-Da quanto abbiamo potuto capire, le due città fanno parte di due linee temporali parallele: nel vostro universo, per esempio, lo SHIELD è stato rimpiazzato dalla HAMMER e gli Skrull hanno invaso la terra. Da dove provengo io, invece, sono stati i marziani a cercare di conquistare il mondo.

-In quello che è stato chiamato “universo MIT” nell’articolo di Frontline.com che ha dato per primo la notizia, per esempio, la cosiddetta Guerra Civile…

-Solo a New York – scuote la testa Forzuto.

-E’ un portale interdimensionale: una specie di varco tra universi – spiega Amadeus.

-Ragazzino, sono un super-eroe, lo so cos’è un portale interdimensionale.

-Quello che forse non sai è questo – risponde Amadeus mostrando all’insegnante una delle pagine dei suoi appunti, con una formula sottolineata sei volte.

Forzuto si gratta la testa, non riconoscendo nemmeno uno dei simboli.

-Non sono un granché in algebra, a dirla tutta…

-Ho calcolato che il portale che si è creato ad Hell’s Kitchen si è posizionato direttamente tra la nostra dimensione ed il mare di Dirac a cui ho collegato il varistore; è stato questo a creare l’interferenza.

-E lo hai capito guardando un servizio in televisione?

-No, dal servizio ho stimato il diametro del portale, poi sono bastate alcune equazioni Richards; la notazione Pym è molto pratica per calcolare l’orientamento pluridimensionale. Il punto è che per bloccare in quel modo il funzionamento del varistore qualcosa dev’essere passato da quella dimensione alla nostra.

-In altre parole potremmo avere un intruso nella Scuola?

Proprio mentre Forzuto comincia a capire di cosa sta parlando Amadeus, o meglio di quali sono le conseguenze, qualcosa scuote l’intero edificio. La stanza si inclina pericolosamente ed il pavimento inizia a squarciarsi in due; Forzuto afferra lo studente e salta nello squarcio, atterrando al piano di sotto.

 

Una volta atterrato, Forzuto si trova davanti una Surge avvolta da scariche elettriche; di fronte a lei Satiro e Rockslide sono schiacciati contro una parete, come se la gravità si fosse inclinata di 90°.

-Proteus? – esclama Forzuto, leggendo la maglietta della ragazza.

-Finalmente – si congratula Proteus, centuplicando la forza di gravità attorno a Forzuto. Mentre lo fa, la Scuola si ricompone: le due metà separate si riuniscono, come se il tempo fosse stato riavvolto.

-Non può concentrare il suo potere in più direzioni alla volta, attaccatelo adesso! – realizza subito Amadeus.

-Questo è davvero ridicolo – commenta Proteus.

-No, per una volta tanto il secchione ha ragione – risponde Satiro, pronto a rallentare telecineticamente il flusso di sangue al cervello dell’avversario per fargli perdere i sensi; si ferma, però, quando capisce di essere appena stato trasformato in uno stato di pietra simile a quello di Rockslide.

-Non avevo finito – prosegue con sdegno Proteus, allargando le braccia.

Madrox resta bloccato a metà durante uno sdoppiamento, così come le particelle della tempesta di sabbia che poco prima era Dust restano sospese a mezz’aria e Siryn è ferma tra una boccata d’aria ed una massa d’acqua che la insegue per inghiottirla nuovamente.

Il tempo si è fermato, e Proteus può camminare indisturbato.

-Come dicevo, è ridicolo. Avete una vaga idea di che cosa sono? Di che cosa posso fare? Posso piegare la realtà al mio volere, potrei raschiarvi la pelle dalle ossa oppure trasformarvi in vermi. Sono il mutante più potente del mondo, e questo è il meglio che riuscite a mandarmi contro? Un paio di falliti e qualche dilettante? Dove sono i vostri campioni, i vostri eroi? Non c’è nessuno che se la senta di combattere un dio?

In tutta risposta, Proteus riceve un pugno sul naso. Mentre le perde sangue ed elettricità dal naso, il tempo riprende a scorrere all’improvviso…e Proteus fa un passo indietro.

 

A colpirlo è stata Mercury, che sembra altrettanto sorpresa di esserci riuscita. Abbastanza sorpresa, infatti, da non aver pensato a cosa fare una volta colpito il nemico.

-Ah…ora dovresti andare al tappeto, giusto?

-Metallo. Odio il metallo – ringhia Proteus; il corpo di Surge che sta possedendo rilascia una scarica di elettricità direttamente nel corpo di Mercury, che inizia a cambiare forma in modo incontrollato.

Solo un campo telecinetico di Satiro impedisce alla massa di lame che poco prima era la sua compagna di classe di fare una piccola strage.

Allertati dal caos della battaglia, un’altra dozzina di studenti si sta dirigendo verso l’infermeria. Proteus sa di poterli sconfiggere tutti quanti, naturalmente, ma sa anche di non aver ancora recuperato tutte le proprie energie mentali.

-Direi che è stato abbastanza divertente, ma ora ho altro da fare – dice alzandosi in volo, passando attraverso il soffitto che si fa da parte per lasciarlo passare.

 

Gli effetti del suo potere svaniscono non appena smette di concentrarsi, ma per i mutanti sconfitti che si è lasciato alle spalle è una magra consolazione.

-State tutti bene? – è la prima cosa che Siryn chiede, dopo aver finito di tossire.

-Andrà meglio tra un momento – risponde Satiro, sollevando telecineticamente Amadeus e facendolo volare verso di sé.

-Julian! – lo rimprovera Madrox, senza effetto: il ragazzo è davvero infuriato.

-Che cosa le hai fatto, umano? Stava benissimo prima del tuo esperimento!

-Strangolare…me…non serve… - è tutto ciò che Amadeus riesce a dire, dato che il campo telecinetico inizia a comprimere la trachea.

Rockslide appoggia una mano sulle spalle di Satiro, cercando di convincere l’amico a fermarsi:

-Dai, Darth Vader, lascialo andare. Abbiamo altro da fare adesso.

Senza dire altro, Satiro lascia cadere a terra il compagno di classe senza troppa delicatezza e si rivolge a Madrox:

-Prof, dobbiamo andare a salvarla.

Madrox si rende conto che tutti i presenti stanno guardando lui, e capisce il perché: si aspettano che li guidi in una missione di soccorso. La sua parte razionale gli dice che non dovrebbe mandare dei ragazzini inesperti contro un nemico del calibro di Proteus, ma la parte di lui che è stata un ragazzino inesperto sa che impedirglielo sarebbe anche peggio.

-Okay, ragazzi, vi voglio pronti in uniforme sul Blackbird in cinque minuti. Proteus non indossa i guanti di Surge, quindi il suo corpo sta generando continuamente energia elettrica; non sarà difficile da trovare.

Per un secondo, gli studenti restano impressionati; non hanno mai visto il loro insegnante prendere il comando in questo modo. Dura solo un secondo, però, perché subito dopo tutti si dirigono verso le proprie stanze.

Forzuto e Siryn si avvicinano a lui, e Madrox ne approfitta per chiedere ad entrambi:

-Ditemi che non sto per mandare un’altra generazione di mutanti a morire in una stupida battaglia con un pazzo omicida.

Gli altri due insegnanti si guardano perplessi, incerti su cosa rispondere.

 

In cielo

In piedi su una nuvola trasformata in tappeto, Proteus osserva il corpo di Surge in uno specchio ricavato dall’aria.

-Se tu avessi qualche anno in più, ragazzina, la situazione potrebbe essere più divertente per entrambi. Ma tutto sommato non mi posso lamentare, giusto? Del resto, questo corpo sta resistendo alle mie energie molto meglio di quello in cui sono nato o tutti quelli che ho indossato in passato…usare il mio potere è più semplice che mai, e non devo preoccuparmi di cambiare ospite. Immagino di potermici abituare. Sarò anche bloccato nel corpo di una sedicenne, ma sono sempre il mutante più potente del mondo: posso fare qualsiasi cosa.

Proteus osserva la città di New York dall’alto, avvolto dalle scariche elettriche generate naturalmente dal corpo che sta possedendo.

-Hai dei ricordi interessanti, ragazzina. Questo non è il mio universo, vero?

Proteus sorride.

-Mi piaci, ragazzina. Ucciderò gli X-Men del tuo universo solo dopo essermi occupato di quelli del mio.

 

CONTINUA!!!

 

 

Nel prossimo numero: battesimo del fuoco per gli Young X-Men contro Proteus, il Predatore…e gli X-Men?