MARVEL IT PRESENTA

SCELTE

di Mickey

* * *

 

Nota: questa storia si svolge semplicemente dopo Vendicatori per sempre.

 

Per l'Intelligenza Suprema dei Kree era stato un vero e proprio colpo di fortuna riuscire a rimaterializzare davanti a sé il Cristallo dell'Eternità, l'artefatto in grado di conferire pieno potere sullo scorrere del tempo. Stava elaborando migliaia di ipotesi ogni secondo, vagliando l'uso più ragionato e proficuo che potesse fare con uno strumento del genere nelle proprie mani.

Gli venne in mente di saggiare la psicologia degli eroi terrestri, che tante volte aveva avuto occasione di fronteggiare. L'idea era scaturita dall'episodio nel quale Capitan America, in possesso del Cristallo, aveva rinunciato a correggere tutti gli errori del passato. I maggiori eroi terrestri sarebbero stati di quell'avviso? Decise di scoprirlo.

Facendo leva sulle proprie facoltà mentali, l'Intelligenza evocò gli eroi che aveva intenzione di esaminare, prelevandoli dal pianeta Terra durante il sonno. Nel giro di un secondo erano davanti a lui... Capitan America, l'Uomo Ragno, Mr.Fantastic, Devil, Thor, Dr.Strange e Iron Man. Alquanto spaesati, ma bastò una scarica telepatica per farli ambientare.

"Benvenuti, eroi... oggi, grazie a questo" disse, facendo cenno con lo sguardo verso il Cristallo "le vostre qualità morali verranno valutate".

"Tu... hai il Cristallo dell'Eternità?" chiese sconcertato Capitan America nel vedere uno strumento così potente in mani così pericolose.

"Certo, Capitano... ma oggi voglio metterlo a vostra disposizione. Vi pongo un'alternativa: potrete fare in modo di non essere mai diventati eroi o potrete bandire il vostro peggior nemico dalla realtà... sta a voi la scelta."

"Come? Fare in modo di...." cercava di capire un disorientato Uomo Ragno.

"Uomo Ragno, potrai fare in modo che nessun ragno radioattivo ti abbia mai punto... o che tuo zio Ben si salvi... o che Norman Osborn non sia mai nato. Vedi, eroe, se il ragno non ti avesse punto, non avresti avuto i tuoi poteri e tutti i tuoi problemi sarebbero risolti in partenza. Se tuo zio si fosse salvato, a quest'ora probabilmente saresti ricchissimo, sfruttando le tue abilità e il tuo alter ego nello show business. O potresti essere l'Uomo Ragno, ma risparmiarti la morte di Gwen Stacy, la tragicommedia dei cloni, la morte prematura di tua figlia, l'inganno circa la morte di tua zia, perpetrati da Norman Osborn stesso, o addirittura l'inganno del ritorno dei tuoi genitori, orchestrato da suo figlio Harry..."

"Tu... sei entrato nella mia testa... hai preso tutte queste informazioni..." erano le parole del Ragno.

"Potevo farlo e l'ho fatto. Ora sta a te la scelta."

Gli altri eroi guardavano perplessi Peter Parker. Nella sua testa, migliaia di pensieri si affollavano, venivano dibattute complesse diatribe etiche e morali su quello che poteva fare, sulle tragedie che poteva evitare. Scartò subito le ipotesi che compromettevano la sua esistenza come eroe: aveva salvato troppe vite, non poteva cancellare tutto solo per scrollarsi di dosso un pesantissimo fardello, l'enorme responsabilità che comportava l'essere un eroe. Ma estromettere Norman Osborn dalla realtà... solleticava il suo io più egoistico.

"Ragno, vedo che sei molto dubbioso... ti lascerò tempo per decidere... e tu, Reed Richards, impediresti il viaggio tra le stelle che ha reso te e i tuoi amici quello che siete? O impediresti la venuta al mondo del Dr.Destino?" fu l'inquietante quesito dell'Intelligenza Suprema.

"Se i Fantastici Quattro non fossero nati, probabilmente la Terra a quest'ora sarebbe un cumulo di macerie... l'abbiamo salvata molte volte dalla distruzione, una su tutte durante l'avvento di Galactus. E per quanto riguarda Destino... non ne avrei nessun diritto e inoltre la nostra competizione è stata uno stimolo per il mio intelletto, sin da quando eravamo semplici amici. La mia risposta è no a tutti i livelli."

"Hai fatto la tua scelta, Mr.Fantastic. Sei dello stesso avviso, Matt Murdock? Non aspiri a vedere ancora la luce del sole? Se no, rinunceresti volentieri alla presenza di Kingpin, che tanto si è accanito contro di te, in questo mondo?"

L’avvocato fece mente locale sui quesiti dell’alieno. Aveva intenzione di rifiutare subito, ma voleva riflettere su cosa avrebbe comportato quel gesto… per esempio Karen Page non sarebbe mai morta, perché Kingpin non avrebbe potuto vendere il segreto della sua identità a Mysterio. Ma nei panni di Devil aveva salvato delle vite. E le vite che aveva spento Kingpin con la sua attività criminale le avrebbe spente qualche altro boss criminale… le disgrazie dovute al suo essere eroe erano solo sue, non poteva privare Hell’s Kitchen del suo protettore solo per il proprio tornaconto. “No, non ci rinuncerei volentieri… non in questo modo. Il mio Dio ci ha dato il libero arbitrio e tutti, anche esseri come Kingpin o i nemici dei miei colleghi, hanno il diritto di esercitarlo, senza che io o loro impediscano di farlo”.

"Come vuoi… Dio del Tuono, non posso parlare della tua genesi come dio mitologico, perché non potevi evitarla... ma pensa a quanto sarebbe stata più serena la tua eterna esistenza se tuo padre Odino non avesse mai adottato il tuo fratellastro Loki, che nutre così tanto odio nei tuoi confronti."
”Dicoti no, alieno! Confido nella suprema saggezza del Padre degli Dei… se in antiche ere adottò il malvagio Loki, avrà avuto ottime ragioni.”

"Steve Rogers... sei il più fortunato, perché stai avendo una seconda possibilità. Hai già rinunciato ad impedire l'esistenza stessa di Adolf Hitler, che non solo avrebbe risparmiato la vita a milioni di persone, ma ti avrebbe fatto rimanere un ragazzo normale... sei così ancorato ai tuoi ideali di libertà da sacrificare milioni di vite umane, tra ebrei e soldati caduti sul campo, pur di non tradirli?"

"Sì... il libero arbitrio è il valore più grande che io riconosca... sarebbe facile prevenire la Seconda Guerra Mondiale, il genocidio degli ebrei e tutti i mali della dittatura nazista, ma ho già dimostrato, distruggendo il Cristallo, che andrebbe oltre ogni mio più radicato principio… non solo rifiuto la tua offerta, ma ti assicuro che ti priverò di un artefatto tanto potente!”
”Calma, Capitano… il gioco non è ancora finito… Stephen Strange, sarebbe bello essere ancora un ricco e abile chirurgo, vero? O in caso contrario, evitare tutte quelle tediose battaglie con l’entità chiamata Dormammu?”
”Prima dell’incidente ero un uomo molto avido e poco rispettoso del prossimo… diventando un mago ho scoperto i veri valori della vita. E se non avessi mai combattuto Dormammu, non avrei mai conosciuto Clea, la donna della mia vita”

“La buttiamo sul sentimentale… e tu, Anthony Stark?”
”Concordo con il dr. Strange… anch’io prima dell’incidente al cuore, ero un uomo d’affari senza scrupoli, un avido mercante d’armi… solo dopo aver creato Iron Man ho visto il lato positivo della tecnologia e ho imparato a riconsiderare la dignità degli altri… e se mi chiedi se vorrei bandire il Mandarino da questa realtà, bè… sono troppo umile per poter decidere della vita altrui”

“Bene… ma il tuo collega Uomo Ragno deve ancora decidere”.
Peter Parker sentì, ancora una volta, gli sguardi degli altri eroi addosso. Avevano tutti rifiutato subito l’offerta dell’Intelligenza Suprema. Perché esitava tanto a rifiutare nettamente un compromesso tanto meschino? Si rese conto di essere il più umano e il più vulnerabile degli eroi. Ma non voleva e non poteva cedere. Certo, nessuno avrebbe ricordato quell’evento, visto che la storia sarebbe stata riscritta. Ma non poteva vivere neanche un solo istante di vigliaccheria e debolezza.
”Avevo già deciso prima che iniziassi a parlare… non se ne parla.”

“Bene… vedo che siete dei perfetti eroi, per il vostro pianeta. Peccato che, per colpa della vostra integrità morale, il vostro pianeta è destinato a perire… arrivederci, eroi.”

Con quelle parole, li riportò sulla terra, dimentichi di tutto quello che era avvenuto al suo cospetto.

 

FINE?

 

Note

Ringrazio Fabio Volino per la collaborazione a questo anomalo racconto.