In un mondo distante dal nostro solo il battito di un cuore… o il morire di un sogno… si combatterà una delle più dure battaglie di sempre per i campioni della giustizia. Il prezzo da pagare sarà la consapevolezza che qualcosa è irrimediabilmente cambiato in loro, qualcosa che non potrà più essere ripristinato come era un tempo.

 

MARVELIT presenta:

 N.F.4 

di Yuri N. A. Lucia

 

Gioco di specchi

 

 

Il molo era divenuto un mattatoio in miniatura quando il corpo d'assalto speciale aveva cercato di violare l'istallazione del quartetto. Alcuni colpi deviati dai campi di forza erano finiti sull'autostrada del west side provocando diversi feriti.

"Molto intelligente da parte loro"

Considerò ad alta voce Saul

"un campo di spostamento di fase che rende inutili i nostri tentativi di teleportare via tutto l'edificio. Sembra proprio che dovremo usare le maniere forti per stanare il target da lì."

"Credevi sarebbe andata in modo diverso? Pensavi davvero che avrebbero lasciato sguarnita di qualsiasi protezione una loro base, anche se secondaria?"

"No di certo amico mio ma non credevo neanche avremmo incontrato tutta questa resistenza."

"Saul sta attento, per te tutta questa storia è solo un mezzo per farti bello con i tuoi capi e divenire più potente all'interno della tua organizzazione... ma bada bene che per me è molto più importante e quindi se fallirai tradendo le mie aspettative... scordate pure qualsiasi futuro di gloria e potere... scordati qualsiasi futuro."

"Ho capito signore."

"Ah Saul..."

"si?"

"richiamami amico e ti uccido"

 

Frank, preoccupato, stava visionando lo scontro dai monitor.

"Herb, stato delle difese?"

-Scudi di forza al 75 per cento, campi d'integrità strutturale in piena efficienza. Nessun colpo ha raggiunto le piastre corazzate per il momento. Smorzatori termici ed inerziali in funzione. Sistema afasico operativo. Gruppo sensori in funzione regolarmente-

"Il nostro contrattacco?"

-102 droni .R.F.H.200 distrutti, 198 ancora attivi. 4 batterie di blaster perdute, 2 ancora efficenti.

1 Batteria laser appena colpita le altre 7 stanno ancora rispondendo al fuoco nemico. Signore mi permetto di suggerirle di usare i cannoni ionici e repulsivi e anche i missili automatici armati con testata quantica.-

"No Herb è troppo pericoloso. Abbiamo già coinvolto degli innocenti in questa storia e non voglio metterne in mezzo altri.

Non c'è proprio nessuna via di fuga per noi?"

-Tutte le uscite per i veicoli d'emergenza sono sotto tiro e hanno attivato un campo afasico esteso per impedire il teleporto fuori dalla base.-

"Tra quanto saranno qui gli altri?"

-Tempo stimato 6 minuti e 45 secondi-

"Molto bene"

Disse Frank girandosi e sorridendo agli altri occupanti della base.

Zia May lo contraccambiò strizzandogli l'occhio in quel modo così rassicurante, come quando era bambino e i primi tempi aveva quegli orrendi incubi in cui vedeva i suoi genitori, gli zii Johnny e Ben divorati da mostri giganteschi senza nome e dalle forme incerte.

"Avete sentito? Siamo più che al sicuro. Tra un po’ arriveranno i nostri e le suoneranno di brutto a questi signori quindi noi dobbiamo cercare di rendergli tutto più semplice. Combatteranno meglio sapendo che siamo tranquilli quì dentro e glielo dirò non appena il contatto radio sarà ristabilito. Ora è meglio che andiate in soggiorno a rilassarvi ok? Io rimango qui a guardia del fortino."

May ad un gesto del nipote condusse Alicia, la mamma di Dan e Rosa nel soggiorno.

Sapeva perfettamente che Frank voleva rimanere da solo.

"Anche se non abbiamo modo di contattarli- pensò -ormai si saranno belli che accorti di quello che sta succedendo. Qui è zona di guerra."

Usciti tutti si chiusero le porte automatiche.

"Ok Herb... ora che sono via possiamo parlare sinceramente."

-Si signorino-

"Non hai modo di sapere se gli altri stanno venendo qui e tra quanto arriveranno?"

-Temo di no. Gli alteratori di sub particelle stanno disturbando i miei sensori a lungo raggio e hanno di fatto interrotto le comunicazioni con la mia controparte al F.F. Memorial e i collegamenti con i Comgine nelle uniformi dei signori.-

"Sai chi sono i nostri assalitori?"

-Mr Spiderman mi aveva detto di avvertirla solo in caso d'emergenza. Dalle informazioni downlodate dal data base S.H.I.E.L.D. dovrebbe trattarsi di un gruppo mercenario al soldo dell'Hydra. Comunque c'è una discrepanza tra i dati acquisiti e gli attuali avvenimenti. L'assalto avrebbe dovuto svolgersi non qui ma al F.F.Memorial.-

"La vita è sempre piena di sorprese Herb. Quanto potremo resistere ancora?  La stima reale Herb."

-Non più di 10 minuti signore-

 

 

Hulk si era lanciato come un missile all'ordine di Spiderman, che viaggiava appollaiato sul suo braccio destro, e non per modo di dire visto che l'accelerazione era la stessa. La forza e resistenza di ragno gli avevano impedito di svenire o rimanere ucciso e lo stesso valeva per lo scheletro adamantino e il fattore rigenerante di Wolverine, che stava sull'altro arto.

Ghost rider invece procedeva da terra con la sua motocicletta a tutta velocità, evitando, come solo lui sapeva fare, quelle che sembravano sicure collisioni frontali, scalando collinette, muri, palazzi mentre seguiva una scia di colore verde nel cielo.

"Supido, stupido, stupido- si urlava nel cranio Peter Parker- Jan lo aveva detto. Eri così ansioso di evitare che la tragedia della tua vita si ripetesse che non ti sei accorto di averla provocata tu con la tua avventatezza. Non ti sei soffermato a pensare troppo sulle incongruenze di questa storia. Chi può essere stato? Dio chi può conoscermi così bene da sapere quale sarebbe stata la mia azione più probabile? Solo pochi sanno chi sono e quello che mi è successo... se Frank o zia May ...no! Non devo pensarci ora. Con loro ci sono anche Alicia, Rosa, la signora Ketch… siamo tutti sotto pressione. Ora non sono più un vigilante solitario, Jen ha ragione, sono il capo dei New Fantastic Four e i miei amici si aspettano che io li guidi. Se mi lascio andare non li aiuterò di certo. Pensa Parker, pensa. Devi essere lucido e vagliare tutte le opzioni possibili."

"Peter- urlò Bruce con voce di tuono che gli risuonò nel com della maschera- siamo in vista dell'obbiettivo. Dall'uscita dell'autostrada vedo i mezzi della Richards-Storm foundation che stanno arrivando insieme con quelli della squadra speciale. Ora vedo anche la Fantastic Car della F.Force in arrivo."

Spiderman osservava i fumi provocati dalle detonazioni che si alzavano sinistri. Una coltre di polvere copriva il molo quattro.

Non era abbastanza buio per attivare il rilevatore di luce residua ma aveva il suo senso di ragno e Logan i suoi iper sensi.

"Bruce portaci sopra la falange di assalitori più vicina alla Base 4 e poi lasciaci cadere sopra.

Tu unisciti alla Fantastic Guard e fagli da apripista tra i nemici.

Dan mi senti?"

<Forte e chiaro signore>

"Tu li prenderai dal lato opposto, chiaro? Devi eseguire un ariete 2.2. come da addestramento."

<Sarà il migliore di tutta la mia vita>

"Jenny mi senti?"

"Forte e chiaro Spiderman."

"Anche voi avete difficoltà a comunicare con la Base 4?"

"Herbie dice che le comunicazioni  sono down. I segnali di feed back che invia spariscono in un raggio di 130 metri intorno all'istallazione."

"Questo significa che vicini alla base anche noi non potremo comunicare. Perciò massima attenzione mentre si avanza. Non voglio correre il rischio di colpirci tra noi. Probabilmente si tratta di un dispositivo di disturbo a livello sub particellare o qualcosa di simile."

"Herb conferma le tue teorie. Sta lavorando in random su tutte le frequenze per aggirare la schermatura. Probabilmente anche la sua contro parte la dentro sta facendo la stessa cosa."

"Ottimo, randomiziamo anche le nostre frequenza in modo da non essere intercettatiti. Usare sistema 3,3,- 6. Wolvy pronto all'azione?"

"Mai stato più pronto vecchio mio"

"Bene. Jen voi per il momento dateci copertura aerea. Non voglio avere sorprese mentre agiamo, ok?"

"Affermativo."

"Bruce...ora!"

C'erano circa 700 metri tra loro e il suolo quando Hulk li lasciò andare. Ovviamente sapeva cosa aveva in mente Peter e anche Logan lo sapeva. Con una velocità che avrebbe lasciato allibito chiunque, cambiò la cartuccia in carica del suo spruzza ragnatele con una contenete uno speciale composto a molecole repulsive inventato insieme con Bruce. Tessette con precisione che derivava dalla combinazione di intelletto umano e istinto aracnideo un aliante con il quale cominciò a scendere compiendo una spirale che andava restringendosi sempre più man mano che si avvicinava al bersaglio. Aveva afferrato Logan sotto le ascelle e questi si sosteneva usando i suoi muscoli allenati da anni  di pratica. Avevano il sole proprio sopra di loro, quindi i nemici sarebbero rimasti accecati e non li avrebbero visti con precisione. Una volta dentro la nuvola di fumo, sganciò Wolverine che, trasformatosi in una letale bomba vivente, cominciò a vivisezionare tutti gli sventurati che gli capitavano a tiro.

Una volta sganciatosi dall'aliante, che finì contro 5 soldati nemici coprendoli completamente, cominciò ad avanzare con determinazione verso Base 4. Non era entrato dal tetto per non far abbassare gli scudi e non mostrare ai nemici l'entrata d'emergenza li posta. Non voleva neanche entrare ora, a dire il vero. Voleva solo confondere le idee agli assalitori che ci avrebbero messo un po’ a capire chi li stava colpendo muovendosi in modo imprevedibile. Loro avevano dei visori termici, ne era certo, e la sua tuta era dotata di un campo che confondeva questo tipo di sensori. Avrebbero dovuto passare ai visori ad analisi di luce residua e lui avrebbe attivato il suo generatore di fotoni accecando tutti quelli che lo avrebbero guardato. Invece loro non potevano ingannare il suo senso di ragno che gli urlava di evitare colpi mortali ad ogni istante.

Si muoveva sulle teste e sulle schiene dei suoi nemici.

Ogni volta che posava la mano o un piede su un elmetto spingeva verso il basso in modo da darsi un nuovo slancio e atterrare un'altro avversario. Non ci andava leggero. Sapeva che, nonostante le protezioni nei caschi, stava rompendo colli e ossa ma ora non c'era tempo per le sottigliezze di carattere etico. Del resto sapeva che Logan stava aprendo la sua dose di nemici come se fossero bestie da macello. Solitamente non approvava questi metodi e un tempo sicuramente li avrebbe aborriti. Non gli piacevano neanche ora, in realtà, ma ne erano successe troppe in quegli anni... aveva imparato ad arrivare a dei compromessi con la sua coscienza quando serviva ed ora era proprio il momento di farlo. Rifletteva sulle discrepanze tra le sue informazioni e quello che avveniva. Erano sicuramente mercenari ben addestrati ma stavano usando tecnologie che neanche l'Hydra avrebbe dovuto avere. Dove le avevano prese e chi gliele aveva fornite? Un vecchio nemico? Più di uno?

Volevano prendere in ostaggio i loro cari per poterli ricattare?

Un soldato che aveva esaurito i colpi del suo fucile, lo caricò a testa bassa. Azione molto stupida.

Gli puntò una mano sulla schiena spingendo forte mandandogli la colonna vertebrale in frantumi. Il soldato, nonostante gli antidolorifici, aveva capito cosa era successo quando senti il rumore di qualcosa che si rompeva in mille pezzi e tagliava muscoli, nervi, carne, pelle. Urlò alla prospettiva della vita che lo attendeva mentre Spider si allungò con grazia estrema e assestò un calcio sulla mascella di un'altro soldato. Avvertì l'osso spezzarsi nel punto dell'impatto e le carni lacerarsi. Il bersaglio cadde indietro con violenza battendo la nuca.

"Non pensare Parker. Non pensare a quello che stai facendo. Devi salvarli. Ora conta solo questo."

 

Hulk si era trasformato in un rullo compressore vivente. Neanche Juggernaut ai tempi d'oro avrebbe fatto quello che stava facendo ora lui. Con un gesto del suo possente braccio spazzò letteralmente via 10 soldati nemici e con un'altro altri 10. Sapeva anche che i loro scheletri, nonostante le protezioni, ora erano polvere. Sapeva cosa stava facendo mentre camminava sopra i caduti tra gli avversari. Sapeva che la Fantastic Guard aveva avuto l'ordine di sparare e non a salve. I colpi dei blaster sfondavano gabbie toraciche e crani. Strappavano di netto arti e teste. I fucili a micro onde avevano effetti devastanti su chi era colpito. Uomini si accartocciavano come foglie mentre organi interni si gonfiavano ed esplodevano con violenza.

C'era Alicia la dentro...aveva permesso che la donna del suo migliore amico morisse perché non era riuscito ad intervenire con prontezza. Questo aveva segnato la sua vita oltre a quella di Rick. Aveva visto la sofferenza riflessa nei suoi occhi sconvolti e si era ripromesso di non sbagliare più. Non lo avrebbe fatto ora che era in gioco la vita di sua moglie e quella delle persone a lui care. Franklin, zia May, Rosa, Miss Ketch. Erano occorsi alcuni anni e l'intervento dello studio legale dei fantastici quattro guidato da Jenny, nonché i soldi accumulati dalla Richards foundation per riabilitare pubblicamente la sua immagine.

Così ora invece di fuggire inorriditi dal Golia verde tutti andavano a chiedere l'autografo dell'uomo che cenava con il Presidente degli Stati Uniti d'America, o che giocava a Golf con Tony Stark nella sua tenuta privata, l'inventore di un vaccino contro il cancro allo stomaco e di un farmaco che annullava la dipendenza dalle droghe pesanti.

Sapeva che la stampa si sarebbe gettata a pesce sull'immagine di quella forza della natura che si era nuovamente scatenata, ma questo non gli importava più. Non adesso...

"Capitano MacGregor pronti alla manovra stabilita"

Ian MacGregor era entrato nella Fantastic Guard cinque anni prima quando la Richards-Storm Foundation aveva deciso di formare un gruppo armato di supporto per le azioni più pericolose dei N.F.4. Col tempo erano cambiate molte cose:lui da tenente era divenuto il capitano della principale squadra dei F.G. che ingrandendosi erano divenuti una forza di supporto anche alla polizia locale e a quelle di altre grandi città come Los Angeles, San Diego, San Francisco, Miami, New Orleans e negli ultimi due anni a Londra, Parigi e Roma. Aveva dato una mano nelle operazioni in Iran e Iraq che il quartetto aveva condotto insieme agli Avengers. Aveva visto il gigante di giada aprirsi la strada tra le montagne dell'Afghanistan e stanare un terrorizzato Bin Laden, reo di aver organizzato un sanguinoso attentato contro gli Stati Uniti, attentato sventato dall'intervento degli X-Men.

Eppure non si era ancora abituato a quello che queste meraviglie sapevano fare. Era bellissimo e terrificante al tempo stesso vederli in azione. Semi dei che sembravano essere usciti da un racconto di mitologia o da un'antica leggenda tramandata in un sussurro durante le fredde notti sulle Higlands nella sua infanzia, quando nonna Moira gli raccontava di spiriti e creature fatate venute da un altro mondo capaci di imprese impossibili per i comuni mortali. All'inizio aveva combattuto con loro per denaro, molto denaro visto che le condizioni lavorative dei membri della Fantastic Guard erano a dir poco eccellenti, ma ora... dopo cinque anni c'era qualcosa d'altro... un misto di affetto nato dall'aver visto gli innumerevoli atti di eroismo di quelle creature incredibili che erano pronte a sacrificarsi senza pensarci su due volte per un'umanità che spesso li aveva perseguitati e.... reverenziale timore per chi sorvegliava gli uomini con animo benigno ma possedeva un potere tale che avrebbe potuto affondare l'intero mondo nell'oblio se avesse voluto.

"Pronto ad eseguire dottor Banner. Attendiamo solo il suo ordine"

"Go!"

 

Mentre da una parte gli uomini guidati da Bruce si aprivano a tenaglia per prendere in trappola i superstiti dell'assalto, dalla parte opposta un proiettile demoniaco si faceva largo tra i nemici falciandoli con la potenza di un colpo di cannone.

Dan Ketch era molte cose... un ragazzo che aveva visto morire sua sorella in un letto d'ospedale dopo essere stata ferita a morte sotto i suoi occhi... un ragazzo che era dovuto crescere in fretta sotto il peso della responsabilità... un ragazzo che aveva trovato negli anni una  nuova famiglia con cui condividere gioia e dolori e con la quale crescere... nuove piacevoli responsabilità.

Dan Ketch era stato tramutato nello spirito della vendetta "Ghost rider" un essere che sorgeva da una vampata di fuoco infernale quando il sangue innocente veniva versato. Temuto dai mortali più dei criminali che combatteva aveva condotto una solitaria lotta contro il male prima della sua convocazione nei N.F.4. Dopo aver posseduto per un breve periodo la barra di controllo cosmico di Annhilus aveva acquisito una nuova coscienza di se e dei suoi poteri e la capacità di tramutarsi a piacimento da Dan a Ghost. Aveva una nuova immagine pubblica di eroe amato e rispettato da tutti, anche perché le persone sapevano che per Ghost una vita era sacra e che le punizioni dispensate per quanto dolorose erano flagelli dell'animo che dovevano riabilitare chi ne veniva colpito.

Un vescovo di Roma aveva persino detto che era l'angelo vendicatore del signore giunto sulla terra per redimere, anche se con pugno di ferro, coloro i quali si erano smarriti finendo nel peccato nero e non già per uccidere insensatamente. In fondo Cristo non scacciò con la frusta i mercanti dal tempio?

Erano capitate molte cose strane dopo quella dichiarazione compresa una povera signora che aveva chiesto una grazia per la nipote morente. Quando la bambina si salvò divenne un bizzarro oggetto di culto, poco importava se era stata una cura messa appunto da Peter e Bruce. Ora però non si sentiva un angelo vendicatore... bensì un angelo sterminatore... come quello che uccise i primogeniti in Egitto... solo che quelli che stava eliminando non erano innocenti bambini... erano pericolosi mercenari che durante il primo assalto alla base avevano provocato la morte di molti veri innocenti il cui unico crimine era di trovarsi in quel momento nel posto sbagliato... e che si erano resi rei di aver rappresentato un pericolo per sua madre e per gli altri suoi cari all'interno di Base4. La catena ruotava così velocemente che se ci fosse finita dentro qualcosa, a meno che non fosse fatta di adamantio, sarebbe finita in pezzi triturata... e qualcosa ci finì in mezzo... più di una volta.

 

Logan sapeva di non essere un buono e non si era mai illuso di esserlo... non importava l'ottimo lavoro svolto dalla Richards-Storm comunications... dentro rimaneva un selvaggio. Non un assassino efferato, no. Non avrebbe mai ucciso un indifeso o solo per il piacere di farlo... era veramente felice che la sua nuova immagine aveva giovato al genere mutante che da perseguitato e scansato dal resto dell'umanità ne era divenuto parte integrante. In alcuni casi , alcuni mutanti erano persino considerati dei simboli, delle icone di uomini e donne che mettevano al servizio del bene comune straordinarie facoltà che avrebbero potuto essere impiegate solo per fini egoistici, mettendo a repentaglio più di una volta la propria sicurezza.

Era felice di avere una nuova famiglia e Rosa... e di essere lui stesso un icona... un modello.... ma era un animale, lo era sempre stato e sarebbe morto così.

Se ne rendevano conto le vittime dei suoi tagli che, squartate, morivano in terra in una pozza di sangue.

Decapitò più di un uomo e ne mutilò diversi... non avrebbe voluto farlo, ma non c'era tempo di giocare pulito.

 

Ghost avvertì nel rumore assordante di quella follia che avevano creato nei nemici la vibrazione di qualcosa che leggermente e silenziosamente era saltato sul suo sellino.

"Torna indietro Ghost e punta vicino all'edificio 9... e da li che stanno venendo.... ci deve essere una sorta di varco per il teletrasporto."

Ghost sapeva prima ancora che parlasse che si trattava di Peter, l'unico, insieme a Logan, capace di farglisi così vicino prima che se ne accorgesse.

<Chi sono Spiderman? Non sono semplici soldati dell'Hydra. Neanche loro hanno un simile armamento tecnologico. Cos'è che vogliono realmente? Rapire i nostri cari? E perché armare tutto questo? Non sarebbe bastata quella che Wolverine avrebbe definito una strategia più discreta?>

"Non sono sicuro di cosa vogliono. Stanno puntando effettivamente alla Base4... per quanto riguarda i tuoi sospetti hai ragione. Credo che l'Hydra stia collaborando con qualcuno... anzi credo sia stata a sua volta assoldata da qualcuno e credo di sapere chi ci sia dietro..."

 

 

"Skrull?"

Jennifer era interdetta

"Nei sei sicuro Bruce?"

"Si Jenny-disse Hulk che le parlava tramite il com- la tecnologia che usano è un po diversa da quella che conosciamo ma Herb ha appena confermato i sospetti che avevo avuto. Funzionano e sembrano progettate su principi propri della scienza skrull.

A quest'ora anche Spider ci deve essere arrivato. Herby sta cercando di ristabilire le comunicazioni e c'è molto vicino. Voi preparatevi ad agire in caso di attacco aereo. Quelli da terra devono avere un varco di teleporto dall'altra parte ma non è detto che arrivino rinforzi dall'alto."

A Jenny non piaceva questa storia... gli skrull erano sempre stati degli ossi duri. Il vecchio quartetto si era inimicato un intero impero alieno tecnologicamente superiore alla Terra e dotato di forze numericamente superiori dell'ordine di uno a un milione.

Per varie ragioni non avevano mai attaccato in massa il pianeta e questo era stato un bene... e non era mai successo che si alleassero con organizzazioni come l'Hydra almeno che lei sapesse. Peter era la sotto che sicuramente malmenava i soldati nemici e sapeva che visto il momento non ci stava andando leggero. Sapeva anche che dopo se ne sarebbe pentito amaramente ma al momento non poteva fare in modo diverso. Dentro Base 4 c'era il loro Franklin e zia May... provò una fitta al cuore pensando che il suo ragazzo stava cercando sicuramente di far forza a tutti mentre le difese della base erano ridotte allo stremo. Pensava al terrore di tutti... cari e amici che facevano ormai parte della sua vita che cercavano di farsi forza contro lo sconforto.

"Jenny... ho sentito tutto. Così forse ci sono i musi verdi dietro tutto questo? Senza offesa "

"Senti chi parla… si forse ci sono loro."

"Non possiamo ancora intervenire ? Dobbiamo rimanere a volteggiare qui mentre sotto c'è l'inferno in corso?"

"Per il momento si. Bruce ha riconfermato le disposizioni di Peter e così faremo. Voglio comunque che tu vada in perlustrazione aerea. I sensori hanno rilevato che lo spazio è sgombro in un aerea di 70 km ma un meccanismo di teleporto potrebbe essergli sfuggito. Ricorda che anche se hanno chiuso il traffico aereo un eventuale scontro potrebbe aver ripercussioni sui civili in basso."

"Cristo santo. Sembra davvero l'inferno la sotto. Neanche in Iraq ho visto niente di simile. Sta arrivando la guardia nazionale e l'esercito. Gli Avengers sono stati richiamati dalla missione in Manciuria e saranno qui il prima possibile. Anche X-Men e X-Command sono stati allertati per il momento sono in stand by. Ci manca solo la detonazione di un ordigno nucleare e siamo apposto."

"Prega che non si debba ricorrere a  niente del genere. Anche se il conflitto è ancora circoscritto stanno continuando a passare uomini dal varco e  non possiamo colpirli dall'alto perché c'è un campo di forza che li protegge."

"Speriamo bene... Jen so che sei preoccupata per Peter, Frank e zia May...per quello che vale anche io lo sono... se ci fossero mio figlio e mia moglie la sotto... voglio bene anche a loro come se fossero la mia famiglia e farò di tutto credimi... di tutto per salvarli... e poi sicuramente vedrai che Pete li tirerà fuori da li... è uno che non molla mai... io lo so."

Le pose con tenerezza la mano sulla spalla e lei appoggiò per un attimo la guancia su di essa

"lo so... e so che anche tu farai del tuo meglio. Sei uno dei nostri amici più cari. Mi fido di te..."

Indosso l'elmo e si diresse verso la camera di lancio.

"Prova com... 1, 2, 3... pronto ad uscire per ricognizione."

Goblin si lanciò nei cieli pronto ad adempiere al suo dovere.

 

 

Oramai erano allo stremo. Anche se l'intervento dei loro aveva drasticamente ridotto le forze avversarie in campo Base 4 era sul punto di cedere lo sapeva. Aveva ordinato a zia May  di scendere con gli altri nel cavou e rimanere li fino a nuovo ordine. Non aveva protestato per non mettere in difficoltà il ragazzo che già si trovava a fronteggiare una situazione di per se molto difficile.

Se fosse andato anche lui al momento di un eventuale infiltrazione li avrebbero cercati, perché ormai ne era certo, il bersaglio dell'attacco erano loro. Rimanendo lì invece avrebbe attirato la loro attenzione e si sarebbe battuto, se necessario... sapeva di avere il potere per farlo... li volevano rapire, forse per usarli come mezzo di ricatto nei confronti dei loro cari... ma perché in quel modo? Perché non prenderli uno ad uno in modo più discreto.... c'era qualcosa d'altro e un sospetto si faceva largo nella mente del ragazzo.

 

 

"Signore stiamo perdendo un gran numero di uomini, molti più del previsto. La missione sta sfuggendo al nostro controllo."

"Lo so Kirkland ma i nostri committenti non tollereranno un fallimento ed io ci tengo alla mia vita. Fossi in te valuterei se è meglio morire sul campo di battaglia o in uno di prigionia skrull. Lo sai che sono maestri del tradimento ma non lo tollerano quando viene fatto nei loro confronti."

"Saul."

La voce di Rjanor lo fece girare automaticamente

"Signore siamo pronti all'ultimo assalto quando ce lo ordinerà."

"Molte bene Saul."

 

Quando Peter e Dan distrussero il sistema di teleporto nemico, un congegno sferico grande quanto un pallone di calcio levitante a mezz'aria sopra un disco di metello luminescente, era troppo tardi. Il boom che sentirono era quello di una delle pareti della base 4.

-Signore sono Herbie volevo comunicarle che...-

"Hulk, Wolverine presto convergere sulla base gli altri si tengano a distanza per non intralciarci."

Le comunicazioni nell'area intorno alla base erano riprese ma questo non gli importava più.

La moto di Ghost schizzò verso l'apertura non trovando nessuno a sbarrargli la strada e vi si infilò mentre Hulk e Wolverine si apprestavano anche loro ad entrare.

Un gruppo di soldati cercò di fermare lo spirito della vendetta con una raffica di raggi quantici .         Peter aveva superato lo sbarramento approfittando della momentanea distrazione degli skrull. Sapeve che, essendo immortale, Ghost non correva un vero pericolo in quel momento. Adesso doveva pensare a Frank, zia May e gli altri. Il ragazzo era in gamba lo sapeva visto che lo aveva addestrato lui stesso. Sicuramente aveva fatto trasferire tutti nel cavou della base dove sarebbero stati al sicuro... mentre lui sarebbe rimasto fuori per combattere. Non li avrebbe seguiti per paura che si sarebbe trovato con loro nel momento in cui avesse affrontato gli assalitori. Un ragazzo responsabile... anche troppo... doveva mettersi al sicuro con gli altri e lo avrebbe rimproverato quando tutto sarebbe finito.

"Frank mi senti? Sono io. Rispondimi figliolo sto..."

l'urlo che senti provenire dal com di Frankie era di dolore come se qualcosa lo avesse colpito con ferocia disumana

Si proiettò avanti, muscoli pompati da sostanze che non sono prodotte dal corpo di un normale umano che stridevano su ossa robuste e leggere mentre si gonfiavano in modo grottesco.

"NO! Frank no no no non tu ti prego iddio non lui non lui!"

Quando arrivò nella sala il sangue si gelò nelle vene.

Accadde lo stesso quando entrarono anche gli altri.

 

Non avevano voluto rapire tutti... solo Frank. Se lo avessero fatto in un'altro modo sapevano che se la sarebbero dovuta vedere con loro ecco perché quello specchietto per le allodole fuori New York .

Ecco perché avevano orchestrato tutto in modo che mettessero tutti insieme nello stesso posto le loro famiglie. Franklin avrebbe avuto scrupolo nell'usare i suoi poteri con gli altri presenti per timore di ferirli.

Lui gli aveva instillato quel senso di responsabilità nei confronti degli altri ...lui . ......

Frank era svenuto, sanguinante e con il viso coperto di lacrime, attaccati sul corpo diversi piccoli dischi... inibitori psichici probabilmente... tenuto per la giacca da uno skrull dall'aria agguerrita che lo teneva sollevato di diversi cm dal suolo...

"Vi consiglio di  riconsiderare l'ipotesi di attaccarci ora".

Indicò con un gesto i loro famigliari trattenuti da alcuni soldati Hydra.

"Non voglio che loro ci vadano di mezzo esattamente come non lo volete voi. Fate che non muoia un'altro innocente come per errore è accaduto poco fa"

indico il corpo senza vita di May Parker riverso a terra.

L'anima di Peter era stata disintegrata in un solo istante.

 

 

Fine 2a parte