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MINACCE DA ALTRI MONDI
di Elisabetta Negro

 

New York, Palazzo dei Vendicatori.

"Sai Tony... sono parecchio preoccupata.... è qualche giorno che avverto qualcosa di strano".
Tony Stark, alias Iron Man, industriale, dongiovanni, genio e membro dei Vendicatori, guardò negli occhi la giovane donna che, in piedi davanti a lui, con le braccia incrociate e gli occhi a terra, sospirava come spaventata.
"Cosa senti esattamente Wanda?".
"Sento avvicinarsi un' energia mistica di potenza incredibile... e temo che, se dovesse esserci nemica, per noi sarebbe la fine".

New York, Xavier Institute, in un altro mondo..

"Tutto bene, Christine?" chiese una voce femminile nascosta nella penombra.
La figura uscì dall' oscurità e si rivelò essere Amanda Sefton, giovane strega, che indossava un abito azzurro di foggia medioevale che faceva risaltare i suoi lunghi capelli biondi.
Dall' altra parte della stanza, una donna dagli occhi e dai capelli neri, che indossava una maglietta bianca su un paio di jeans, sui venticinque anni, le rispose non troppo allegramente:"No…per niente... ci sono dei portali mistici aperti ovunque... temo che il nemico stia tentando di trovare i cinque talismani e ...".
Una voce metallica proveniente dal computer la interruppe e non le permise di terminare il discorso:"Dottoressa Stark, c'è Scarlet per lei in linea, come aveva richiesto".
"Passamela sul monitor 4 SIP"(*).

* Sintethic Intelligence Program

"Scarlet, qualcuno sta viaggiando tra le dimensioni. Io e Amanda crediamo stia cercando i talismani. Abbiamo trovato le coordinate dell' ultimo mondo su cui è stata aperta una porta; le tracce sono recenti, quindi il nemico è arrivato da poco. Forse stavolta possiamo fermarlo, ma abbiamo bisogno di te... ti raggiungiamo al Q.G. della congrega delle streghe o vieni tu da noi?".
"Datemi un paio di secondi e sarò da voi, mie giovani compagne".

La nostra realtà, ora.

"Abbiamo ricevuto segnalazioni di qualcosa di simile ad un buco nero nella zona di Miami. Non vi è entrato né uscito nulla, ma le autorità preferirebbero che indagassimo; intanto hanno già chiuso la zona al pubblico". Wasp, capo dei Vendicatori, appariva decisa come non mai. Da mesi aveva preso l' incarico, ma mai come ora sentiva di dover fare qualcosa: in cuor suo sapeva che, qualunque cosa fosse, quell' evento era di vitale importanza.
"Allora, mia bella dama, mi permetta di andare a controllare a nome suo. La vita sedentaria mi annoia e devo fare qualcosa e la cosa che so fare meglio... è aiutare le belle signore come lei".
"Starfox! Che sorpresa... Che ci fai qui? Credevo stessi nei Vendicatori della Costa Ovest".
"Visto che ero nei paraggi, mi è venuta voglia di venire a vedere come ve la passavate, e mi sembra che abbiate bisogno di una mano....o sbaglio?".
"Sei arrivato in tempo allora, vecchio mio" esclamò l' arciere Clint Barton, noto ai più come Occhio di Falco "Abbiamo giusto bisogno di aiuto… io suggerirei di mandarti a Miami a verificare la situazione… se ci sono problemi ci puoi sempre chiamare".
"Bene… mi sembra che siate tutti d' accordo. Eros andrà a controllare la situazione, io e Iron Man dobbiamo andare ad una riunione e a Scarlet e Clint affido l' incarico di rimanere alla base. Ok gente, al lavoro!".
Starfox, l' eterno di Titano, spiccò un volo e si diresse verso la zona di Miami.

Miami, Florida, alcune ore dopo.

Eros guardò sconcertato verso la massa nera e dimensionale che gli stava davanti: cosa mai poteva essere e perchè spaventava così tanto Scarlet?
Ad un certo punto, la massa nera iniziò a brillare, a ruotare su se stessa ed ingrandirsi: temette di essere inghiottito ma... incredibile! Dalla massa scura uscirono tre giovani donne, delle quali una era molto simile a Scarlet, una assomigliava a una certa Amanda Sefton, che nel suo mondo era la guardiana di un luogo chiamato 'Limbo' ed aveva a lungo militato nelle file di un supergruppo chiamato Excalibur, mentre l' altra... non l' aveva mai vista prima, ma, chissà perchè, la determinazione che brillava nei suoi occhi gli ricordava tanto quella di Tony Stark.
Le tre donne, la prima vestita di rosso, la seconda in un' armatura metallica medioevale con un manto azzurro e la terza con dolcevita, pantaloni di pelle e scarpe nere, con in mano una spada, rivolte a Eros, in un forte tono di sfida, chiesero degli eroi di quel mondo. Intimorito, Starfox provò a stimolare i loro centri del piacere per creare un leggero senso di euforia e renderle più calme: invano. Le donne erano immuni al suo potere, forse per magia o chissà, forse erano delle forti psioniche; al titaniano non rimase dunque che chiamare gli altri Vendicatori per farli accorrere.

Stesso luogo. Mezz' ora dopo.

"Chi siete? Siete nemiche o amiche?" urlò Wasp nella direzione delle tre donne, che si erano chiuse all' interno di uno scudo di energia cinetica che la castana aveva alzato.
"Siamo venute a fermare una minaccia che dilaga in molti mondi... siamo qui per aiutare ed essere aiutate" esclamò la bionda.
"Veniamo da un' altra realtà. Il mio nome è Wanda, sono la signora della Congrega delle Streghe. Costoro che mi hanno chiesto di unirmi alla loro missione sono Dragonero- disse indicando la donna che, appunto, era completamente vestita di nero e che aveva tatuato sull' ombelico, scoperto, un drago stilizzato- e Amanda Sefton, signora degli elementi".
"Siamo streghe" continuò Amanda "Ed abbiamo scoperto che il nostro nemico, l' essere demoniaco di foggia femminile denominato Obscurity, sta viaggiando di mondo in mondo per trovare il modo di conquistare tutte le realtà. Ora lei...".
"È qui, da qualche giorno ormai, ed ha già trovato degli adepti. Dobbiamo fermarla". A parlare era stata la Scarlet dei Vendicatori, che sembrava conoscere bene il nemico che si apprestava a combattere "Ma ci dovete dire tutto" continuò "Seguiteci alla nostra base, ci spiegherete là".

Base dei Vendicatori, la sera stessa.

"Allora... adesso, davanti ad una bella cena, ci spiegate tutto e ci dite chi siete... e non solo nomi di battaglia. Ci dovete dire tutto, se volete che vi aiutiamo" esclamò Tony Stark in tono rabbioso. Dragonero, a quelle parole, impallidì. Non voleva dire tutto e poi vedere quell' uomo dietro all' armatura di Iron Man ed intuire chi fosse le fece venire un tonfo al cuore, ma era necessario. Avrebbe detto tutto, era decisa.
"Il mio nome è Christine Stark, figlia dei coniugi Stark e sorella del Tony Stark della mia dimensione. Sono una mutante e sono stata allieva di Victor Von Doom e...".
"Frena, frena piccola... sei allieva di Destino? Non dirmi che il TUO Destino è buono...". Barton sembrava scioccato dalla rivelazione.
"Destino è sempre stato un grande alleato dei Vendicatori del mio mondo, dei Fantastici Quattro e di Strange ed è stato un grande maestro per me. Il suo connubio tra magia e scienza è geniale... io l' ho sempre ammirato... perchè dovrei fare il contrario?". La castana si era alzata in piedi e aveva pronunciato quelle parole con rabbia e dolore. Destino era il suo maestro, il suo idolo, come un padre.
"Io… ti chiedo scusa… è che il nostro Destino è... diverso. Ti porgo le mie più grandi scuse… spero tu possa perdonarmi". La giovane non rispose, ma si vedeva che era stato tutto chiarito.
Tony non aveva detto parola alcuna dopo che la ragazza aveva detto di essere sua sorella.... aveva deciso di evitarla, o perlomeno evitare il suo sguardo. Ma mentre le altre giovani si presentavano, con grande stupore degli altri per l' incontro con un' altra Wanda (non era la prima volta che accadeva loro di incontrare loro "doppi", ma non ci avevano ancora fatto il callo), Eros si avvicinò al Vendicatore d' oro con nonchalance.
"Davvero carina quella ragazza, Christine... le piace far finta di non notarmi ma sono certo che il suo cuore sia già mio. Sì, davvero molto, molto carina… soprattutto il tatuaggio e l' abbigliamento le danno quell' aspetto da... bad-girl... non so se mi sono spiegato, amico mio. Averne qui una come lei: sicuro che non ci sia anche qui una signorina Stark?".
Tony non aveva preso bene quei complimenti fatti alla ragazza... dopotutto lei aveva il suo stesso D.N.A., e poi... una Stark sarebbe potuta esistere e avrebbe dovuto avere l' età della ragazza… ma sua madre aveva perso il bambino.

La mattina seguente, Q.G. dei Vendicatori.

"Quindi... voi cercate degli oggetti chiamati talismani, disseminati nel multiverso dall' entità chiamata 'MULTIETERNITA', e siete certe che uno dei talismani sia qui. Voi ne avete uno, la spada, e gli altri non sono ancora stati trovati dal nemico, perciò voi siete venute qui per chiederci aiuto nel trovare questi talismani e fermare Obscurity, che sta tentando di conquistare i mondi". Scarlet scandiva bene le parole, lentamente, a tono basso.
"Decisamente questa Obscurity non sa cosa sia l' amore". Eros parlava con il suo solito tono distaccato e disinteressato. Christine aveva conosciuto quello del suo mondo e con lui aveva stretto una buona amicizia dopo che aveva rotto con la Torcia Umana... le sembravano così diversi. Eppure… ma perchè meravigliarsi? Dopotutto, venivano da due realtà differenti, ed aveva visto che anche il Destino di quel luogo era diverso dal suo grande maestro. Meglio non pensare a queste stupidaggini, mormorò tra sé e sé la ragazza, e passare alle cose serie.
L' idea era quella di rintracciare, usando la magia, tracce dei varchi dimensionali aperti da Obscurity, usare in tutti quei varchi degli "analizzatori" per verificare se davvero vi fossero dei talismani e, in caso affermativo, intervenire e rimpossessarsi dei restanti quattro talismani: uno, la spada di Dragonero, era già nelle loro mani, un punto a loro favore, per quanto piccolo.
Le quattro streghe usarono la loro magia e la tecnologia del mondo delle tre ospiti per rintracciare particelle che evidenziassero un varco e ne mostrassero la via d' uscita; i mondi su cui erano state aperte le finestre mistiche erano quattro, si scoprì infine, ed in ognuno di essi vi erano le truppe di Obscurity, somma signora delle ombre, che nessuno aveva mai visto, come aveva narrato Amanda Sefton, ma che aveva avvolto molti con il proprio oscuro manto di dominio dispotico e tirannico.
"È dotata di forti poteri magici" disse Amanda "Quindi la cosa migliore sarebbe quella di dividerci in quattro gruppi, con una strega in ognuno… sempre che il vostro capo sia d' accordo... ma se mi ascoltate, questa è la strategia migliore... conosco la magia, mia madre ne era una delle signore assolute".
"Amanda ha ragione... accetto questa proposta. Eros, vai con la nostra Scarlet nel Mondo 1, nel 2 miss Sefton e Occhio di Falco, nel 3 io e Dragonero e nel 4 Iron Man e miss Wanda...".
"Aspetta Janet... voglio andare io con Dragonero… te lo chiedo come favore personale".
"Iron Man, io non...".
"Non si preoccupi, miss Janet… sarò felice di poter viaggiare con Iron Man. E ora.... lasciate fare a me!".
Christine impugnò la spada, la brandì verso il cielo e pronunciò delle parole in una lingua sconosciuta; quando poi fece roteare la spada in aria... quattro vortici si aprirono davanti agli increduli eroi!
Secondo gli ordini ed i gruppi creati da Wasp, il team si divise ed entrarono a due a due nei portali; subito sentirono come una forza che li attirava da qualche parte, verso l' uscita del tunnel... poi la luce di quel nuovo mondo.

SCARLET ED EROS, MONDO 1.

La mutante Scarlet e l' alieno Eros si ritrovarono in un mondo che sembrava in tutto e per tutto il loro mondo d' origine: grattacieli, città, auto e smog. Che cosa avrebbero potuto desiderare di più? Sarebbe stato facile mimetizzarsi in quel luogo... e fu facile, anche se non ci credevano. Avevano con loro un piccolo analizzatore portatile, o almeno questo era il nome che Dragonero aveva dato a quel curioso oggetto, che a prima vista poteva sembrare un palmare. Com'era simile a Tony! Anche lei esperta di tecnologie, anche lei amica di Richards, anche lei piccolo genio. E anche lei aveva un segreto: era una mutante. Anche se lei non lo aveva detto, Scarlet lo aveva capito guardandola, osservandola e dando un certo valore ad ogni singola parola da lei pronunciata... aveva parlato più volte dello Xavier e del Cable del suo mondo, sempre in tono altisonante, come se li volesse elogiare. Chissà, forse era anche lei una psionica e loro erano stati i suoi maestri.
Non ebbe il tempo di finire di pensare ciò che un gruppo di uomini e donne, dal fisico possente e dotati di armi mistiche, li attaccò: Obscurity aveva previsto le loro mosse, forse, o forse li aveva spiati. L' importante ora era scappare ed escogitare una contromossa. Presero dunque a correre tra le caotiche vie della città, senza mai fermarsi o voltarsi.
"E se gli dessi giusto un po' di euforia? Non sarebbe male come idea!".
"E pensi che loro non siano esenti dal tuo potere? Sono potenziati... figurati se... OH CIELO... Lo hai fatto davvero! Hai davvero usato il tuo potere su quei poveretti!".
"Io non li chiamerei poveretti... dopotutto erano loro a voler uccidere noi… e poi ho usato la minima parte delle mie potenzialità, quindi non ti scaldare dolcezza, non adesso almeno, abbiamo tempo più tardi, quando saremo soli".
"Farò finta di non averti sentito, Eros di Titano. Guarda... quello che hanno… sembra un talismano! Presto, prima che si riprendano... prendiamolo e torniamo alla base!".

CONTEMPORANEAMENTE, NEL MONDO 2.

Amanda e Clint si ritrovarono in un mondo che aveva le parvenze dell' età in cui i Celti comandavano nell' antica Bretagna. Amanda si sentiva come a casa: la magia apparteneva a quel luogo ed in lei sentiva la forza della magia crescere a dismisura... poi una sensazione, una visione: Stonehenge! Vide il sacro luogo con al centro, custodito da una sfera di energia, la Lancia del Crepuscolo, uno dei talismani. Si diressero verso il luogo, dove un druido stava tenendo valorosamente testa ai soldati dell' oscura imperatrice. Pochi colpi e li ebbe stesi tutti; poi, quando vide Clint e Amanda, senza fiatare si avvicinò loro e consegnò nelle mani della fanciulla il talismano.
"Con voi è in buone mani. Abbiatene cura". E così dicendo sparì nel nulla. Avevano compiuto la loro missione, non restava che tornare a casa.

TERZO MONDO: WANDA 2 E WASP.

Il viaggio aveva scombussolato un po' Wasp, che non era abituata a quel genere di cose, nonostante avesse militato per anni nei Vendicatori. Appena atterrata, cercò di miniaturizzarsi per vedere se n'era ancora in grado ed il risultato non fu propriamente roseo: non poteva controllare perfettamente il suo potere e questo non andava per nulla bene.
Subito le due donne si guardarono intorno e videro che quel mondo non si distaccava di molto dal loro. Con l' apparecchio fornito loro, trovarono in un batter d' ali il talismano e si diressero verso di esso, ma… c'erano già le guardie di Obscurity! Wanda non voleva perdere tempo e sapeva che quelli erano solo pivellini: invocò così le forze della natura e scatenò una tempesta sugli uomini. Wasp stordì i rimanenti con il suo pungiglione e ne distrasse altri in modo che Wanda li potesse mettere K.O. Il talismano era loro!

MONDO 4, CHRISTINE E IRON MAN.

Appena arrivati i due furono accolti dall' esercito di Obscurity, che li aveva circondati: avrebbero voluto ribellarsi, ma la zona era piena di civili e qualcuno avrebbe potuto rimetterci la vita. La resa parve la soluzione migliore.
Subito furono condotti al Q.G. della regina delle tenebre, che in quel mondo aveva- così dicevano i suoi sgherri- intenzione di stabilire una base e recarvisi personalmente.
Grande fu la sorpresa di Tony quando, condotto senza l' armatura, con il cuore ormai dolorante, fu messo in ginocchio davanti alla crudele regina: era Christine! Aveva un vestito lungo ed i capelli più lunghi… ma era lei. Anche la giovane guerriera fu sconvolta… ma neanche più di tanto.
"Tony… so chi è… lei è me. Anni fa feci un' incantesimo, in cui annullai la mia entità mistica negativa, perché avrei potuto rischiare, se non lo avessi fatto, di perdere la magia… forse lì ho diviso lei da me… e le ho dato in qualche modo un corpo fisico… sì è così, ne sono sicura… e tu vuoi conquistare i mondi… solo per eliminare le tue controparti e rimanere la sola! Ma so come fermarti!".
"Sorellina, non fare sciocchezze, rischi di morire per nulla!".
"No… lei è la mia essenza mistica, non quella fisica. Il suo corpo è solo un' imitazione del mio ottenuto con la magia… ma le nostre menti sono unite! Sono una delle telepati più potenti della terra e farò vedere a tutti di cosa è capace l' allieva prediletta di Nathan Summers!". Un bagliore illuminò tutta la sala e le due donne lanciarono un urlo terrificante, causato dal grande dolore che provavano. Ma il potere demoniaco era ancora troppo forte e Christine non poteva fare nulla, ma poi… un portale si aprì davanti ai loro occhi e ne uscì Clea… regina della Dimensione Oscura!
"Non mi piacciono i conquistatori… né i prepotenti… ora ecco a te l' energia della Gemma di S'raph!". La sua forza era stupefacente… Obscurity si dovette ritirare e lasciò loro il talismano in suo possesso.
"È questo" disse Christine "Il talismano che si trovava in questo mondo… e con gli altri ed il mio… fanno cinque! Suggerirei di tornare alla base dei Vendicatori".
E fu subito seguita.

Stonehenge, 11.14 p.m.

Dal Q.G. dei Vendicatori il gruppo si spostò a Stonehenge, dove, secondo Amanda, era possibile attuare il "PENTACOLO MAGICO", la forma più potente di magia, che avrebbe potuto sconfiggere Obscurity e fonderla nuovamente con Christine.
A mezzanotte in punto, i cinque talismani, ognuno in mano ad una delle streghe, iniziarono a liberare il loro potere: come una tempesta cosmica l' energia si abbatté sui corpi e richiamò gli spiriti perduti dal regno delle anime e, insieme a loro, invocò anche Obscurity. L' energia fu tale che anche i talismani, nel tentativo vano di aumentare la loro potenza, andarono distrutti! Cosa potevano fare ora? Come agire? E se il vero potere fosse stato in loro? Christine era una psionica… il suo potere era la mente, e se avessero creduto in lei forse avrebbe potuto trovare l' energia necessaria a combattere contro Obscurity e sconfiggerla… Chiedere loro aiuto era l' unica cosa da fare!
Sentì la loro fede, il loro desiderio di aiutare ed essere aiutati affluire in lei, ed il suo potere fu come centuplicato; le streghe sue compagne le donarono quanta più forza possibile, fino a che… un lampo di energia avvolse tutto, rendendo satura ed elettrica l' atmosfera del luogo mistico in cui si trovavano. La donna non provava più dolore, ora a soffrire era Obscurity che, tra urla strazianti, piano piano scomparve per tornare nel suo corpo originale. Christine stava per svenire, ma si trattenne: doveva farlo, prima di perdere le sue capacità.
Con quel poco di magia rimastole, invocò tutti i sommi poteri, affinché nei mondi distrutti dal suo "doppio" fosse ristabilito l' equilibrio infranto. Dopodiché scomparve, avvolta da un' alone di energia, assieme alle due donne che con lei erano giunte: non sarebbe stata più la stessa senza magia, ma ora aveva pienamente accettato il fatto di essere una mutante, né Tony sarebbe più stato lo stesso, dopo aver provato, anche se solo per poche ore, la gioia di avere una sorella minore.

FINE